Capitolo 31

476 18 3
                                    

Ellis' pov

Noah è affianco a me sul divano che dorme, Giulietta entra nella stanza con due tazze di caffè.

Appena mi ha visto si è spaventata per l'occhio nero e ha iniziato a farmi domande a cui non ho ancora dato delle risposte.

"Possiamo stare qui? Non per molto promesso" le chiedo gentilmente
"Certo, avviso anche gli altri" prende il telefono
"No, nessuno deve sapere dove sono"
"Nessuno ti farà del male, anzi sono sicura che ti possono aiutare"
"No per favore, meno persone sanno meglio sarà" posa il telefono e mi guarda preoccupata.

"Da chi stai scappando? Mi ricordi la vecchia te quando ci siamo conosciute che scappavi da Detroit" vedo le lacrime scenderle sulle guance.
Non so come lei faccia a resistere stando con me, non so nemmeno se mi voglia aiutare ancora.

"Ti aiuterò ma ad una condizione, fammi avvisare gli altri. Non sono in grado di proteggerti da sola, mi dispiace" mi ha come letto nel pensiero, ma non voglio che gli altri sappiano che sono qui e soprattutto che sono nel caos totale.

"Se tu dovessi avvisarli, mi potrebbero trovare subito. Non posso mettere in pericolo di nuovo Noah, per favore capiscimi"

"Ho bisogno di aiuto per aiutarti, da sola non posso mi dispiace" è preoccupata e lo capisco, ma questo non le permette di mettere in pericolo il mio bambino.

"Stiamo qui solo per stanotte e poi ce ne andiamo. Così almeno non dovrai avvisarli" le dico arresa
"Non voglio questo, resta pure. Almeno dimmi da chi scappi"

"È carl e la mia famiglia, non mi lasceranno mai in pace" si alza per abbracciarmi e io non posso far altro che ricambiare.

Lei è la mia amica del cuore, so che su di lei posso fidarmi e che mi aiuterà.

"Mi sei mancata, piccola Giuliette"
"Anche tu Ellis"

"Spero che tu riesca a sentirti tranquilla qui, sei di nuovo a casa" mi dice e mi aiuta a portare le mie cose e Noah in camera da letto.

Dopo averle dato la buonanotte, mi metto sul divanetto della mia camera.

Non riuscirò a dormire tranquilla, potrebbe succedere di tutto durante la notte, l'unica cosa che posso fare è perdermi nei miei ricordi.

***

3 mesi fa

"Mamma, non voglio più stare qui" mi dice Noah piangendo
"Lo so piccolo, ora nasconditi per favore. Ti prometto che un giorno scapperemo" lo abbraccio forte e poi fa come gli ho detto.

La porta della camera si apre ed entra Carl ubriaco come al solito.

"Ciao mio amore, dov'è il mio bimbo?"
"Non c'è,  ci sono io per te" cerco di attirare l'attenzione su di me spogliandomi, non gli permetterò di toccare Noah.

"Sei così sexy" inizia a baciarmi il collo e mi sale una sensazione di vomito, le sue mani vagano sul mio corpo e desidero che il mio corpo possa bruciare così non mi toccherebbe mai più.

"Avrei voluto recuperare il tempo con Noah, ma anche con te devo recuperare tutto il tempo perso per colpa tua"  i suoi baci diventando più pesanti, sembra che mi stia divorando l'anima.

"Sai ti meriti peggio di quello che subivi prima, scappare ti ha portato solo a peggiorare la nostra situazione" si spoglia obbligando a guardarlo "Mi eccita il tuo sguardo" vorrei vomitargli addosso tutti i miei pensieri orrendi sul mostro che è sempre stato.

"Spero che non tenterei di scappare ancora, ti troverei ovunque tu vada" le sue parole mi fanno perdere qualsiasi speranza e mi perdo nei ricordi belli prima che io ritornassi nelle sue grinfie, mentre lui entra dentro di me senza chiedermi il permesso.

***

Ripensare a quei momenti mi fa venire il nervoso, esco nel balcone della stanza e mi accendo una sigaretta.

Un anno fa ero appena scappata da Logan e suo fratello psicopatico e ora mi ritrovo a scappare da un altro malato di mente, sembra che il destino per me abbia in serbo solo persone che mi facciano del male. Per fortuna dopo Zak ho avuto un momento in cui mi sono ripresa, anche se subito dopo è arrivato Carl e mi sono ritrovata sempre nello stesso loop orribile.

La vista da quassù è magnifica, ma per me è pericoloso stare così esposta. Ho paura che Carl possa aver messo qualche suo uomo in qualsiasi posto per cercarmi.

Finisco velocemente la sigaretta e poi rientro mettendomi sul divano cercando di non addormentarmi.

insomnia of loveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora