Capitolo 22

570 17 3
                                    

L'unica cosa che vedo è l'enorme chiazza di sangue eul bagno.

"Ellis, scappa. È qua" mi fiondo su di lui e cerco di schiacciare la ferita per fermare l'emorragia.
"Ellis, va via. Ascoltami" mi accarezza il viso,
"Non ti lascio solo" la mia vista si offusca a causa delle lacrime.

"Non voglio che ti faccia del male" sentiamo un tonfo provenire dalle camere,
"Nasconditi dietro la porta" sussurra e faccio quello che mi dice mentre lui si preme la ferita.

"Sai una volta ti ammiravo, ma poi sei diventato un bastardo senza cuore e mi hai portato via tutto quello a cui tenevo, lei era la mia vita e tu l'hai distrutta" sento una voce sconosciuta e la figura da cui proviene inizia a tirare calci a James sdraiato a terra, mi tappo la bocca per evitare di far minimi rumori.

"Non è colpa mia se non ti voleva" risponde James con un sorriso malvagio, che mi mette ribrezzo.
Come risposta ottiene solo calci più forti senza sosta, le lacrime continuano a scendermi ed emetto un singhiozzo.

L'uomo si ferma e sento il mio cuore in gola battere fortissimo, sta per scoppiare.

La porta si apre e davanti a me c'è un ragazzo che sembra avere la mia stessa età e i suoi vestiti sono ricoperti del sangue di James.

Mi afferra per il braccio facendomi uscire allo scoperto,
"E lei chi sarebbe?" fa alzare la testa a James con le ultime forze.

"Ti prego, non toccarla. Puoi torturarmi e ammazzarmi, ma lei è innocua non farle niente, ti supplico"

"James che supplica non l'ho mai visto, allora è lei che ha il tuo cuore"

"Ti prego lasciala" dice prima di ricevere un calcio sulla testa che gli fa perdere i sensi.

Sento un urlo straziante, inizia ad oscurarsi tutto e cado a terra con le lacrime che mi solcano le guance.
"Stai zitta puttana" sono io ad urlare, ma sono sotto shock.
L'unico dolore che riesco a sentire è alla guancia a causa dello schiaffo provocato dallo stronzo, mi vibra tutta la faccia o forse sono io a tremare.

L'unica cosa che si muove in questa stanza sono le dita del tipo sul telefono, avrà finito il suo lavoro.
"Tu vieni con me" mi prende per il polso senza guardarmi e aspettare una mia risposta.

"Non vengo con te, stronzo. James ha bisogno di me, lasciami." cerco di dimenarmi ma un altro schiaffo si assesta sulla mia faccia.

"Se non mi ascolti ammazzo te e anche tuo figlio" con queste parole l'unica cosa che posso fare è seguirlo e
sperare che qualcuno mi trovi.

"Sali in macchina" ordina uscendo dal portone, mi mette una benda sugli occhi per impedirmi di guardare dove mi porta.

Il mio corpo sta tremando per l'ansia, Noah è al sicuro ma James mi preoccupa, non so dove sia suo fratello e i suoi amici, spero che lo salvino.

"Smettila di piangere, siamo arrivati" ormai il mio corpo non riesco a controllarlo, non mi ero resa conto di stare piangendo.
Sento la macchina spegnersi e qualcuno apre la portiera accanto a me prendendomi i polso per farmi uscire.

"Il capo vuole vederti" inizio a camminare ma con gli occhi coperti cado varie volte, però qualcuno mi regge forte anche se lo sento sbuffare ogni volta.

Voglio tornare alla mia vita, per favore.

"Finalmente sei mia" tutto quello che pensavo fosse normalità si sta  disintegraneo dal momento che sento la sua voce.

Pensavo di potermi fidare di lui, era così gentile e dolce con me, e invece è il capo di tutto questo.

insomnia of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora