- Cavolo, certo che fa proprio freddo!- esclamò Nathan, mentre rientravano nella piccola baita.
- Sei tu che volevi sciare- gli ricordó Byron.
- Si ma non mi aspettavo una bufera! E non è colpa mia se l'unica camera che abbiamo trovato è così in alto- ribatté Nathan.
- Questa è la parte negativa dei viaggi di fortuna. Ma sono più che felice di essere qui con te- dichiarò il biondo.
Nathan sorrise.
- Anche io-.
Ormai erano due mesi che giravano: erano stati al mare, in molte città famose e ora si erano dedicati un po' alla montagna.
La prossima tappa sarebbe stata di nuovo un luogo caldo, prima di tornare a casa per Natale.
- Dai, andiamo a scaldarci in stanza- disse Nathan, aprendo la porta della loro camera.
Rimase bloccato non appena notò qualcosa di diverso dal solito: intorno al letto, erano state sistemate delle candele che illuminavano leggermente la stanza ed il letto, coperto con alcuni petali di rose.
- Io ho in mente un bel modo per scaldarci- sussurrò Byron, circondandogli la vita con le braccia e dandogli un bacio sul collo.
Non era la prima volta che lo faceva, eppure in quel momento a Nathan vennero dei brividi piuttosto piacevoli.
- Non so cosa dire, è bellissima...- sussurrò Nathan.
Byron sorrise e si spostò di fronte a lui, prendendogli le mani tra le sue.
- Abbiamo deciso di passare del tempo solo noi in cui fare ciò che volevamo, per cui mi sembrava l'ideale per... Un momento così speciale- spiegò, mentre camminava leggermente all'indietro per entrare nella stanza con il ragazzo.
Nathan chiuse la porta con un piccolo calcio, poi si sciolse la coda e sorrise.
- Mi sembra un'ottima idea- affermó.
- Te lo dico adesso: non sei obbligato a farlo solo perché ho organizzato. Mi va benissimo anche solo se rimaniamo sdraiati a farci le coccole, va bene? Devi sentirti pronto tu. Se vuoi aspettare aspetteremo- dichiarò Byron.
- L'ultima volta che abbiamo aspettato uno spacciatore psicopatico ha rapito i nostri amici. Io ti amo Byron, e in realtà è già da un po' che ci penso; per cui non aspettiamo più, va bene?-.
Detto questo, Nathan poggiò le labbra sulle sue.
Byron sorrise, ma smise appena sentì la lingua di Nathan contro i suoi denti.
Schiuse la bocca, lasciando libero accesso alla lingua dell'altro che si unì subito alla sua in una danza molto sensuale.
Le mani di Byron scivolarono sul fondoschiena del suo ragazzo, tirandolo verso di sé, ed in risposta Nathan si staccò un attimo da lui per sfilargli la maglietta e liberarsi anche della sua.
In quei mesi insieme, avevano notato una cosa: nessuno dei due lasciava facilmente il controllo all'altro.
Byron era un ragazzo molto passionale che amava mostrare la sua bravura, mentre Nathan amava essere sicuro e avere il controllo.
Anche se non erano mai arrivati all'atto finale, la loro era sempre una lotta all'ultimo gemito.
Byron spinse Nathan all'indietro, facendolo sedere sul letto e mettendosi a cavalcioni su di lui, per poi riprendere a baciarlo.
Affondò le mani in quei capelli che a lungo aveva desiderato anche solo poter vedere, e che adesso poteva toccare ogni volta che voleva.
Nathan poggiò una mano sulla schiena dell'altro e fece scivolare l'altra nei suoi boxer, fino alla sua natica.
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INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATE
Fanfiction- Non posso evitare di notare le reazioni delle persone intorno a me; ma non mi metto a indagare sulla vita di qualcuno che non vuole che lo faccia. Per cui, i tuoi segreti sono al sicuro-. Su richiesta del nonno, Mark Evans ha accettato di organizz...