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- arabella -

"Non voglio parlare" Lo dico per la quinta volta stamattina, continuando a monopolizzare la televisione mentre scorro senza meta Netflix, tutto troppo noioso per essere guardato "È una cosa stupida"

"Tu sei stupida" Samuel dice guardandomi con occhi preoccupati, non sapendo cosa dire dal modo in cui si spostava in piedi "Parla con Gina. Si sente male"

"Bene" Borbottai, gemendo e gettando il telecomando da una parte. Mi stava venendo il mal di testa e il braccio mi faceva ancora male per la flebo che mi era stata inserita, quello stupido ago che scorreva limitando i miei movimenti. "Odio questa cazzo di merda!"

"Vuoi del cioccolato?" Samuel fa un'altra stupida domanda, con Peppa - il suo stupido cane - in una mano mentre l'altra si gratta la nuca "Potrei andare all'Ikea e prenderti quelle nocciole che ti piace..."

"Lasciami in pace" Mormorai, stanco di sentire suggerimenti per tutto il giorno, a cominciare da quelli di Regina "Vado a fare un pisolino"

Mi si strinse il cuore quando vidi i suoi occhi abbassarsi e la sua bocca formare un piccolo cipiglio. Mi sentivo in colpa per averlo rimproverato, ma sapevo che era troppo tardi per dire qualcosa.

Uscì dal soggiorno e spense la luce dietro di sé, parlando a bassa voce con Peppa che abbaiava. Almeno lui aveva qualcuno con cui parlare, a differenza di me. Sapevo di avere il mio bambino, ma in quel momento mi sentivo sola.

Poi mi ricordai di Isabella e della nostra vicinanza, e mi chiesi dove fosse e cosa stesse facendo.

Presi il telefono, lasciai che Netflix riproducesse qualcosa di casuale per avere un sottofondo e digitai il suo nome su Google.

ISABELLA PESCHARDT vista in un appuntamento con YOUNES BENDJIMA

ISABELLA PESCHARDT conferma la relazione con YOUNES BENDJIMA

Le nostre foto preferite della fuga romantica di ISABELLA PESCHARDT e YOUNES BENDJIMA in Italia!

Sentendo che tutto si fermava, dovetti alzarmi per comprendere appieno ciò che stava accadendo. Più scorrevo, più spuntavano notizie sui due e sulla loro relazione.

Un'ondata di emozioni mi investì, la rabbia fu quella che ebbe il sopravvento su ogni altra emozione.

Ora iniziavo a capire e a vedere oltre le loro bugie, a vedere oltre i loro messaggi scherzosi e a capire perché si vedevano così vicini.

Cliccando sul mio nome, vidi che diversi articoli si prendevano gioco di me. C'era il mio nome in diversi titoli e persino la mia foto insieme a un'immagine di loro due che si baciavano, chiedendomi come stessi gestendo la notizia.

Dopo aver chiuso Safari e messo via il telefono, mi sono alzata e ho guardato la televisione senza avere le idee chiare. Tutto era un guazzabuglio, tutti i ricordi di noi due mi facevano sentire disgustata.

Stavano facendo sesso proprio davanti a me e io non me ne ero nemmeno accorto. Mi disgustava il fatto di aver pensato di fare di lei la madrina dei nostri figli, e ancora di più quando lei aveva accettato.

Younes era uno stronzo e, una volta scoperto, avevo finalmente capito quanto fosse un perdente. Lui e Zayn, il mio nuovo problema.

Li odiavo entrambi, forse Zayn tanto quanto io stessa volevo odiarlo.

Sprofondando di più nel divano, cercai di non piangere pensando a Zayn. Era perfetto, uno stronzo, ma perfetto.

Lo amavo e amavo il modo in cui mi aveva mostrato come amare me stessa, ma mi faceva dubitare di amarmi. A volte vedevo come si allontanava, come sorrideva al telefono e come a volte non mi guardava veramente.

Forse non mi amava, forse stava recitando per farmi sentire meglio. Era solo una facciata e lui amava ancora qualcun'altra. Solo che non ero io.

Sentendomi più triste di prima, mi alzai e mi diressi verso la stanza di Samuel, trascinandomi dietro l'asta della flebo mentre bussavo alla sua porta. Sentendo un sommesso "entra", entrai e mi posizionai su un lato del letto, guardandolo mentre si alzava sul letto e allungava la mano verso la sua lampada.

"Cosa c'è che non va?" Mi chiede mentre appoggia la sua testa da letto, strizzando gli occhi verso di me ed esaminandomi dalla testa ai piedi "È la flebo?"

"Posso dormire qui stanotte?" Chiedo timidamente, sapendo di aver avuto uno sfogo solo pochi minuti fa "Non voglio sentirmi così sola".

Si sposta su un lato, sposta anche Peppa e mi fa entrare, spegnendo la lampada una volta che mi sono sistemata. La stanza era silenziosa, il piccolo russare di Peppa riempiva l'aria.

Proprio mentre stavo per tentare di addormentarmi, sentii che mi dava un colpetto sul braccio "Lo sai che non sei sola, vero?" Spostò il braccio e mi tastò la pancia "Hai lei"

"Lo so" Sussulto di rimando, cercando di non essere sconvolta come stavo iniziando a sentirmi. Il bambino aveva completamente abbandonato la mia mente mentre pensavo ai miei problemi di cuore "È solo che è difficile comprendere ancora quello che sta succedendo"

"Non lo capisco, ma ci proverò" Ripete, le sue parole continuano a colpirmi "E anche Zayn ci sta provando. Lo vedo" Facendo una pausa, mi mostra il suo telefono. "Mi chiede di te"

Chiudo gli occhi, distolgo lo sguardo dallo schermo e scuoto la testa. Stavo decidendo su di lui e non potevo permettere che un semplice messaggio mi facesse cambiare idea.

"Possiamo dormire adesso?" Lo chiedo con la massima delicatezza possibile, non volendo toccare un altro nervo scoperto, né per lui né per me "Ti prometto che parleremo domani, puoi chiedermi tutto quello che vuoi e io sarò sincera"

Samuel si spostò di nuovo nel letto "Al cento per cento?"

"Sì, Sammy" Sussulto di rimando, sorridendo finalmente per la prima volta in due giorni e annuendo a mio fratello "Al cento per cento. Buonanotte"

N/A:

Buona fortuna alle persone che, come me, domani ricominceranno scuola e spero che stia andando tutto bene alle persone che, invece, hanno già iniziato!

-Sara Xx

Kiwi | Z.M [Italian translation]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora