CAPITOLO X.

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La situazione continuó ad essere stabile per qualche giorno.

Stabile solo per modo di dire perché, una volta abituatisi alla vita lì, la principale preoccupazione di tutti divennero le loro relazioni con gli altri.

Joe e David avrebbero voluto chiedere all'altro cosa ne pensasse della loro situazione; non che non gli andasse bene com'era, ma volevano più che altro capire se sarebbe finito tutto con la fine della vacanza o se, come speravano, avrebbero potuto continuare e magari iniziare una vera relazione.

Austin stava cercando un modo per avvicinarsi ad Axel, che in quei giorni aveva imparato ad apprezzare come persona e non solo come sportivo.

Ma ogni suo tentativo pareva ad Axel un altro modo per elevarlo, e spesso il biondo finiva per isolarsi.

E quando lo faceva, tornava anche la rabbia di Kevin, che riviveva il trauma che aveva subito da bambino nel perdere il suo idolo.

Shawn avrebbe voluto aiutarlo, ma erano amici da poco e ancora non sapeva bene come poter fare.

Un altro che non sapeva come muoversi era Erik: ormai aveva deciso di volerci provare con Silvia, ma lei era spesso impegnata ad aiutare gli altri, e per quanto ammirasse quel suo lato avrebbe voluto passare un po' di tempo con lei.

Anche alla ragazza avrebbe fatto piacere, solo che il suo compito principale era aiutare e non voleva rinunciarvici.

Inoltre, una parte di lei temeva che a Suzette il ragazzo potesse piacere davvero.

In realtà, l'azzurra non aveva mai avuto cotte così serie da piangere per settimane in caso di rifiuto; eppure, in quel momento si sentiva molto triste.

Non ne conosceva neanche lei il motivo però. Cammy era molto preoccupata per l'amica, eppure non riusciva a capire cos'avesse.

Ogni tanto la ritrovava a fissare Victoria e Hurley, unici che sembravano non avere problemi, con uno sguardo triste.

Uno sguardo simile a quello che Darren notava sul volto di Celia quando guardava Jude.

Ancora non le aveva chiesto la sua storia, e la ragazza non gli aveva detto come mai fosse lì.

I due si limitavano ad andare in giro, Celia scattava foto e parlavano tranquillamente tra di loro... Fin quando non incontravano Jude e Caleb, anche loro spesso fuori, e la ragazza sembrava diventare triste.

Darren stava facendo del suo meglio per consolarla, ma non conoscendo la situazione non sapeva bene cosa inventarsi.

Anche Caleb aveva notato gli sguardi insistenti della ragazza, e doveva ammettere che gli davano fastidio.

- Senti, ma sei sicuro che quella lì non abbia una cotta per te?- chiese ad un certo punto.

- Si-.

- Ma continua a fissarti-.

- Lo so-.

- Wow, non ti facevo così sicuro di te stesso- commentò Caleb, in tono divertito.

- Se vuole dirmi qualcosa, me lo dirà- dichiaró Jude.

Al momento era più concentrato sul cercare di capire il ragazzo che aveva di fianco.

Solo che neanche Caleb sapeva come fare vedere a Jude che c'era di più in lui... Non l'aveva mai fatto prima, dopotutto.

Per avvicinarsi al rasta, gli serviva un modo per fargli notare qualcosa che neanche lui sapeva bene di avere.

Xavier ancora voleva un modo per capire Jordan, che al contrario era molto più concentrato su Nathan e Byron.

INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora