CAPITOLO XIX.

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Axel entrò in stanza, chiuse la porta con il piede ed adagió Austin sul letto.

Il moro aveva bevuto probabilmente troppo, incoraggiato dai continui giochi proposti da Hurley, e dopo un po' era crollato addormentato.

Axel l'aveva usata come scusa per svignarsela dalla camera, seguito da Kevin e Shawn.

Joe e David invece se n'erano andati una decina di minuti prima.

Il biondo, nonostante non andasse d'accordo con la troppa esuberanza di Hurley, si ritrovò ad ammettere che era stata una bella serata.

Andò a chiudere la porta, cercando di fare meno rumore possibile, poi riportó lo sguardo su Austin.

Nel vedere come dormiva tranquillamente, sorrise: era veramente tenero.

Di giorno era sempre scatenato, erano pochi i momenti in cui poteva ammirarlo senza che l'altro si mettesse a saltellare o correre da qualche parte.

Non che gli dispiacesse vederlo allegro, ma lui era un ragazzo decisamente più tranquillo.

Gli si avvicinò e gli lasciò un bacio sulla fronte.

Austin sorrise ed aprí gli occhi.

- Non ti facevo una persona dolce- ridacchiò.

- Eri sveglio?- gli chiese Axel, arrossendo appena.

- Da pochi secondi. Quando siamo tornati in stanza?- Austin si tirò su.

Si sentiva molto leggero in quel momento; sapeva di aver bevuto, ma era lucido.

- Ti ho portato un paio di minuti fa. Dovresti riposare, hai bevuto tanto- commentò Axel.

- Ma io sono pieno di energie!- si lamentò il moro.

- Solo per via dell'alcool, ma ti si stanno chiudendo gli occhi. Non voglio che domani crolli addormentato- ribatté il biondo.

- Ma non ho voglia di dormire...-.

Axel sospiró.

- Se adesso ti dò un bacio poi dormi?-.

Austin fece un sorriso furbo.

- Però lo voglio qui- dichiarò, indicando le labbra.

- Austin, sei ubriaco, domani potresti non ricordatelo. Vuoi davvero dimenticarti il nostro primo bacio?- gli chiese Axel, cercando di nascondere l'imbarazzo.

- Sono abbastanza lucido, non preoccuparti. Una cosa del genere non potrei mai dimenticarmela. E poi, se non lo farai rimarrò agitato e potrei saltarti addosso furbate la notte- gli fece notare il moro.

Axel sospiró.

- E va bene...-.

- Evvai!- Austin saltó in piedi, mettendosi di fronte ad Axel, che fece un respiro profondo, non sapendo esattamente come muoversi.

- Non pensavo saresti stato più nervoso di me- ridacchiò il moro.

- Tu sei ubriaco- gli ricordó Axel.

- Che c'entra? È comunque il mio primo bacio-.

Axel lo fissò. Per lui non era solo il suo primo bacio: era la prima volta che gli piaceva qualcuno.

Era sempre stato molto isolato, non amava la compagnia degli altri, e non aveva mai conosciuto qualcuno di speciale per lui.

Il ragazzo che aveva davanti era riuscito a cambiare completamente il suo modo di vivere, e lui voleva ringraziarlo.

Gli appoggiò le mani sui fianchi, tirandolo appena verso di lui.

L'ilarità di Austin svaní, lasciando spazio all'emozione del momento, mentre il suo cuore batteva all'impazzata.

INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora