CAPITOLO 10

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ISABELLE

William Congreve, famoso drammaturgo degli anni tra il seicento e il settecento, un giorno deliziò il suo pubblico di lettori con questa frase, e cito:

"L'incertezza e le aspettative sono le gioie della vita, la sicurezza è una cosa insulsa."

Forse prima mi rispecchiavo molto di più in questa sua visione modernista nei confronti dei pilastri portanti della vita delle persone, anche perchè diciamo che vivere in maniera austera sotto rigide visioni, in cui tutto ciò che è sicuro allora va bene, mi è sempre stata stretta. Io vivevo alla giornata, tutto ciò che mi faceva sorridere per quanto fosse sbagliato a me andava più che bene, qualsiasi cosa mi portasse allegria poteva entrare a far parte della mia vita, perchè questo volevo, solo gioie. Ed io stavo bene.

Poi crescendo ti accorgi però che la tua sicurezza inizia a traballare quando incontri problemi, persone nuove, un equilibrio differente per via del filo sempre più sottile dove ti ritrovi a camminare, ed è lì che inizi a cambiare modo di vedere la vita. Le tue sicurezze cessano di esistere e tu ti ritrovi spaesata in quel sentiero pieno di insidie, anche chiamato destino. Alla fine siamo tutti dei bambini dispersi in un sentiero, prendiamo tanto in giro cappuccetto rosso per essersi fidata del lupo e aver intrapreso un sentiero secondario, quando alla fine anche noi ci fidiamo di persone sbagliate, finendo per uscire dalla retta via e rovinarci completamente.
Ed io, purtroppo, ne sono la prova vivente. Scelte sbagliate, dettate da persone altrettanto sbagliate che mi hanno portato a sbagliare, che bel quadretto di errori.

Ho girovagato per il centro città praticamente a vuoto, spingendo il passeggino di mio figlio che, contrariamente a me che sembravo un fantasma che camminava, rideva e sbatteva i piedini come al solito guardandosi intorno con occhi curiosi. Ama i colori e di rimando tutto ciò che è colorato, e questa città è ricca di milioni di sfumature, che ho scoperto, rimarrebbe a guardare per intere ore. E come biasimarlo.

Ad ogni modo, dopo intere ore passate a passeggiare tra negozi e bancarelle a cui non ho riservato nemmeno un'occhiata, troppo persa tra i miei pensieri,mi sono seduta ad un bar per prendermi un gelato e riposare le gambe che non ne potevano più. Per sfogarmi oltretutto, con l'unica persona capace a comprendermi presente sulla faccia della terra.

<<Trav non ci sto capendo più nulla!>> Siamo al telefono penso da due ore buone, io ormai mi sono già mangiata due gelati e Aidan si è fatto un pisolino di circa una mezz'ora per poi riprendere a fare versetti strani e tirare pugni all'aria. Il mio povero amico, in pratica, mi sta sentendo lamentare da ore interminabili e probabilmente prossimamente andrà a sbattere la testa contro un muro, o peggio, si strapperò i timpani per non dovermi più sentire, e sinceramente lo capirei. Gli ho raccontato per filo e per segno tutto questo che è successo ieri, e sono rimasta colpita anch'io mentre parlavo, dall'infinità di cose che sono successe in un solo giorno. <<Ragazzina, lo stai ripetendo da ore.>> Sbadiglia mentre di sottofondo sento la voce della mia amica che sceglie le portate per il pranzo del matrimonio, a quanto mi ha detto, visto che ad un certo punto ho lasciato parlare anche lui per cambiare un attimo discorso, sono andati ad assaggiare i piatti che verranno proposti mentre per la torta attenderanno anche me e Damon, visto che siamo i testimoni di nozze, per avere dei giudizi in più. <<Lo so, ma non capisci, sè Cam lo scopre lo ferirò.>> Mi ha sempre trattata come una regina in ogni situazione, mi è stato affianco durante la gravidanza quando ero incinta di un bambino che nemmeno era suo, mi è stato vicino quando sono stata male per Damon, mi è rimasto accanto per mesi e mesi fino a dichiararmi i suoi sentimenti ed io voglio lui, voglio rimanere con lui.

<<E secondo te Damon, per com'è fatto, rimarrà zitto per molto?>> No! Ed è questo il problema, non posso fidarmi di lui come non ho potuto farlo mai, appena potrà vuoterà il sacco e come al solito, sarò io a pagarne le conseguenze perchè di certo lui ne uscirà pulito e senza un graffio, tanto alla fine che ha da perdere? Nulla.

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