CAPITOLO XXXIII.

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- Sicura di voler andare nello stesso posto dell'altra volta?- chiese Darren.

- Non ci sono molti ristoranti qui; ho preferito che scegliessero gli altri dove preferivano andare, dato che è la loro prima cena. E poi l'ultima volta è stato bello... Cameriere fastidioso a parte- rispose Celia.

- Intendi lui?- Darren indicò con un cenno del capo il cameriere della volta precedente, che aveva iniziato a fissarli appena erano entrati.

- Esattamente. Ma la sua presenza non mi disturba: voglio godermi questa serata con te- dichiarò la ragazza.

Darren sorrise; al contrario dell'altra volta, era molto più rilassato.

Infatti, la serata passo tranquillamente: risero e si divertono come sempre, senza alcuna tensione o preoccupazione.

Dopo quello che Dark aveva fatto passare loro, a Darren trascorrere del tempo solo con Celia fuori dalla casa parve per niente spaventoso.

L'unico problema sorse, nuovamente, con il giovane cameriere: per tutta la sera continuó a fissare Celia, e anche se la ragazza non se ne accorse Darren ne rimase parecchio infastidito.

Quando uscirono per andare a fare una passeggiata, il ragazzo li raggiunse nuovamente.

- Ciao. Sei ancora con lui?- chiese.

Celia alzò gli occhi al cielo.

- Si, e non sarà così facile separarci, per cui potresti lasciarci un pace?- gli chiese, in modo duro ma gentile.

- Davvero non capisco cosa ci trovi in lui. Sembra così noioso...-.

- Potrò sembrare noioso, però sono abbastanza educato da non fissare la ragazza di un altro mentre è a cena con il suo fidanzato. È un comportamento che dá parecchio fastidio- dichiarò Darren.

Dopo Dark, affrontare quel ragazzino gli sembrava una passeggiata; soprattutto perché aveva Celia al suo fianco, ed era certo che la ragazza volesse stare con lui, e non con quel ragazzo sconosciuto e maleducato.

- Ah sì? Sai che me ne frega se dó fastidio a te- sbuffò il ragazzo.

- Andiamo, non ne vale la pena cercare di farlo ragionare- dichiarò Celia.

Darren le porse il braccio; la ragazza lo prese con un sorriso ed i due si voltarono per allontanarsi.

- Per un attimo ho temuto che quel ragazzo ti avrebbe attaccato... Sei stato davvero coraggioso! L'hai rimesso al suo posto- affermò, fiera.

Non gli dispiaceva la sicurezza che aveva acquisito il ragazzo; ma soprattutto, era felice che, nonostante la sua timidezza fosse diminuita, avesse mantenuto il suo carattere mite e gentile, ma combattivo a modo suo.

Era ciò che più amava di lui.

- Non l'avrebbe mai fatto. E poi, anche se fosse successo, ho al mio fianco la più grande giornalista del mondo: dopo Dark, puoi fare arrestate chiunque- affermò Darren.

La sua timidezza non era sparita del tutto, ma adesso aveva raggiunto l'obiettivo che si era prefissato quando i suoi genitori lo avevano mandato lì: ora riusciva a parlare tranquillamente con gli altri, e soprattutto aveva trovato degli amici e una ragazza a cui la sua timidezza non dava fastidio.

Era veramente felice di essere andato lì: non avrebbe potuto desiderare un luogo migliore.

- Hai ragione: insieme siamo una coppia fantastica!- esclamò Celia.

Darren sorrise.

Quella sera, la luna era alta nel cielo e pareva voler illuminare il loro cammino; entrambi i ragazzi però si fermarono a guardarla.

INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora