CAPITOLO XXVII.

216 10 2
                                    

- Se ci siamo tutti, possiamo procedere con le spiegazioni sul recupero degli ultimi tre- dichiarò Willy, osservando la stanza piena di ragazzo.

- Vai pure- confermó Mark.

- Molto bene. Mi dispiace dovervi dire che non riusciremo ad effettuare i recuperi a breve; è difficile trovare una falla legale nel caso di Xavier, mentre Jude e Caleb sono direttamente sotto il controllo di Dark. Dobbiamo passare per altre vie. Siete pronti?-.

Tutti annuirono, più che decisi a salvare i loro amici.

- Jordan, ti manderò con altri ragazzi a parlare con l'orfanotrofio. Sei maggiorenne, puoi staccarti dal loro controllo; questo è l'unico modo per dare a Xavier una via di fuga. Con te ho pensato di mandare Nathan, Byron, Torch, Gazelle, Cammy, Suzette e Nelly. Tutti gli altri, vorrei usarvi come spie: vi unirete alla gang di Archer per trovare informazioni che possano bloccare Dark. Fin'ora abbiamo detto che è un criminale, ma la polizia non ha ancora abbastanza prove per arrestarlo. Jude e Caleb si trovano entrambi a casa sua in questo momento, secondo le nostre teorie. Dobbiamo sorvegliare il luogo- concluse il ragazzo.

- Quanto sarà pericoloso?- chiese Erik, preoccupato per l'incolumità di Silvia.

- È un brutto quartiere, ma con l'aiuto di Archer dovreste essere protetti. Ma se qualcuno di voi non se la sente, può rimanere qui; dopotutto è pericoloso. Prendetevi un po' di tempo per decidere; si parte domani mattina- concluse Willy.

I ragazzi uscirono dalla stanza.

- Jordan, te la senti?- chiese Nathan, raggiungendo il ragazzo insieme a Byron.

- Se mi aiuterà a salvare Xavier, farò di tutto. Ora però torno a riposare- mormorò il verde.

- Hai bisogno di una mano ad addormentarti?- gli chiese Byron, ma il verde scosse la testa.

- Voglio rimanere un po' da solo. Voi approfittatene per stare un po' insieme- rispose, prima di tornare in camera sua.

Si lanciò sul letto di Xavier, affondando la faccia nel cuscino, che per fortuna aveva ancora addosso il suo odore.

Strinse forte le lenzuola e chiuse gli occhi, sperando di riuscire a dormire un po'.

Ormai, doveva aver ricordato tutto; o almeno, Torch e Gazelle gli avevano detto che era abbastanza.

Sperava fosse davvero così, perché non ne potete davvero più.

Voleva solo rivedere Xavier. Poi sarebbe stato felice.

Nathan e Byron sapevano bene di non poter fare molto per aiutare Jordan; avrebbero voluto stargli vicino, ma il ragazzo aveva espresso il desiderio di stare solo per sé stesso e non solo per loro.

- So che ci ha detto di stare un po' insieme, però voglio capire se posso fare qualcosa per i preparativi- mormorò Nathan, che prima di scendere si era legato nuovamente i capelli.

- Lo immaginavo, non preoccuparti. È un piccolo sacrificio necessario per poterti avere finalmente tutto per me- dichiaró Byron.

- Come siamo possessivi- commentò Nathan.

- Quando hai davanti un ragazzo così fantastico, devi stare attento che nessuno te lo rubi-.

Nathan arrossì leggermente.

- Vado a vedere se gli altri hanno bisogno- mormorò.

- Ci riuniamo dopo- questa volta fu Byron a dare un bacio sulla guancia a Nathan, che arrossì ancora di più, prima di allontanarsi.

L'azzurro cercò di non pensarci troppo: per quello, avrebbero avuto tempo dopo.

Iniziò a camminare senza una meta precisa per la casa, alla ricerca di qualcosa da fare.

INAZUMA ELEVEN: QUELL'ESTATEDove le storie prendono vita. Scoprilo ora