Jude aveva deciso di fare alcuni giri nei dintorni della casa, per vedere il luogo.
Era consapevole che molti avrebbero utilizzato la foresta per allenarsi o altro, per cui preferì rimanere nei pressi della casa.
- Giochi al piccolo esploratore?- Caleb gli si avvicinò.
Si sentiva soddisfatto del lavoro fatto quella notte e intendeva tornare a concentrarsi sul suo compagno di stanza.
- Voglio conoscere il posto in cui siamo- rispose Jude.
Le persone aveva imparato inquadrarle, ma ancora non conosceva al meglio il luogo.
- Ti interessa più delle persone?- Caleb non era uno a cui piacevano le domande, ma c'era quasi rimasto male quando non ne aveva ricevute dall'altro su ciò che aveva sentito.
- Le persone non sono tanto diverse dai luoghi; basta capirne lo schema- rispose Jude.
- Ah sì? E io che schema avrei?-.
- Quello di un ragazzo che si diverte a manipolare gli altri- rispose Jude, mentre si spostava da un punto all'altro.
Caleb si morse l'interno della guancia per evitare di sbuffare; ecco l'ennesima persona che non aveva capito... Ma non poteva aspettarsi molto altro.
- Inquadrato in poco tempo eh?- commentò, seguendolo.
- Non sbagli mai i tuoi calcoli?- Caleb si fermò esattamente dietro di lui, con il risultato che quando Jude si voltò si trovarono quasi attaccati uno all'altro.
Il primo aveva un sorriso divertito, il secondo la sua solita espressione indecifrabile; ma in realtà, si sentiva nervoso per la vicinanza con l'altro ragazzo.
Non era abituato a stare così vicino alle persone.
- Molto raramente- affermó.
Caleb aveva molta voglia di dimostrargli che si sbagliava, almeno in parte, ma il castano era fin troppo sulla difensiva.
- Ehm... Scusate?- Celia non avrebbe voluto interrompere i due ragazzi, ma si era decisa a parlare con Jude e voleva farlo prima di perdere il coraggio.
Entrambi si voltarono.
- Hai bisogno di qualcosa?- sbuffò Caleb, per niente felice di quell'interruzione.
- Io... Mi piacerebbe fare delle foto al luogo; ho notato che sei un bravo osservatore e mi chiedevo se ti andasse di darmi una mano- spiegó lei, rivolta a Jude, sollevando leggermente la macchina fotografica che aveva in mano.
- Wow, diretta la ragazza- commentò Caleb.
Manipolare i ragazzi gli riusciva molto meglio, ma non avrebbe comunque mai immaginato che quella ragazza avrebbe tentato un approccio con Jude il secondo giorno di vacanza.
Celia però non ascoltó il suo commento; aveva il cuore che batteva all'impazzata, non riusciva a sentire neanche il suo respiro.
Sperava di riuscire a leggere la risposta dell'altro sulle sue labbra.
- Scusami, ma non mi intendo molto di fotografie. Preferisco girare da solo- rispose Jude.
La bolla in cui si era rifugiata Celia esplose e il mondo tornó a colpirla com'era solito fare.
- Capisco... Non fa niente- mormorò, prima di allontanarsi.
Jude riprese a camminare, avvicinandosi all'entrata della foresta.
- Wow, come l'hai rifiutata freddamente! E dire che aveva anche trovato il coraggio di provarci...- lo canzonó Caleb, che però in fondo era felice che l'altro non l'avesse lasciato per aiutare la ragazza.
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INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATE
Fanfic- Non posso evitare di notare le reazioni delle persone intorno a me; ma non mi metto a indagare sulla vita di qualcuno che non vuole che lo faccia. Per cui, i tuoi segreti sono al sicuro-. Su richiesta del nonno, Mark Evans ha accettato di organizz...