Scendemmo le scale in tranquillità, Laughing Jack davanti a me per essere il primo visto dalla sua famiglia. Come avevo predetto, nella cucina erano presenti tutti i killer che abitavano in quella casa che, alla nostra entrata, fecero scattare le loro teste verso di noi.
«Siete svegli.» mormorò Jane, incollando lo sguardo su Lj per controllare il suo stato.
Il clown rispose stiracchiandosi e afferrando un biscotto dalla tavola, sotto lo sguardo sbigottito dei presenti. «Ho dormito come un bambino. Era da tanto che non mi sentivo così riposato»
Slender si avvicinò al killer in bianco e nero, mettendogli una mano sulla testa. Dopo un attimo di immobilità i suoi tentacoli fremettero in preda a qualche emozione. «Sembri stare meglio rispetto a qualche giorno fa. Sempre debole e morente, ma sembra che ci sia una possibilità che tupossa riprenderti.»
Tutti i presenti si scambiarono sguardi sorpresi ed entusiasti, stancandomi. «Bene, ora che avete visto le mie mirabolanti doti e capito quanto vi sono utile, vorrei una statua proprio in mezzo al giardino. Così potrete ricordarvi di me per sempre.» pronunciai traboccante di sarcasmo.
L'attenzione di tutti si posò su di me come un macigno e delle emozioni positive allo stato del clown non c'era più traccia. Katherine fece un passo verso di me, alzando una mano quanto bastava per farmi fare un passo indietro. Non c'era bisogno che mi toccasse, chiedesse scusa o ringraziasse. Del suo pensiero me ne fregava meno di niente.
«Io credo che aspetterò fuori. Non vorrei che tutto questo entusiasmo faccia male alla mia bellissima faccia da stronza.» Voltai loro le spalle e uscii svogliatamente dalla stanza e dalla casa.
Il sole scaldò teneramente il mio viso già di prima mattina. Nonostante fosse quasi inverno, il sole qui era tiepido. Probabilmente era un qualche vantaggio magico della zona confinata creata da Slender. Non mi dispiaceva, anche se la mia atmosfera preferita era essere circondata dalla nebbia. Mi stavo godendo i raggi caldi contro la parete della casa quando la porta d'ingresso si aprì, rivelando un Lj ansimante e preoccupato. Il suo sguardo che saettava tra gli alberi davanti a noi.
«Se mi stai cercando, devi guardare più verso destra.» indicai, vedendolo girarsi di scatto alle mie parole.
«Sei qui. Mi hanno trattenuto e credevo...» mormorò, lasciando scivolare gli occhi su tutto il mio corpo, come se non fosse sicuro che fossi lì.
Mi allontanai dal muro e mi portai di fronte a lui, dandogli una schicchera sul naso a punta. «Che me ne fossi andata? Ho dato la mia parola. Sai che non me la rimangio, al contrario di voi.»
Laughing Jack annuì, abbassando la testa con fare colpevole. Con un paio di respiri profondi, riuscì a calmarsi e riportare i suoi occhi grigi nei miei. «Hai ragione... Possiamo partire. Li ho già avvertiti.»
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Heart-Shaped Box - A Laughing Jack story
ParanormalDark Romance Spin-off della dilogia "Jeff The Killer - il killer dannato e sexy" ma LEGGIBILE SEPARATAMENTE "Il suo tono di voce era di almeno un paio di ottave più basso del solito ed ero sicura che sarebbe stato veramente spaventoso per qualcuno...