Harry rimase in salotto, sperando che sua madre riuscisse a far ragionare Louis, prima di vederla tornare indietro correndo.
"È sparito!" Gridò Anne.
Harry scattò in piedi e fissò gli occhi colmi di panico di sua madre.
"Cosa? Che significa che è sparito?"
"Quando sono andata a parlargli ho sentito l'acqua scorrere, quindi ho bussato ma non ho ricevuto alcuna risposta. Ho aperto la porta per controllare che fosse tutto okay ma non c'era. Se n'è andato!" Sproloquiò.
"Dannazione!" imprecò Harry, girandosi per poi fissare la porta d'ingresso, domandandosi come avesse fatto a non notare il ragazzo andarsene.
"La finestra del bagno era spalancata." Spiegò Anne. "Penso sia scappato dalla dannata finestra."
Harry si passò le dita tra i capelli nervosamente andando nel panico. "P-perché se ne sarebbe andato?"
"Non ne ho idea." Sussurrò Anne. "Doveva essere parecchio spaventato."
"Ma era al sicuro qui!"
Anne non rispose, si limitò ad osservare suo figlio con occhi tristi e preoccupati. Harry prese un respiro profondo per poi scattare improvvisamente verso la porta d'ingresso. Afferrò la sua giacca di jeans e le chiavi della macchina precedentemente poggiate su un gancio al muro.
"Dove stai andando?" Chiese Anne.
"Sto per riportarlo indietro. Devo riportarlo indietro."
Anne annuì. "Sii prudente. Io rimarrò qui in caso tornasse indietro. Assicurati di avere il telefono sempre acceso."
Harry le rivolse un cenno affermativo col capo prima di girarsi ed aprire la porta.
"Ed Harry," Disse ancora Anne, portando Harry a voltarsi nuovamente verso di lei. "Riportalo a casa."
---------------------------------------------
Harry percorse in macchina l'intero isolato innumerevoli volte, gli occhi attenti ad osservare ogni minimo movimento al di fuori dei finestrini alla ricerca del ragazzo.
Il riccio sospirò arrivando alla conclusione che Louis fosse stato terribilmente veloce a scappare nonostante le ferite.
Decise così di ampliare la sua ricerca. Fece un ultimo giro di ricognizione attraverso il vicinato prima di passare al prossimo isolato. Controllò tutte le fermate dei bus, alcuni café, ogni vicolo e persino un parco; ma di Louis non c'era alcuna traccia.
Dove diavolo potrà mai essere?
"Casa sua." Sussurrò a se stesso, la paura a prendere possesso del suo corpo. Non era possibile che Louis fosse riuscito a camminare fin lì, giusto? Harry si strofinò un amano sul viso frustrato.
Perché saresti tornato lì, Lou?
Cercando di tornare concentrato, Harry fece inversione e si diresse vero la casa dalla facciata bianca. Era completamente certo di aver infranto qualsiasi limite di velocità o legge del traffico mentre raggiungeva quel posto; ma doveva arrivare lì il più presto possibile.
Dopo un periodo di tempo estremamente breve, Harry si ritrovò a parcheggiare di fronte alla villetta curata che apparteneva a Louis Tomlinson. Prese un respiro profondo prima di scendere dalla sua macchina e marciare a passo spedito verso la porta. Non esitò nemmeno per un secondo prima di suonare il campanello.
Niente.
Harry aspettò alcuni minuti nel silenzio più totale prima di premere ancora il pulsante.
STAI LEGGENDO
More Than Meets The Eye
FanfictionHarry Styles è solito essere spintonato e deriso dalla squadra di football della scuola, quindi non si aspetta niente dal nuovo arrivato, Louis Tomlinson, che sembra essere un atleta. Riuscirà Harry ad imparare che non tutti sono uguali, che chiunqu...