Era passata esattamente una settimana dall'incidente della doccia, come ad Harry piaceva chiamarlo. Non che amasse parlarne. Riusciva a malapena a riportarlo a galla. Quando provava a rivivere quel momento tutto ciò che riusciva a provare era paura.
Ma dopo di essa era arrivato qualcosa di magnifico. Qualcosa capace di lasciarlo a corto di fiato nel miglior modo possibile.
Louis; il suo angelo etereo.
Harry era quasi grato che quell'incidente fosse accaduto, perché senza di esso probabilmente non avrebbe condiviso quel meraviglioso momento con il suo fidanzato, quel giorno.
Fidanzato.
Quell'unica parola inviava brividi lungo la sua intera schiena. Ancora non riusciva a realizzare che Louis volesse davvero essere più di un amico per lui. Certo, avevano condiviso alcuni speciali baci prima di parlare della loro relazione, ma Harry non aveva mai pensato di meritare qualcuno come Louis al suo fianco.
C'erano molte cose del castano che Harry aveva notato fin da subito. Era difficile non notare Louis, in realtà, e nonostante Harry non avesse mai pensato di avere un tipo di ragazzo, lui rappresentava la perfetta combinazione di tutto ciò che il riccio trovava attraente.
Louis era più basso degli altri ragazzi, ed Harry ricordava bene quella fosse la prima cosa che avesse notato di lui quel giorno nei corridoi. Beh, oltre alla sua uniforme da football. Harry non era la persona più alta del mondo, ed adorava il modo in cui Louis dovesse alzarsi sulle punte per poterlo baciare o abbracciare stretto.
Poi c'era da dire che Louis fosse parecchio in forma. Harry riusciva ancora a ricordare quella volta in cui l'aveva osservato negli spogliatoi, mentre combatteva contro il sacco da box. I suoi piccoli, seppur ben definiti muscoli esposti ed il sudore ad imperlare la sua pelle dorata. Era così attraente. Amava i muscoli delle braccia di Louis; braccia che erano solite stringerlo ogni volta che aveva un incubo, recandogli più conforto di quanto avrebbe mai potuto immaginare.
Louis era vivace e chiassoso, ed Harry non riusciva mai a smettere di osservarlo, come se fosse il centro del suo mondo. Amava il modo in cui la personalità del castano venisse fuori quando erano soli Harry amava passare le dita tra i suoi soffici, setosi capelli quando erano soli, facendo scorrere le dita tra le ciocche, arricciandoli, o nascondendovi le mani quando Louis lo baciava.
Louis era dolce e gentile nonostante il suo terribile passato. Passato che non faceva altro che provare quanto in realtà fosse forte. Il fatto che avesse fatto così tanti progressi in così poco tempo affascinava Harry. Riusciva addirittura ad aiutare il riccio con i suoi demoni, a volte. Era una mano rassicurante sulla sua spalla, le cosce pressate insieme solo per il piacere del tocco, ed un braccio ad avvolgerlo per tenerlo più vicino.
Con Louis, le cose erano estremamente semplici; erano due pezzi di puzzle che si incastravano perfettamente.
Nessuna delle precedenti cose poteva essere comparata alla risata di Louis, tuttavia. Quando era completamente felice, la sua risata coinvolgeva l'intero corpo. Gettava la testa indietro ed i suoi occhi si illuminavano. Era la vista più bella ed eterea a cui Harry avesse mai assistito.
Louis era la persona più fantastica Harry avesse mai conosciuto. Era il suo fidanzato da una sola settimana, ma sembrava essere passata una vita.
Harry sorrideva pensando al ragazzo. Aveva una penna stretta in mano mentre sedeva alla scrivania intento a fare qualcosa che non faceva da tempo; scrivere una canzone.
Solitamente componeva pezzi riguardanti l'affrontare i suoi bulli, il non mollare.
Quella volta, tuttavia, parlava del ragazzo capace di farlo sorridere in qualsiasi situazione.
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More Than Meets The Eye
FanfictionHarry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunqu...