Sentivo il freddo gelido posarsi sul mio corpo, ormai coperto di sangue. Tremavo mentre la vista iniziava ad offuscarsi. Non capivo... mi ero preparata a questo momento per tutta la mia vita. Cos'era questa sensazione che intorpidiva il mio intero essere? Spostai lo sguardo sulle mie mani tremanti e il corpo sfocato sotto di esse. Il suo sangue ora mi sporcava e mi intrappolava in una fredda gabbia umida. Gli schizzi di quel liquido vitale mi erano finiti sui vestiti, sulla pelle nuda e sul viso, marchiandomi definitivamente per il crimine che avevo commesso. Per ciò che avevo fatto.
Dei movimenti vicino a me si insinuarono nel silenzio ovattato che mi circondava, ricordandomi di non essere sola. I miei occhi saettarono verso la figura, lasciando cadere le lacrime che si erano raccolte tra le ciglia. La trovai contemplare la scena di quel massacro, impassibile. In quell'istante il suolo duro sotto le mie ginocchia tornò a farsi sentire, lasciando girare tutto più vorticosamente e impedendomi di respirare correttamente. Un conato di bile forzò per uscire dallo stomaco, facendomi rigettare saliva e avere convulsioni finché il mio stomaco non si sentì completamente vuoto. La figura si chinò al mio fianco, posando una mano sulla mia schiena e spostando i miei capelli lunghi da davanti al viso, per non farmeli sporcare. Sospirai e con tutte le mie forze riuscii a spingere fuori a fatica quattro parole dalla mia gola bruciante.«Ho... appena... ucciso qualcuno...» Rapide nuvolette del mio respiro consolidarono quelle parole appena sussurrate.
Due dita morbide e calde si posarono sul mio mento, aiutandomi a girare il volto verso il suo. La sua espressione ora era più dolce, anche se inasprita dalla preoccupazione. Con un movimento rapido, mi abbracciò stretta. «Lo so. Questo è solo il primo. Gli altri saranno più facili da gestire.»
A quel leggero sibilo lungo la pelle, mi tesi completamente come la corda di un violino. Come poteva dire una cosa del genere dopo aver visto ciò che avevo appena commesso? Avevo appena squarciato, dilaniato e massacrato i corpi di cinque uomini tre volte più possenti di me. Il mio corpo prese a tremare più forte, facendo stringere la sua presa intorno al mio busto.
«Non preoccuparti. So che ti sembra orribile ciò che hai fatto, ma non perderai più il controllo. Non di nuovo. Staremo attenti. Insieme.» I suoi occhi grigi incontrarono i miei per un solo secondo, prima che io li abbassassi.
Non aveva capito... non ero spaventata dall'idea di poter perdere il controllo.
L'avevo adorato...
Spazio autrice
Benvenut* o bentornat* in questa storia dai tratti un po' dark. Questo è lo spin-off sulla serie di Jeff the Killer, basata sulla vita di Kendra (se volete recuperare alcuni personaggi, vi consiglio di passare a leggere la dilogia che trovate sul mio profilo).
Fatemi sapere se vi piace con una stellina o un commento, che occupano veramente pochissimo del vostro tempo di lettura. Se conoscete qualcun* a cui possa piacere la storia, condividetela e consigliatela, così posso continuare a migliorarmi grazie ai vostri pareri e a quelli de* vostr* amic*.Seguitemi anche su IG -> fallon.a.mitchell_autrice_
Buona lettura e al prossimo capitolo. ♡
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Heart-Shaped Box - A Laughing Jack story
ParanormalDark Romance Spin-off della dilogia "Jeff The Killer - il killer dannato e sexy" ma LEGGIBILE SEPARATAMENTE "Il suo tono di voce era di almeno un paio di ottave più basso del solito ed ero sicura che sarebbe stato veramente spaventoso per qualcuno...