Capitolo Due

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Harry riuscì ad evitare gli altri componenti della squadra e i loro scherzi idioti, arrivando al parcheggio per aspettare Niall sano e salvo. Non riusciva a smettere di pensare al misterioso ragazzo incontrato poco prima nel corridoio; Louis Tomlinson. Era chiaramente un nuovo studente, Harry conosceva tutti i giocatori di football della scuola, ma non aveva mai visto Louis. Era più basso di lui e magro. Magro, ma molto tonico. Aveva dei luminosi capelli castani, imperlati di sudore dopo l'allentamento, anche se Harry era sicuro che fossero perfetti una volta sistemati. Non che avesse prestato molta attenzione all'atleta. Perché potrebbe non essere stato cattivo con Harry quel giorno, ma appena avesse realizzato l'andazzo della scuola, avrebbe iniziato a prenderlo di mira; Harry ne era sicuro.

Notò Niall uscire dalla scuola, ma appena vide con chi stesse camminando, il suo sangue si raggelò.

Liam e Zayn avanzavano vicini al biondo, insieme alla maggior parte della squadra. Zayn parlava ad alta voce, agitando le mani freneticamente in aria, come se fosse convinto che avrebbe invogliato i suoi ascoltatori a prestare più attenzione alla storia. Harry riuscì a vedere Niall ridere insieme al resto della squadra quando Zayn arrivò al culmine del racconto.

Era stato abbastanza sconvolgente vedere il suo migliore amico ridere ed amalgamarsi così facilmente con i suoi aguzzini. Sapeva di dover essere felice che Niall fosse amichevole con i suoi compagni di squadra; non voleva che il ragazzo fosse vittima di bullismo come lui. Ma nonostante tutto, era difficile da guardare.

Harry fece il giro della macchina di Niall, distogliendo lo sguardo dal gruppo per evitare di vederli ridere ancora. Tirò fuori il suo telefono e fece finta di star scambiando dei messaggi con qualcuno finché non sentì i passi pesanti del suo amico avvicinarsi.

"Hey amico!" Niall gli sorrise. "Pronto ad andare?"

Harry ricambiò il sorriso distogliendo lo sguardo dal telefono. "Diavolo si!"

Il viaggio verso casa sembrò più lungo del normale. Harry fissava il paesaggio fuori dal finestrino perso nei suoi pensieri. Non voleva essere arrabbiato con Niall per aver riso con Liam e Zayn, davvero. Ma non poteva fermare il leggero dolore al petto, ricordando i vecchi tempi, quando c'era anche lui a ridere al loro fianco. Gli mancavano le battute idiote di Zayn che scaturivano sempre una risata a tutti, non importava quanto fossero stupide. Gli mancavano le volte in cui Liam rideva con lui, non di lui. Gli mancava semplicemente la sua vecchia vita; prima che i suoi amici gli girassero le spalle.

"Harry, stai bene?" Chiese Niall, chiaramente preoccupato.

Harry emise un sospiro e si passò una mano tra i capelli prima di girarsi verso Niall.

"Sto bene, sono solo un po' triste, credo."

"Perché sei triste? È successo qualcos'altro oggi?"

"No, non è successo niente." Mentì Harry, non volendo menzionare gli appunti volati via dalle sue mani. "Ti ho solo visto ridere con.. loro. Vorrei poter stare con voi come ai vecchi tempi."

"Merda. Mi dispiace, Harry. Non ci avevo pensato. È solo, sai che Zayn racconta delle barzellette pessime. È difficile non ridere quando le dice. Ma non siamo per niente amici, se è di questo che ti preoccupi."

"Si, amico. Lo so. Credo solo mi manchi ridere a quelle battute." Disse Harry, essendo sincero su cosa provava. Sceglieva sempre di tenere i suoi veri sentimenti imbottigliati, non volendo preoccupare nessuno. Ma era diverso quando parlava con Niall. Il biondo non lo avrebbe mai giudicato o fatto sentire in colpa per essersi espresso.

"Fidati di me, non ti perdi niente con quelle battute. Sono terribili." Scherzò Niall, cercando di tirare su Harry. Ci riuscì, Harry rise di gusto e i due spesero il resto del viaggio ricordando le battute pessime di Zayn e quanto ne andasse fiero.

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Ritornò a scuola il giorno dopo; felice che fosse finalmente venerdì. Il fine-settimana era davvero la sua unica via di fuga a quella sfortunata realtà. Gli era permesso allontanarsi da tutto quel bullismo per due giorni interi; in cui si concentrava su se stesso. Passava il tempo con la sua famiglia o con Niall, ma spendeva anche molto tempo lavorando sul suo hobby; suonare e cantare. Era qualcosa in cui metteva tutto se stesso. Amava passare il tempo scrivendo tutti i suoi sentimenti in una canzone, esprimendoli poi strimpellando la chitarra ed intonando le parole che significavano tanto per lui. Gli era sempre piaciuto cantare, sin da quando era un bambino. Ma era da quando aveva perso i suoi amici ed era diventato vittima di bullismo che aveva iniziato ad appassionarsi. Quella era, dopo tutto, la sua via di fuga.

"È venerdì!" Gridò Niall eccitato, mentre camminava fianco a fianco con Harry verso l'uscita della scuola.

La giornata era finita e i ragazzi stavano raggiungendo la macchina. Quello sarebbe stato l'ultimo giorno in cui Harry avrebbe dovuto accettare passaggi da Niall. Stava per ritirare la sua macchina dall'officina dopo esserci stata per quella che gli era sembrata un'eternità.

"Niall!" una voce urlò da qualche parte dietro di loro mentre raggiungevano il portone. "Aspetta!"

Harry e Niall sospesero la loro conversazione ed entrambi si girarono per vedere un ragazzo avvicinarsi a loro con un largo sorriso.

"Hey amico, come va?" Chiese Niall una volta che il ragazzo li ebbe raggiunti.

Il piccolo ragazzo si fece spazio tra Niall e Harry e ora gli camminava in mezzo.

"Molto bene!" rispose con un sorriso, e poi aggiunse "Ciao Harry! Com'è andato lo studio ieri?" I suoi occhi blu brillarono quando si girarono a guardare il riccio.

Cosa?

Aveva posto attenzione ai fogli che aveva in mano il giorno prima?

Chi era quel ragazzo?

"Vi conoscete?" chiese Niall, guardandoli perplesso.

"Si." rispose Louis nello stesso momento in cui Harry mugugnò "No."

Niall alzò le sopracciglia guardandoli, sembrando ancora più confuso.

"Ci siamo incontrati ieri nel corridoio." spiegò Louis.

"Si, dopo che i tuoi amici mi hanno attaccato mentre raggiungevo il parcheggio."

"Lo avete attaccato?" Chiese Niall incredulo, guardando il ragazzo più piccolo.

"No!" Iniziò Louis, con gli occhi spalancati. Ed aveva, paura? Harry poteva leggerglielo in faccia. "Liam e Zayn lo hanno, tipo, urtato e gli sono caduti gli appunti..."

Harry smise di camminare improvvisamente e fissò Louis, che si fermò di colpo a sua volta e degludì nervosamente.

"Urtato?" Chiese Harry, sembrando ancora più arrabbiato. "Me li hanno tolti di mano con la forza!"

Sembrava che Louis stesse per replicare, ma Harry alzò le mani fermandolo.

"Quindi, suppongo che ieri mattina io sia stato semplicemente urtato quando solo finito dritto contro gli armadietti o quando sono caduto lungo sul pavimento!"

Louis abbassò lo sguardo per la vergogna.

"Cosa diavolo sta succedendo?" Chiese Niall completamente confuso dal confronto che aveva appena avuto luogo davanti a lui. Niall conosceva Louis grazie al football. Era arrivato in quella scuola da una settimana, lo aveva subito ritenuto un ragazzo gentile e simpatico. Erano subito diventati amici, ma dopo aver sentito Harry urlargli contro, iniziava a pensare che si fosse fatto un opinione sbagliata del ragazzo.

"Oh, dimenticalo." Rispose Harry, ancora fissando Louis. "Ti aspetto in macchina, Niall." E con queste parole Harry scomparve, lasciando i due atleti lì in piedi. Niall ancora sotto shock e Louis ancora a vergognarsi.

"Harry, aspetta!" urlò Louis. "Mi dispiace!"

Harry ignorò le sue scuse. "Vai al diavolo, Louis!" Gridò invece da sopra la sua spalla.

{t/n}: I'm back! Dopo meno di ventiquattr'ore, è un record. Spero che il capitolo vi piaccia, la storia sta iniziando a prendere forma e sono troppo esaltata, okay.
Fatemi sapere cosa ne pensate, please.

-fedah

More Than Meets The EyeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora