Capitolo 25

507 13 1
                                        

"Vieni a cenare con noi" ordina Logan, mi vesto sotto al suo sguardo attento.
"Non avevo mai notato le cicratici" mi giro verso di lui,
"Cosa te ne importa, andiamo o no?" dico con tono da vipera,
"Muoviti e portami rispetto"

Scendiamo e ci sono varie persone, tra cui Zak,
"Loro sono i miei domestici, se hai bisogno di qualcosa chiedi a loro".

Il salore è molto ampio e i colori, bianco e nero, rendono l'abbellimento moderno, è una cosa da ricchi, io non potrei mai permettermi questo lusso.

"Ecco a voi la cena, spero che sia di suo gradimento signorina" mi sorride la cuore di vecchia età,
"Grazie mille" sorrido a fatica.

Cala il silenzio e iniziamo a mangiare, solo che comincia a suonare un telefono e Zak si alza per rispondere.

Finito di mangiare mi alzo, ma Logan mi blocca,
"Dove stai andando?" mi affetta il polso
"Nella mia camera"
"Io non ho finito di mangiare, siediti" e così faccio.

Dopo mezz'ora ritorna Zak incazzato,
"Devo andare da una parte torno tardi" prende il giubbotto e se ne va sbattendo la porta.
"Va in camera tua" ordina arrabbiato Logan, certo che si devono dare una calmata in questa casa.

L'aria nel salone si era riempita di rabbia per non so quale motivo e ora vorrei solo dormire.
Vorrei svegliarmi con accanto Noah, mi manca così tanto la sua vocina e la sua risata.

Mi addormento, consapevole che domani non ci sarà lui al mio fianco.

***
È piena notte e sento rumori strani provenire da fuori la mia stanza, qualcuno apre la porta e sento che appoggia una bottiglia di vetro sul mobile.

"Ellis, sai mi manca tanto la mia ragazza" chiude la porta a chiave e io chiudo gli occhi fingendo di dormire,
"Ci assomigli sai, sei proprio bella mentre dormi" mi accarezza il viso per poi scendere fino alla mia spalla scoperta.

"Sono troppo ubriaco e ho voglia di scopare" mi sussurra e un ondata di alcool mi colpisce.
Si mette sopra di me e mi afferra i polsi per non farmi muovere.

"Ti prego Zak, non farmi questo. Non avresti mai voluto questo per la tua ragazza" inizio a piangere
"Eppure le hanno fatto tutto questo" mi strappa la maglia ed inizia a toccarmi tutto il petto.

"Ti prego smettila, io non ho fatto nulla di male, per favore fermati" mi tira uno schiaffo in faccia
"Stai zitta, puttana" mi urla addosso, slaccia i suoi pantaloni e si struscia contro di me.
Sento il suo membro aumentare contro i miei pantaloni.

"Togliti per favore" urlo ma mi tappa la bocca e continua a strusciarsi.
Leva le mani dalla mia bocca solo per slacciarmi i pantaloni, lasciandomi nuda.
Tento di urlare, ma realizzo che a nessuno qui importi di me e che nessuno mi salverà.

"Guardati, sei così bella come faccio a non scoparti" in un attimo entra dentro di me ed urlo, ma lui innervosito mi tira degli schiaffi sempre più pesanti.

Si muove dentro di me e l'unica cosa che posso fare è piangere silenziosamente, mi sta togliendo tutta la mia dignità e le sicurezze che ho riconquistato dopo anni.

Urlo continuamente ma a lui non importa niente, continua sempre più forte fino allo sfinimento, per poi cadere su di me stanco.

Ho i brividi dalla vergogna, vorrei farmi tantissime docce, ma so che questa sensazione orrenda non se ne andrà facilmente.

insomnia of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora