Capitolo Otto

14.4K 916 1.3K
                                    

Ohmiodioohmiodioohmiodio

Harry si congelò sul posto, la mascella scesa praticamente ai piedi. Aveva gli occhi completamente spalancati. Era incapace di parlare, incapace di muoversi, ma soprattutto di distogliere lo sguardo dal ben di Dio che gli si poneva davanti.

Louis Tomlinson era in piedi a meno di un metro di distanza da lui indossando solo un asciugamano.

Non era nemmeno sicuro si potesse definire un asciugamano. Era estremamente piccolo, somigliante più ad una salvietta.

Goccioline d'acqua continuavano a cadere dai suoi lucenti capelli castani, scorrendo sul viso leggermente abbronzato. Harry degludì guardando una delle gocce scivolare dal lato del volto del ragazzo fino ad arrivare al suo collo. Inghiottì un grosso grumo in gola guardando il modo in cui la stessa gocciolina scorreva sui muscoli tonici dell'atleta, scomparendo poi nel tessuto.

"Harry?" Louis riuscì a dire, sulla sua faccia ancora dipinti shock e tanta confusione. Strinse la presa sull'asciugamano mentre continuava a guardare il ragazzo che lo fissava, prima di ripetere il suo nome. "Harry?"

Harry sbattè le palpebre molte volte riportando gli occhi ad osservare il volto di Louis. Mosse le labbra come a voler dire qualcosa, ma non riuscì ad emettere nessun suono.

Louis lo fissò a sua volta, le sopracciglia inarcate, aspettando che il riccio dicesse qualcosa, qualsiasi cosa.

Finalmente, dopo quella che sembrò un'eternità, il cervello di Harry sembrò riossigenarsi e riuscì a mettere insieme parole coerenti.

"I-io, beh vedi, um..." Harry inciampò nelle sue stesse parole, prima di decidere di essere semplicemente onesto. "Volevo parlarti."

Louis se ne stava lì, un'espressione illeggibile stampata sul volto.

Harry sussultò e cercò di spiegarsi meglio. "Volevo scusarmi. Ciò che ho fatto è stato orribile e non hai idea di quanto io sia dispiaciuto."

Louis continuava a stare in silenzio, ma la sua espressione cambiò. Ora sembrava ferito, il che fece intrecciare lo stomaco di Harry.

"Louis, per favore." Pregò, avvicinandosi al ragazzo. "Ti ho cercato per giorni. Me ne sono pentito e mi dispiace tanto, possiamo parlare?"

Louis non disse niente, ancora. Continuava solo a fissare Harry con uno sguardo da cucciolo bastonato.

Difatti, Harry emise un sospiro rumoroso ed abbassò lo sguardo. "Mi dispiace." Sussurrò con voce rotta. Girò i tacchi pronto a lasciare gli spogliatoi, quando la voce ugualmente debole di Louis parlò.

"Solo.. solo fammi vestire prima, okay?"

Harry chiuse gli occhi e sospirò sollevato girandosi verso il castano, annuendo. "Okay." Disse con un sorriso.

Louis si girò pronto ad andarsene e mentre si allontanava, Harry riuscì a vedere meglio la sua schiena. Era ricoperta di lividi e contusioni.

"Louis!" esclamò Harry, coprendosi la bocca con una mano, sotto shock.

Louis si girò ed arcuò un sopracciglio confuso.

"L-la tua schiena!" balbettò Harry, indicandola.

Louis sembrò immediatamente terrificato, il colore scomparve dalle sue gote e gli occhi saettarono per la stanza, come in cerca di un posto in cui nascondersi.

"N-non è niente.." provò a dire.

"Louis, per favore, lasciami dare un'occhiata." Pregò Harry.

Louis scosse la testa e mise su un sorriso palesemente finto. "Non preoccuparti, Harry. Sono sincero, sto bene. Sono solo le conseguenze del football." Guardò lentamente Harry, aspettando per vedere se il ragazzo avesse creduto alla storia. sfortunatamente per Louis, non lo fece.

More Than Meets The EyeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora