Harry rimase nella doccia con Louis per tutto il tempo, continuando a strofinare gentilmente il panno sul suo corpo ferito. Sentiva conforto in quell'azione, e sperava lo sentisse anche Louis. Il ragazzo più piccolo era ancora abbandonato contro il petto di Harry ad occhi chiusi. Rimasero in quella posizione finché l'acqua non iniziò a perdere un po' del suo calore. Harry si voltò per spegnerla ed aiutò il suo amico ad uscire dalla doccia.
Harry fu felice di notare che un colorito naturale si fosse stabilito sulla pelle del ragazzo. Prima aveva un colorito pallido e malaticcio che stonava totalmente con le labbra blu, ma il suo normale colorito era tornato, accompagnato da un rosa pallido a rivestire le labbra. Aveva anche smesso di tremare, ma Harry era ancora preoccupato dalla debolezza e dal dolore che Louis doveva star provando.
Avvolse il ragazzo in un enorme asciugamano rosso e morbido, e dopo averne preso uno anche per se, guidò Louis nella sua camera da letto. Prese dei boxer puliti per entrambi e strofinò l'asciugamano sul corpo di Louis, grondante d'acqua. Non arrossì nemmeno quando si abbassò per asciugare le gambe toniche del ragazzo. Una volta soddisfatto del suo lavoro, aiutò Louis ad entrare nei boxer.
Harry lo trasportò verso il suo letto e lo stese sul comodo materasso. Louis grugnì dal dolore non appena la sua schiena toccò la superfice ancora dolorante, il suo braccio ferito poggiato attentamente sul suo petto. Aveva gli occhi serrati, ed Harry pensò che stanco com'era si fosse già addormentato, ma prima che avesse il tempo di abbandonare la stanza, la mano di Louis era sul suo braccio.
"Per favore, rimani con me."
Quelle parole furono pronunciate in tono talmente basso e debole che Harry fece fatica a sentirle. Si voltò, cogliendo una piccola lacrima scivolare dagli occhi chiusi di Louis per poi scorrere sulla sua guancia. E per quella che sembro la milionesima volta in così poco tempo, Harry sentì un pugnale perforargli il petto.
Camminò velocemente verso l'altro lato del letto e vi si arrampicò, sedendosi vicino a Louis con la schiena poggiata contro la testiera. Gli prese la mano e con l'altra gli carezzò i capelli.
"Non ti lascio." Lo rassicurò in un soffice sussurro.
Harry guardò Louis scivolare lentamente nel sonno. Con il pollice asciugò la guancia dell'amico dalla lacrima, mentre lui stesso iniziò a sentire le guance bagnate. Tutto quello che voleva fare era portare via il dolore dal corpo e dalla mente di Louis. Voleva stringerlo tra le braccia per non lasciarlo più andare via. Voleva tenerlo al sicuro da tutti quei mostri che gli attanagliavano il cervello, causandogli così tanta tristezza.
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Niall era così contento di uscire finalmente di casa. Era rimasto bloccato a letto con l'influenza per più di una settimana. Si era sentito meglio durante gli ultimi giorni, ma i suoi genitori lo avevano fatto rimanere a casa per sicurezza, accertandosi che fosse guarito completamente. Non aveva fatto niente se non stare steso a letto guardando film terribili per giorni. Quindi, quando la madre di Harry, facendogli visita, lo aveva visto tremendamente annoiato, lo aveva invitato per una cena quella sera, e Niall non avrebbe di certo rifiutato l'offerta.
Tralasciando il fatto che era coinvolto del cibo gratis (e non del cibo qualsiasi, cibo cucinato da Anne), non vedeva l'ora di rivedere Harry. Non aveva visto il suo migliore amico per più di una settimana, e si erano a malapena scambiati dei messaggi. Voleva accertarsi che Harry stesse bene e che a scuola nessuno lo avesse preso di mira.
Camminò verso casa di Harry con il vento a sferzargli sulle guance. Inconsciamente si strinse nel giaccone raggiungendo la casa del suo migliore amico. Non si disturbò a bussare alla porta; la aprì semplicemente, accogliendosi da solo in casa e beneficiando del tepore.
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More Than Meets The Eye
FanfictionHarry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunqu...