DAMON
Avevo tutto ciò che si poteva desiderare dalla vita, avevo strappato al destino la possibilità di distruggermi fino a controllare ogni cosa della mia vita, della mia continua sopravvivenza e ricerca di potere, io volevo il potere e lo voglio tutt'ora, solo e soltanto quello.
Avere la possibilità di comandare qualcosa dopo anni passati rinchiuso in quattro mura in balia degli altri, ho sempre dipeso da persone a cui di me non gliene mai importato nulla, e l'unico mio costante obbiettivo alla fine è diventato cambiare il mio presente per avere un futuro migliore. E lo feci. L'ho sempre fatto.
Non mi sono mai accontentato di nulla partendo dal principale motivo che ciò che avevo era il nulla.
Crescere tra bambini malati o comunque con qualche difficoltà, non parlare mai con nessuno per anni, avere la consapevolezza che prima o poi dovrai iniziare la tua vita senza conoscere nemmeno cosa sia il mondo. Crebbi così, incertezze, paure e ferite che lentamente si cicatrizzarono lasciando soltanto segni indelebili; parole spezzate dal rancore, urla soffocate da sedativi, pianti trattenuti fino a bruciarti gli occhi e nodi alla gola con la quale desideravi di strozzarti per smettere di vivere.
Racconto mezze verità di quel periodo, probabilmente perchè l'ho cancellato in parte, forse perchè non voglio ricordare, o forse perchè non riconosco più come "me stesso", quel bambino sul filo del rasoio pronto a buttarsi giù dal precipizio.Dopo che mi portarono via da lì e arrivammo a Miami, la mia vita per un lungo e straziante periodo non cambiò di una virgola, non parlavo con Adam e Elisabeth, e men che meno con Travis o gli zii. Non mi fidavo nemmeno della mia stessa ombra, volevo soltanto nascondermi per non far schifo ad altri, proprio come feci ribrezzo a mia madre. Quando guardavo gli altri, nelle loro iridi leggevo solo disprezzo, anche sè probabilmente era solo la mia mente malata a leggere un sentimento tanto osceno, ma so solo che questo mi portò a impazzire.
Non trovavo pace, per mesi non riuscii a vivere ossessionato da urla indemoniate che mi spezzavano la testa, non riuscivo più a ritornare quel bambino che siamo stati tutti, con una nuova infanzia che i miei genitori mi proposero per migliorarmi la vita, e gliene sarò sempre grati.
Così arrivai al limite ad un soffio dal farla finita.
Avevo tredici anni quando mi chiusi in bagno, ero ancora piccolo ma non riuscivo più a sopportare quelle voci, grida che mi fottevano il sonno, che prendevano vita nell'ombra della notte, che mi stupravano la mente fino a togliermi la ragione. Io non potevo continuare a vivere così.
Ruppi lo specchio con un pugno fino a ridurlo in mille pezzi, le nocche mi bruciavano, proprio come i miei occhi che si rispecchiavano in quelle schegge, cercando di riconoscermi, ma non ero più io.
Raccolsi quindi un frammento dello specchio e mi lasciai cadere a terra, privo di forze, con lo sguardo vitreo e la mente completamente spenta, non sentii nulla, nemmeno quando la scheggia iniziò a trapassarmi la pelle intagliando uno squarcio nel mio polso. Non sentii nulla, perchè quella ferita non sarebbe mai stata abbastanza grande da compensare quella che mi divideva l'anima.
A mala pena riuscivo a vedere il sangue che strabordava dalla mia pelle strappata, la vista iniziava ad appannarsi e i miei sensi a smettere di funzionare. Stavo finalmente entrando in quello stato di pace che cercavo, finalmente non sentivo più quelle urla, le avevo messe a tacere incatenandole al fondale della mia fine. Mi sentii soltanto scuotere e poi più nulla, buio. Finalmente.
Non volevo altro, se non smettere di respirare per volare via da me stesso, non potevo distruggere le mura delle mie ferite che costruivano quel castello, così decisi che sarei dovuto volare via. In qualche modo sarei sfuggito, e privarmi della vita era l'unico modo che conoscevo al tempo.

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Deep Attraction 2
RomanceATTENZIONE: SONO PRESENTI SCENE DI SESSO ESPLICITO! Sequel del primo libro: Sick Attraction. Dopo esser sfuggita da Miami, Isabelle riesce finalmente a ritrovare il suo equilibrio ricostruendo la sua vita da capo in una nuova città, Londra. Troverà...