Capitolo 20

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"Devi andare a lavoro?" mi chiede Noah mentre mangia il suo panino.
"Si, tu vieni?" domando a James
"No, rimango qui con Noah. Vuoi che ti vengo a prendere?"
"Tranquillo, chiedo a Sofia un passaggio" affermo appena finisco di mangiare.
"Ciao mamma" mi saluta Noah e dò un bacio ad entrambi
"Ci vediamo dopo" dico chiudendo la porta.

Metto le cuffiette e metto "Ophelia" di The Lumineers, mi guardo attorno e il panorama è fantastico: il tramonto rende il cielo tutto giallo con le sfumature rosa e viola. Mi sembra di tornare bambina quando mi sdraiavo sul prato della mia casa ad ammirare il cielo.

Presa nei miei ricordi non mi accorgo di essere arrivata davanti al locale, dove trovo Sofia che fuma mentre mi aspetta.
"Hey Ellis, come mai non c'è James?" chiede gettando la sigaretta.
"Volevo camminare un pò" le dico e poi entriamo per iniziare il nostro turno.

JAMES

"Che cosa vuoi fare?" chiedo a Noah mentre asciughiamo i piatti assieme.
"Possiamo giocare con i Lego?" domanda e io annuisco
"Vai a prendere tutto, finisco io qua", corre nella sua cameretta mentre io metto a posto le ultime cose.

"Cosa costruiamo?" chiedo appena ribalta la scatola per far cadere tutti i pezzi
"Una navicella spaziale" urla entusiasto.

Sembra così strano essere qui a giocare con un bambino, prima di Ellis a quest'ora sarei ad impadronirmi di proprietà di altri, sporcandomi anche le mani di sangue.

Ormai questa città è mia e non ho bisogno di invaderne altre, mi porterebbe più profitti ovviamente,  ma anche più minaccie.

Ho promesso ad Ellis che avrei protetto Noah con tutto me stesso e così farò.

Le minacce che Ellis ha già ricevuto non siamo riusciti scoprire da dove venissero, ma presumo sia qualcuno che voglia farci paura inutilmente.

"Mangiamo qualcosa?" mi chiede Noah
"Cosa vorresti?" mi alzo e vado in cucina seguito da lui
"Cioccolato o popcorn, sono indeciso"
"Mangiamo tutte e due" dò la soluzione più semplice e sulla sua faccia sbuca un sorriso
"Non lo dire alla mamma però" mi dice e io annuisco ridacchiando.

ELLIS
Sono le due e finalmente abbiamo finito
"Sono stremata" dico a Sofia appoggiandomi a lei
"Non dirlo a me, ho bisogno di un weekend di riposo ora" mi dice mentre accende la sigaretta.

"Magari alle Maldive" continua e ridiamo assieme.
"Andiamo a casa?" mi chiede mentre continuiamo a fantasticare ed annuiasco per poi diriermi verso la macchina.
"Ecco qui signorina" mi informa, " Grazie mille, ci vediamo e stai attenta" scendo dalla sua macchina e mi saluta anche lei.

Giro le chiavi nella toppa cercando di non fare svegliare nessuno, ma appena entro trovo James sul divano con le cuffie mentre gioca alla Play.

Vado dietro di lui e gli poso un bacio sul collo
"Sei arrivata" si gira per guardarmi mi sposta i capelli dietro l'orecchio
"Sei stanca?" chiede bisbigliando e annuisco.

Spegne la tv mettendo tutto a posto e poi mi prende in braccio per portarmi a letto
"Rimani con me?" gli chiedo visto che non si era messo anche a lui letto.
"Si si, aspetta un attimo, non me vado" appena torna noto che si è tolto i jeans per mettersi i pantaloni della tuta grigia per stare più comodo.

Appena si stende di fianco a me, mi butto su di lui e inizio a baciarlo, dopo l'ultima volta continuo a desiderarlo sempre di più.

"Piccola, così mi fai impazzire e non riesco a resistere"
"Allora non farlo" gli sussurro e al suono delle mie parole mi prende per ribaltare la situazione.

Ora lui è sopra di me e struscia la sua intimità contro la mia, facendo sussultare dal piacere e a quanto pare lo eccita tanto da aumentare il ritmo.

"Vorrei possederti, ma so che è presto. Però questo non mi vieterà di procurarti piacere" mi toglie i pantaloni e la maglietta. Rimango in intimo sotto di lui che mi ammira come se fossi un dipinto importante.

Non mi ha chiesto niente delle cicatrici, neanche l'altra sera. Probabilmente l'ha capito da solo che è colpa di Carl e sono molto felice che non mi abbia fatto domande e che non mi abbia fatto sentire in soggezione.

"Sei bellissima" sussurra e inizia a baciarmi il seno, scende lasciandomi una scia di baci fino ad arrivare all'interno della coscia.
Toglie lentamente le mie mutande bianche per poi lanciarle in qualche angolo della stanza.

Mi tocca sopra, dove c'è il punto che provoca più piacere e inizia a muovere le dita su di esso. Mi guarda negli occhi e dalla mia bocca escono solo gemiti strozzati dal fiato corto.

Scende lentamente con le dita e solletica il mio punto sfiorandolo con due dita, per poi dare una botta secca che mi fa urlare dal piacere. Lui sorride soddisfatto mentre si muove dentro di me, mi bacia e io lentamente scendo con la mano fino al suo membro.

Lo prendo tra le mani e inizio a muovermi, solo che poi lui scende per entrare dentro di me con la lingua. Inizio a muovermi assieme a lui e mi stringe il seno
"Dio sei perfetta" mi dice staccandosi un secondo
"Ci sono quasi James" gli dico tra un gemito e l'altro.

Unisce il movimento della lingua con quello delle dita e mi lascio andare al piacere.

"Vorrei assaporarti altre mille e miliardi di volte" mi dice stendendosi di fianco a me, gli poso un bacio sulle labbra e lui mi stringe a sé.

"Ora nanna piccolina" sussurra e mi addormento con le sue carezze su tutto il corpo.

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