"Non farò partire questa macchina finché non mi dirai di cosa diavolo stavate parlando!" Dichiarò Niall, guardando Harry insistentemente e aspettando per una valida risposta.
"L'hai sentito! Ha praticamente detto che Liam e Zayn, e tutti gli altri, non vogliono farmi del male!" Rispose Harry, le sue parole erano piene di rabbia.
"Si, è stato sbagliato da parte sua. Ma ho conosciuto Louis settimana scorsa, sembrava un bravo ragazzo. Magari sarà diverso dagli altri."
"Davvero non mi importa se ti piace, Niall, ma non credo. Ora possiamo semplicemente chiudere l'argomento ed andarcene, per favore?"
Niall lo fissò per un po' prima di roteare gli occhi e far partire la macchina. Accese la radio, sapendo che non avrebbero parlato per tutto il tragitto verso casa di Harry. Niall capiva il suo amico, davvero. Ma a volte voleva che Harry desse un'opportunità alle persone prima di etichettarle come cattive o opportuniste. Sapeva che ciò che era successo due anni prima aveva fatto perdere ad Harry la fiducia per le persone. Non voleva fare nuove conoscenze per paura di essere giudicato. Non si era più avvicinato a nessuno per paura che una volta scoperto il suo orientamento sessuale, lo avrebbero odiato.
Era triste, Niall stava ancora pensando mentre parcheggiava nel vialetto davanti casa di Harry. Il riccio era la persona più socievole che avesse mai conosciuto, ma aveva perso una parte di se.
"Ci vediamo." Gli disse Harry mentre usciva dalla macchina. Niall gli rivolse un ampio sorriso agitando la mano, uscendo poi dal vialetto per poi guidare verso casa sua, che era a soltanto poche case di distanza.
"Sono a casa, mamma!" annunciò Harry entrando in casa.
"Ciao, tesoro." rispose Anne abbracciandolo. "Tutto bene a scuola?"
"Uh, si. Non è andata tanto male."
"Allora, perché Niall non è rimasto? Di solito rimane qui il venerdì sera."
"Credo sarebbe stato un po' strano." cercò di spiegare Harry. Sua mamma era l'unica persona, oltre Niall, a cui poteva dire tutto. Erano estremamente legati, essendo lui figlio unico e non avendo più un padre a casa. "Abbiamo avuto una specie di discussione."
"Oh, tesoro. Mi dispiace, a cosa era dovuta?"
"Un ragazzo nuovo, Louis." disse Harry decidendo di dirle tutto, poiché sapeva che in un modo o nell'altro l'avrebbe saputo.
"Chi è Louis?"
"Uno stronzo." sputò Harry, essendo ancora arrabbiato da quella mattina.
Anne non disse niente, ma guardò il figlio con la confusione stampata in faccia.
Harry prese un respiro profondo, "È nella squadra di football."
Anne cambiò espressione, comprendendo la faccenda. "Ti ha infastidito?"
"Beh.. non proprio." Harry rispose essendo vago.
"Harry, ti ha fatto del male?"
Harry la guardo. Louis non lo aveva esattamente ferito o gli aveva detto qualcosa di cattivo. Non lo aveva spinto contro gli armadietto, colpito da dietro o lanciato i suoi appunti per aria. Al contrario, lo aveva aiutato a raccoglierli.
Ad ogni modo, non aveva fatto niente per fermarsi, pur avendo chiaramente detto di aver assistito. In più, aveva giudicato le azioni di Liam "accidentali".
"No, non è un bullo. È solo sgarbato."
"E Niall patteggiava per questo ragazzo?" chiese Anne, questa volta con una nota scioccata nella voce, indurendo i lineamenti.
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More Than Meets The Eye
FanfictionHarry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunqu...