capitolo 12

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La mia attenzione venne rapita da un negozio aperto da poco:
Potevi scegliere il tuo skate, la tavola, il disegno di sopra,
quello di sotto e le rotelle.
Persi davvero tanto tempo li dentro... tant'é che mi arrivò una chiamata da luigi:
"Pronto?"
"Dove sei?"
"Al centro commerciale"
"Strano che ci vai da sola.."
"Roshelle non poteva venire.."
"Perché non hai chiesto a me?"
"Perché so che sei impegnato in generale..."
Risposi con un tono un po malinconico.
"Ok... ti aspetto a casa."
Rispose freddo.
Pagai e tornai a casa felicissima di quello skate.
"Cos'hai comprato?"
"Uno skate"
Lo tolse dalla scatola, voleva vederlo subito,
Sembrava come se i suoi occhi stessero brillando, poi tornò in sé
"Perché hai preso uno skate?"
"Perché io andavo in skate"
Mi guardò incredulo
"Non tutte le ragazze nascono principesse come tua sorella"
Scoppiò a ridere
"Okay okay"
Quel giorno nonostante fossimo entrambi a casa non parlammo molto e non capivo proprio perché luigi non voleva aprirsi...
Cioè cazzo ti ho salvato la vita mostra un po di gratitudine...

Il giorno dopo era domenica e ciò significava solo una cosa:
Concessionaria chiusa e giorno libero!!! 
Benissimo.
Luigi andò via perché voleva passare quel giorno con sua sorella,
Io invece aspettai roshelle che aveva portato la colazione al sacco
Per andare in un parco molto carino dove c'erano delle rampe per fare skate
"Figo sto postoooo"
"Non lo conoscevi?"
"No..ed è un vero peccato.."
Iniziai a fare qualche trick mentre la mia migliore amica prendeva il sole fino a quando non mi stancai e presi qualcosa da mangiare
"Ci giriamo una sigaretta?"
"Si baby"
Mentre stavamo fumando pensai al fatto che c'erano un sacco di ragazzini piccoli e mi venne in mente il fatto che quando io avevo iniziato ad andare sullo skate ero uno scricciolo..un po come loro.
Fino a quando non catturò la mia attenzione un ragazzo:
Aveva una giacca nera e sul retro era disegnato il costato di uno scheletro; i suoi piedi sembravano attaccati allo skate e faceva dei trick assurdi, aveva la mia completa attenzione.
"Stai pensando anche tu quello che penso io?"
"Che intendi roshelle?"
"Intendo che è perfetto per te, e sicuramente è anche più grande"
"Beh...è molto carino ma sembra abbastanza strano...da quando è qui non ha sorriso nemmeno una volta.."
"Magari è una giornata no?! E poi i punk sono sempre depressi"
Scoppiammo a ridere.
Si sedette sul muretto a pochi metri difronte a me e iniziò a fissarmi
Ero quasi spaventata vista la sua espressione..
E se fosse il figlio dell'uomo che ho ucciso ieri?? Mio dio
Ma che cosa orribile sto pensando?
Mi allontanai poco dopo, mio fratello mi stava chiamando
E sinceramente mi mancava quindi volevo sentirlo..
Quando tornai poco dopo roshelle Esordì  con una novità;
"Okay ascolta so come si chiama"
"Ah l'hai presa come una sfida personale eh??"
"Si"
"Allora??"
"Si chiama luke...cioè gli amici lo chiamano luke ma credo che si chiami Luca e ti dirò di più, tieniti forte"
"Si?"
"Me lo sono segnato"
Mi prese un bigliettino con scritto:
-soundcloud: lukelecomnte
"Domanda, cos'è soundcloud?"
"Una specie di spotify dei poveri"
"Ah quindi canta?"
"Si, fa punk, te l'ho dettooo"
"Ma come l'hai scoperta sta roba?"
Prima un ragazzo lo ha chiamato, si sono messi lì, vicino ad un albero, e poi hanno preso il cellulare, allora io mi sono alzata con la scusa di buttare qualcosa e ho sentito questa cosa"
"Tu mi fai paura roshelle, dico sul serio"
"Ahahahah dai fatti un ultimo giro, poi si va a casa"
"Va beneeee"
Mentre stavamo tornando a casa roshelle ebbe un idea folle
"Voglio proprio sentire le canzoni del tuo futuro ragazzo!"
"Ma dai, non lo rivedrò mai più"
"Invece si..dai sentiamo"
Mise in play una canzone chiamata topic e una frase in particolare non riusciva a uscirmi dal cervello...
"Non ricordo bene nessuno dei giorni nostri
Ma ricordo bene quasi tutti i nostri mostri"
Era da pelle d'oca quella frase...

Tornai a casa felice e spensierata per quella bellissima giornata passata in quel parco per poi vedere che la sorella di luigi era in casa
Ma che ci faceva lì?!
Dopo pranzo loro due andarono in quella camera che
IO NON DOVEVO ASSOLUTAMENTE APRIRE
E ci restarono lì per qualche ora
Ma che cazzo stanno combinando?!
Dopo essere usciti da lì, lui la riaccompagnò a casa
"Uffa ma perché così presto?"
"Sta per diluviare...e i peggiori incidenti accadono in giorni
Come questi"
"Okay....."

La sera passò tranquillamente, il giorno dopo invece stava piovigginando un po
"Stai andando a lavoro?"
"Si"
"Ti accompagno io."
"Non serve"
"Non mi va che guidi con la pioggia"
"Ma sono solo due gocce..."
"Non importa.."
"Okay"
Non capivo perché avesse così tanto a cuore la mia incolumità
Se comunque in casa 6 giorni su 7 si comportava come
Un estraneo con me...bah.
"A che ora finisci?"
"Non mi aspettare"
"Perche"
"Devo fare una cosa"
Lui mi guardò accigliato
"Mi serve un nuovo paio di cuffie e credo che dopo il lavoro andrò a comprarle"
"Dopo il lavoro a casa, okay???" Disse lui rivolgendosi a roshelle
Perché doveva riportarmi lei
"Si ma..."
"Dopo il lavoro a casa, ciao."

"Non capisco perché ha così tanto terrore di un po di pioggia..."
"Nemmeno io, bah sarà rimasto traumatizzato da qualcosa"
"Tipo?"
"Boh tipo quello che scrisse - X Agosto -  e non riesce più a
Guardare uccelli "
"Non era proprio così roshelle però va bene ahahahah"
Quel giorno fu una vera palla, con la pioggia non venne nessuno in concessionaria a provare macchine o a comprare
Quindi io e la mia amica restammo a fare contabilità.

LUIGI STRANGIS|| GOOD BOY ||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora