Capitolo Diciassette

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Harry era emotivamente vuoto.

Dopo la sua conversazione con Niall, si ritrovò a raccontare la stessa storia a sua madre. Anne provò a rimanere calma di fronte a suo figlio, ma sentire cosa avevano passato i due ragazzi a causa di persone che era solita accogliere in casa sua la stava facendo vedere rosso dalla rabbia. Sapeva che Harry avesse vissuto un periodo difficile con i suoi ex amici, ma non avrebbe mai potuto immaginare che quella violenza fosse diventata anche fisica. Era delusa da suo figlio per non averglielo riferito subito, avrebbe potuto fare qualcosa per prevenire almeno i danni causati a Louis. era delusa da Harry, inoltre, per averle fatto credere che il povero ragazzo non fosse altro che un bullo.

Harry passò la lunga notte ad osservare Louis dormire. Il piccolo ragazzo non si era svegliato nemmeno una volta da quando la sua testa aveva toccato il cuscino, ed Harry non riusciva a smettere di essere ansioso a riguardo. Sua madre gli aveva assicurato che considerando ciò che Louis aveva dovuto affrontare fosse normale che avesse bisogno di così tanto tempo per riposare e rimettersi. Ed anche se Louis era immerso in un sonno profondo, Harry sapeva non fosse tranquillo. Fu una notte piena di sussurri e grugniti tormentati che non permisero ad Harry di chiudere occhio. Ogni volta che sentiva i piccoli rumori straziati fuoriuscire dalla bocca del più basso, Harry carezzava prontamente con dita delicate la sua guancia, confortandolo istantaneamente.

Stava iniziando a diventare un'abitudine, quindi quando Louis lasciò riuscire un piccolo lamento quella mattina, Harry era già al suo fianco a coccolarlo. Tuttavia, non si aspettava di vedere gli occhi del castano riaprirsi.

"H-Harry?" Sussurrò con voce morbida attraverso le labbra screpolate.

"Louis?" Rispose Harry, prendendo il viso del ragazzo tra le mani e scrutandolo negli occhi blu. "Sei sveglio."

"Sei ancora qui."

Harry si lasciò scappare un piccolo sorriso. "Certo che sono ancora qui. Ti avevo detto che non ti avrei più lasciato solo."

Louis ricambiò il suo sorriso, gli occhi stanchi ma pieni di affetto e riconoscimento. Portò la sua stessa mano sul suo viso, poggiandola su quella di Harry. I due rimasero in quella posizione a lungo, guardandosi negli occhi. Era come se stessero avendo una conversazione silenziosa, fatta solo di sguardi. Harry percepì il proprio battito cardiaco aumentare a dismisura osservando Louis bearsi del contatto della sua mano e lentamente carezzarla con le dita. Harry sporse inconsciamente il proprio corpo verso il ragazzo più piccolo, non interrompendo il contatto visivo nemmeno per un momento. Il suo battito continuava ad aumentare mentre il suo viso si avvicinava sempre di più a quello di Louis.

"Harry?" Un leggero colpetto alla porta fece sobbalzare Harry, che si allontanò dal ragazzo e rivolse la sua attenzione alla voce che aveva appena interrotto qualsiasi azione Harry stava per compiere. "Vuoi che.."

Anne si bloccò a metà frase notando gli occhi di Louis aperti. Percepì le proprie labbra curvarsi in un sorriso nel vedere il ragazzo sveglio. "Louis, sei sveglio."

"Si, lo sono." Squittì Louis attraverso la gola secca.

"Come ti senti ora?" Chiese piano la donna. "Hai dolore da qualche parte?"

Louis si prese un momento per elaborare la domanda e fare velocemente un inventario del proprio corpo prima di scuotere la testa. "Sto bene."

Anne chiuse gli occhi e sospirò.

La vedo difficile star bene in quelle condizioni.

"Che ne dici se do un'occhiata alla tua spalla?"

Louis le rivolse un piccolo cenno d'assenso e la donna attraversò la stanza raggiungendo il letto. Harry aiutò Louis a sedersi e si spostò facendo spazio a sua madre in modo che potesse visitare Louis. Lei rimosse le bende, causando un piccolo lamento a Louis. guardò l'arto più attentamente e fu lieta di scoprire che buona parte del gonfiore fosse scomparso. Sembrava che il ragazzo riuscisse a muoverlo abbastanza bene pur essendo in quelle condizioni, ed era in grado di muovere tutte le dita ed il resto del braccio; avrebbero potuto evitare dei danni permanenti.

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