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- arabella -

Applaudendo insieme alla folla di persone, mi sono seduta sulla mia sedia mentre il mio sedere cominciava a farmi male. Ero seduta qui da circa un'ora, un tizio dopo l'altro continuava a salire sul palco e a fare lunghi discorsi.

"Pareces que tienes lombrises" (sembra che tu abbia i vermi) mi sibilò Regina mentre si teneva al mio gomito, facendomi sedere di nuovo quando stavo per riposizionarmi "Sientate y estate en paz" (Siediti e smetti di muoverti)

Sospirando e alzando gli occhi al cielo, seguii le sue dure istruzioni e feci come mi era stato detto. Sentendo una mano appoggiata sulla mia schiena, guardo Zayn da sopra la spalla, sollevando un sopracciglio verso di lui.

"È quasi finita" Ridacchiò lui, il suo pollice strofinò leggermente la mia schiena. "Dopo questo, è l'ora della festa"

"Davvero?" Sussurro di rimando, un po' eccitato dal fatto che ne sia valsa la pena. "Sì!"

"Ma tu sei incinta, quindi torneremo a casa presto" Ha aggiunto, facendomi un sorriso dolce mentre mi giro a guardare la mia pancia, con un cipiglio che si sta decisamente formando "Possiamo fare festa-"

"No" Ho piagnucolato di nuovo, girando il mio corpo e appoggiandomi al suo petto "Voglio fare festa con Louis"

Lui ridacchiò, scuotendo la testa e dandomi una pacca sulla spalla mentre guardava davanti a sé. Cominciai a giocare con le sue dita, una delle quali reggeva un anello.

"Dobbiamo alzarci" Disse all'improvviso, spingendomi a rimettermi a sedere e poi tirandomi in piedi "Andiamo, voglio andarmene da qui il prima possibile"

Mi voltai verso Regina, tirandole il braccio mentre parlava con suo figlio "Gina, adesso me ne vado-"

"No, devi restare" Rispose lei, senza preoccuparsi di guardarmi mentre sistemava il vestito di Julian. Una volta finito, mi guardò da sopra la spalla, dandomi un'occhiata dura "La zia El è qui. Sono sicura che le farà piacere vedere il tuo bambino e il padre"

"L'ho già vista" Julian intervenne, sistemandosi i capelli mentre sorrideva "Mi ha dato un assegno per comprarmi qualcosa di carino"

"Veramente?" Chiedo, sorridendo di nuovo sapendo che l'assegno non era solo un centinaio di dollari, ma di più "Siamo a New York"

"Sta' zitto" Regina gemette, sistemandosi l'abito e i capelli "Ha appena quindici anni, Bella. Non essere una cattiva influenza"

Mordendomi il labbro per trattenermi dal dire qualcosa di cattivo, annuii e guardai di nuovo Julian, mandandogli un occhiolino "Prendi qualcosa di diverso dai vestiti. Ne hai già tonnellate"

Girandomi per afferrare la mano di Zayn, gli sorrido e comincio a tirarlo dietro di me. Ci siamo fatti strada insieme, io cercando di trovare la zia El e lui cercando di tirarci fuori di qui.

"Eccola lì" Sussurro tra me e me, voltandomi verso Zayn e sospirando abbastanza forte da attirare la sua attenzione "Ehi, Zayn? Stiamo per incontrare la mia cara zia, quindi puoi tipo... seguire la storia?"

"C-Che storia?" Chiese lui, incerto, mentre io cominciavo a tirarlo di nuovo "Ehi, Arabella, calmati!"

Scuotendo la testa, continuai a tirarlo, cercando di comportarmi normalmente mentre mi trovavo dietro un uomo con cui lei stava parlando. Stringendo la mano di Zayn, spostai rapidamente l'anello dall'indice al mio anulare.

"Bambolina Bella, sei tu?" Lei quasi squittì, ansimando e guardando oltre la spalla dell'uomo, si voltò verso di lui e sorrise educatamente "Signor Hemmings, è stato un piacere parlare con lei. Vogliamo parlare di affari più tardi?"

Si salutarono, io strinsi Zayn più vicino e non lo lasciai nemmeno quando zia El mi portò in un abbraccio.

"Ciao, zia E" Le ho mormorato all'orecchio, cercando di mettere un po' di spazio tra il suo corpo e la mia pancia - probabilmente potrebbe stringerla troppo forte "Come stai?"

"Sto benissimo!" Lei sorrise, spostando gli occhi verso la mia pancia, con la bocca aperta e le mani appoggiate sopra il pancione "Oh, cara, allora è vero. Sei incinta"

Facendole un piccolo sorriso, annuisco "Lo sono"

I suoi occhi si sono poi rivolti a Zayn, lo ha guardato, esaminandolo prima di porgergli la mano "Sono Elena Astor"

Zayn mi guardò, poi si voltò di nuovo verso di lei e le strinse la mano "Zayn Malik".

"Ah, un imprenditore" Disse lei, il suo tono sembrava sarcastico mentre riportava le mani al suo fianco "Malik. È una bella impresa quella creata da suo padre, signor Malik"

"Grazie, Miss Astor" Zayn rispose educatamente, stringendo più forte la mia mano "Ne siamo orgogliosi"

"Dovreste esserlo" Rispose zia El, mordendo mentre l'atmosfera cominciava a diventare imbarazzante. Mi sono schiarito la gola, scuotendo la testa verso di lei, mentre faceva un sorriso "Oh mio Dio, ho visto Julian, è così bello! E suo padre..."

"Zia Elena" la interruppi finalmente, sapendo già dove stava andando a parare. "Non ho intenzione di parlare di questo adesso"

"Che male c'è comunque, Bella?" Chiese lei, insistendo per continuare a parlare dell'argomento "Ha frequentato una scuola della Ivy League, lavora con suo padre"

"Zayn ha un intero business!" Quasi urlo di nuovo, alzando le mani e usando l'altra per fargli un cenno "Non posso abbandonare il nostro bambino e andare a a farne uno con Bill"

L'ho appena fatto?

Rendendomi conto di aver alzato la voce con lei, ho fatto un passo indietro e mi sono guardata intorno, fortunatamente ognuno era nel loro proprio mondo per notarci.

"Mi dispiace" Sussurro, lasciando andare la mano di Zayn e portandola alla mia bocca, la mia gola si stringe un po' "Mi dispiace tanto, zia El"

Ho appena incasinato le cose per me, Zayn e forse tutta la mia dannata famiglia.

Lei mi restituì uno sguardo privo di emozioni, il suo sorriso era scomparso da tempo "Beh, almeno sei stata abbastanza intelligente da impegnarti. Ci vediamo un'altra volta"

N/A:

Ciao a tutti!

Vi auguro una buona Pasqua e spero che stiate passando delle buone vacanze e che vi stiate rilassando.

Auguri!!

-Sara Xx

Kiwi | Z.M [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora