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- arabella -

"Perché è qui?" Chiedo quasi saltando il sedile per soffocare Samuel "Samuel, avevi un solo dannato lavoro!"

"Si è solo aggregata, Bella" Regina mi informa mentre scrive un messaggio "Si è presentata alla nostra porta e si è rifiutata di andarsene con un'altra macchina"

"Sì, mi sono dovuto sedere sulle ginocchia di Sammy" Julian aggiunge con un gemito e un verso di disgusto. Guarda Sammy e gli dà un colpetto sulla spalla "Mai più. Non mi siederò mai più sulle tue gambe ossute"

Zayn rise mentre Samuel abbaiò, Regina gemette forte e rimise giù il telefono "Ragazzi, siamo in Europa. Rilassiamoci"

"Lo dice quella che si occupa di affari" Sammy la fulminò con gli occhi, gemendo mentre Regina gli colpiva la testa "Ti prego, dimmi che ho una stanza tutta per me, Zayn"

"Ce l'hai" Zayn annuì, svoltando verso il vialetto e percorrendo la strada che passava davanti a casa sua "La casa degli ospiti ha cinque camere da letto, due bagni completi, un mezzo bagno e un seminterrato con altre due stanze"

Julian batté le mani "Grazie, gente ricca"

Regina rimproverò Julian mentre Zayn se la rideva e finalmente si accostò alla casa. Si tolse la cintura e scese per aiutare con i bagagli.

Quando entrammo in casa, Doniya e Safaa ci seguirono sorridendo. Fu Doniya a parlare "Salve, benvenuti a Bradford. Sono Doniya Malik"

Era molto professionale, stringeva la mano, sorrideva e annuiva educatamente con la testa. Doniya si rivolse poi alla sorella minore "Questa è la nostra sorella più giovane, Safaa"

Safaa imitò la sorella maggiore, entrambe mi impressionarono mentre iniziavano a fare un piccolo tour della casa. Tirai Zayn da una parte "La mamma sembra piuttosto impressionata"

"Meno male...?" Chiese lui, guardando dove Doniya e mia madre stavano parlando e indicando un quadro di fiori "È una cosa buona, vero?"

"Certo" Annuisco "non sapevo nemmeno che questa casa esistesse"

Lui ridacchiò e mi prese la mano, quella semplice azione si era trasformata in una cosa naturale per noi. Cominciammo a girare anche noi per la casa, Zayn mi fece capire dove si trovava tutto.

"Mamma lo usa per le serate tra ragazze" Mi dice, indicando la cantina in un angolo della cucina "Quando vengono le nostre zie e le loro figlie"

Arrivando di nuovo nell'atrio, aspettammo che gli altri tornassero "Vivremo qui?"

"Beh, dove nascerà Kiwi?" Mi ha chiesto di nuovo, trascinandomi in salotto e poi sul divano "Voglio che il bambino abbia anche la cittadinanza qui"

"Beh, sono con la mia dottoressa da quando sono nata, è stata lei a tirare fuori tutti i miei fratelli da mia madre" Dico aggrottando le sopracciglia e poi ridendo delle mie parole "Scusa"

"Tranquilla, almeno non c'era tua madre" Mi risponde lui, mentre, come se fosse segno del destino, entra mia madre, che si siede di fronte a noi "Ne parliamo dopo?"

Annuisco mentre gli altri si ammassano nella stanza, Regina è l'unica a rimanere in piedi "E quando faremo esattamente la rivelazione?"

"Ho spedito gli inviti per il prossimo sabato" Doniya ci informa, guardando l'orologio e poi rivolgendosi a me e a Zayn con un piccolo sorriso "Ti dispiace darmi un passaggio a casa, Zayn?"

"Sì, dovremmo andare" Zayn annuisce, si alza e mi dà la mano "Se volete scusarci, vi daremo un po' di tempo per sistemavi"

"La cena sarà pronta per le sette" Doniya informa la mia famiglia "Ci sono un paio di golf car nel garage, ma visto che fa freddo abbiamo lasciato lì anche due van. Le chiavi sono nell'atrio, e per favore, per qualsiasi domanda, chiamate me o la mamma, o chiunque altro, davvero"

"Andrà tutto bene" Mia madre la rassicura e ci accompagna alla porta. Posa una mano sulla spalla di Doniya e le sorride dolcemente, un sorriso che ho ricevuto una o due volte in tutta la mia via "Grazie mille, Doniya. Sei stata meravigliosa!"

Uscii dall'atrio soffocante, le azioni di mia madre erano di quelle che non avevo mai visto prima. Salendo in macchina, allacciai la cintura e cercai di pensare a qualche momento speciale tra noi.

Il primo ricordo di lei che mi guardava in quel modo fu quando mi diplomai alle elementari e fui anche la prima della classe. Poi quando ho vinto la gara statale di ginnastica artistica. E infine, quando mi sono diplomata al liceo.

Subito dopo il liceo, cominciarono a concentrarsi maggiormente su Tabitha. Aveva iniziato a drogarsi fuori dalla sua stanza e dalle case dei suoi "amici" Quando ha reso pubblici i suoi problemi, tutto si è concentrato su di lei.

Grazie a Dio non è qui, ora ho a che fare solo con Isabella, che è andata dritta in albergo dopo che le ho urlato contro, lontano dalla vista dei giornalisti.

"Stai bene?" Chiese Zayn salendo, mordendosi il labbro mentre allungava la mano verso la mia. Annuisco, gli faccio anche un sorriso e poi distolgo lo sguardo da lui quando entra sua sorella "Ok"

Il viaggio verso casa loro fu breve, ma imbarazzante. So che non era colpa sua, ma non potevo fare a meno di arrabbiarmi. Raccolta la borsa, scesi e mi diressi subito in camera sua.

Una volta dall'altra parte della porta, cominciai a piangere. Forse era lo stress di essere una neomamma, o il fatto di essere lontana dalla città a cui ero abituata, o semplicemente il fatto che Zayn provasse o meno le stesse cose.

"Cosa c'è che non va, Arabella?" Mi chiese quando entrò, sedendosi accanto a me e abbracciandomi "Doniya ha detto qualcosa?"

Scuoto la testa "Non so cosa non vada in me. Voglio dire, sono così fottutamente emotiva ogni giorno, ad ogni minuto. Ho sempre fame, ma a volte sono così pieno che devo vomitare tutto. E come se non bastasse, sto ingrassando a dismisura!"

Ridacchiò, sdraiandosi e lasciando che la mia testa si appoggiasse sul suo petto. Mi diede un bacio sulla sommità del capo e lasciò che una delle sue mani scendesse ad accarezzarmi la pancia.

"Sei bellissima, bambolina" Disse in tono severo "Sei raggiante. Chiamami inquietante, ma mi sveglio qualche minuto prima solo per poterti guardare in uno stato di pace" Fermando la sua mano, la fece scorrere lungo il lato della mia coscia "Credimi, se non fossi incinta, vorrei mettere i miei bambini dentro di te ogni giorno"

Sentendo una nuova serie di lacrime, lo abbraccia, tenendolo il più vicino possibile a me. Gli schiaffeggio il petto per il suo ultimo commento e mi godo il nostro momento.

"Sei disgustoso" Mormorai "E anche inquietante"

Kiwi | Z.M [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora