CAPITOLO XXIX.

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- Ricevuto. Continuate ad indagare; ma stati attenti- Archer chiuse la comunicazione e spostó lo sguardo sui due ragazzi di fronte a lui.

- Ancora nessuna novità dalla casa di Dark-.

- Ci sarà pure qualcosa che possiamo fare...- mormorò Austin.

- Abbiamo appena iniziato a cercare no? Continuiamo, qualcosa troveremo- dichiarò Axel, appoggiandogli una mano sulla spalla nel tentativo di farlo stare meglio.

- Axel ha ragione; riprendiamo a muoverci. Credo di avere appena visto uno spacciatore passare di là: se lavora per Dark, possiamo convincerlo a dirci qualcosa- dichiarò Archer, riprendendo a camminare velocemente, seguito da Austin e Axel.

Come aveva previsto, non molto lontano trovarono una ragazzo che stava passando una bustina di droga ad un altro.

Aspettarono che finisse, e quando tornó verso di loro lo intercettarono.

- Hey tu. Lavoro per Ray Dark?- gli chiese Archer, senza tanti preamboli, mentre Axel e Austin si posizionavano alle spalle del ragazzo, in modo da bloccargli la fuga.

- E anche se fosse?- ringhiò lui, ostentando una finta sicurezza che non ingannò nessuno dei tre.

- Allora rispondi alle nostre domande. Se lo farai, ti lasceremo continuare il tuo giro-.

- Tsk, mi credi così stupido? Tutti conoscono Archer Hawkings: se parlo, mi consegnerai subito alla polizia! Non lo permetterò- il ragazzo tirò fuori un coltello e lo puntó al collo di Austin.

- Tu non stai puntando un coltello alla gola del mio ragazzo- affermò Axel, in tono tranquillo.

Mentre pensava a come ucciderlo lentamente.

Austin tirò un calcio al ragazzo e gli piegó il braccio dietro alla schiena, facendolo cadere in ginocchio.

- Tranquillo, non lo sta facendo- dichiarò, sperando che Axel non decidesse di ucciderlo prima di ottenere da lui qualche informazione.

- Allora. Ecco la proposta. Tu ci dici ciò che sai su Ray Dark e accetti, se ce ne sarà bisogno, di testimoniare contro di lui. E io farò in modo che non ti accusino di spaccio e chiederò ad Austin di non sguinzagliarti contro Axel. Che ne dici?-.

Probabilmente, più che le sue parole fu l'aura omicida di Axel a convincere il ragazzo a parlare.

- Si, spaccio per Ray Dark. Che genere di informazioni volete su di lui?-.

- Sappiamo che sta cercando di sviluppare una nuova droga. Cosa sai dirci?-.

- Ha iniziato a metterne in commercio qualche dose questa mattina, per i clienti più abituali, ma non era quella che stavo spacciando-.

- Dove la sta fabbricando?-.

- Non ne ho idea, ma penso la stia sperimentando in casa sua. Quella che ha in questo quartiere intendo; è piuttosto attrezzata. Non so altro-.

- Capisco. Grazie delle informazioni; puoi andare. Ma ti consiglio di stare calmo per un po'- dichiarò Archer, mentre Austin lo lasciava andare.

Il ragazzo si alzò in fretta, ma subito il suo volto entrò in collisione con il pugno di Axel.

- Che bastardo- ringhiò, portandosi la mano sul naso.

- La prossima volta stai attento a chi minacci. Ora sparisci- ordinò Axel.

Il ragazzo avrebbe voluto dire altro, ma volendo evitare di farsi spaccare qualcos'altro si allontanò velocemente.

- Stai bene?- chiese Axel, andando verso Austin.

INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora