Nicole per 5 ore mi ha fatto domande e stavo scoppiando, ho omesso il suo vero lavoro, non voglio che sappia tutto. Vado nello spogliatoio e mi cambio per andarmene.
Sento bussare la porta ed entra Simon, il mio capo,
"Ti devo parlare, ti aspetto nel mio ufficio" esce e io cerco di non farmi prendere dall'ansia, guardo il telefono ma non si accende e lo lancio nella borsa imprecando.Entro nell'ufficio e lo trovo seduto davanti al computer "Accomodati, non ti poterò via molto tempo, so che devi andare via" mi dice e io mi siedo dall'altra parte della scrivania, controllando l'orologio appeso al muro.
Sono in ritardo per prendere Noah.
"Ultimamente fai sempre tardi e in più il bar sta fallendo, mi dispiace ma devo licenziarti. Ti do subito i soldi." dice Simon con voce decisa.Mi cade il mondo addosso non posso permettermi di perdere il lavoro, non riuscirò ad andare avanti. Mi porge una busta bianca con all'interno lo stipendio e aggiuntivi soldi.
"Mi dispiace" dice di nuovo, prendo le mie cose e vado via verso Noah.Voglio solo abbracciare il mio bimbo, entro nella scuola e trovo la maestra senza di lui.
"Dov'è Noah?" domando preoccupata
"È venuto a prenderlo un signore, Noah ha detto che lo conosceva" sospiro, sarà venuto James a prenderlo "Posso fare una chiamata?" chiedo e mi indica il telefono della scuola.Per fortuna ho una buona memoria e chiamo James "Pronto? Chi parla?" risponde subito
"Sono Ellis, grazie per aver preso Noah al mio posto, ero in ritardo. Dove siete?" c'è un attimo di silenzio e non capisco
"Ellis, non sono andato a prendere Noah, io sono a casa arrivo subito da te" attacca e scoppio a piangere, non so dove sia mio figlio e con chi.Ho paura di non trovarlo.
Mi ricompongo ed esco dalla scuola dove trovo James in macchina e salgo di fretta
"Lo troveremo okay?" mi cerca di consolare, ma riesco a pensare solo al peggio.
"Ha detto che era un signore che Noah conosce e oltre a te non conosce nessuno. Di solito andiamo al parco e avrà parlato con qualcuno senza che me ne accorgessi" dico con la voce tremante
"Andiamo subito li" guida velocissimo fino al parco che gli ho detto.Appena arriviamo scendiamo dalla macchia e ci dividiamo per cercarlo. Trovo una ragazza con cui parlo a volte e gli chiedo se ha visto Noah o se ha notato qualcosa di strano, ma non ricevo nessuna informazione.
Torno indietro e trovo James senza Noah e scoppio a piangere, mi abbraccia forte
"Non so chi possa conoscere, va all'asilo, al parco e poi sta a casa con Giuliette" ho la voce strozzata da quanto sto piangendo
"Magari la tua amica ha portato a casa un suo amico, prova a chiamarla" mi passa il suo telefono e digito il numero."Pronto?" risponde
"Giuliette, sono Ellis. Noah è con te?" chiedo
"No, che succede?" ritorna l'ansia ogni volta che una speranza muore
"Hai mai invitato qualcuno a casa mia?" chiedo
"Si, un mio amico. Studiavamo assieme, ti mando il suo indirizzo" metto giù la chiamata dopo averla ringraziata e ricevo il messaggio con l'indirizzo."È l'ultima speranza" dico salendo in macchina e James mi segue. Tutto il tempo è rimasto in silenzio e non capisco cosa possa pensare.
"Che succede?" chiedo e lui sospira
"Ho paura che possa essere legato alle minacce ma non volevo farti preoccupare ancora di più" mi dice e in effetti non ci avevo pensato, il battito cardiaco mi aumenta e sento girare la testa."Siamo arrivati, aspetta ti aiuto a scendere" vede che sto tremando e mi aiuta ad uscire dalla macchina.
Suoniamo alla porta della villetta e aspetto con ansia, dall'interno sento provenire la voce di un bimbo e sembra Noah.
La porta si apre e rimango paralizzata "Da quanto tempo Ellis"
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insomnia of love
RomanceEllis Jones. Ventitre anni. Un bambino da accudire e un passato orribile. Ma lei sa che dal passato non si potrà mai scappare. Non si farà mettere i piedi in testa da nessuno. James Hills. Venticinque anni. La sua vita è sempre stata fatta da droghe...