ISABELLE
Non vuole mostrarmi che sta soffrendo, vuole omettere questa verità per mostrarsi più forte e sicuro di se, ha bisogno di nascondersi dietro al suo muro di invulnerabilità per farmi vedere che sta bene, per mostrarsi così a nostro figlio e per non farmi preoccupare e quindi star male durante la gravidanza ma io lo vedo cadere a pezzi. Lo vedo distruggersi ogni volta che rimane per secondi infiniti con lo sguardo perso e quelle iridi corvino, prive di quella scintilla che le rende vive, che illumina il cielo notturno che ha negli occhi, lo vedo cadere ogni volta che gli parlo ed è assente, ogni volta che stringe nostro figlio e lo guarda distratto, è assente e sto cercando in tutti i modi di aiutarlo ma ho sempre paura di essere troppo invadente.
E' un tipo complicato, non riesco mai a capire cosa gli passa per quella sua mente calcolatrice, ma mi fa male vederlo così disperso nel suo mondo in bianco e nero, dove la vita è soltnto un ricordo lontano e il dolore è presente ma invisibile come l'ossigeno.
Torna a casa tardi dal lavoro, mangia poco e niente, mi rivolge unicamente mezze frasi e per quanto sia meraviglioso che almeno passi del tempo con nostro figlio la sera, ogni volta che li guardo nel letto, Aidan addormentato tra le sue braccia e lui che lo sfiora stringendo gli occhi per non crollare, per non sfogarsi e dar voce al suo stato d'animo anche solo con una silenziosa lacrima, vorrei urlare.
Lo ha privato della sua infanzia, lo sta privando dei momenti di felicità che hanno caratterizzato gli ultimi giorni, lo sta allontanando persino da suo figlio e vorrei far qualcosa ma posso solo rimanergli affianco, in silenzio, ad assorbire il suo strazio cercando di farlo anche mio per alleggerire almeno in parte quel suo peso.
Guardami e sfogati,
stringimi e scoppia esternando tutto quello che ti sta distruggendo,
perchè sono disposta a esplodere con te fino a ridurmi ad un cumulo di cenere,
ma fallo perchè così ci uccidi soltanto entrambi senza risolvere nulla.
Vorrei dirgli, quando la notte mi poggio al suo petto per dormire sentendolo a pelle, ma percependolo lontano con la mente, anche quando mi tocca è freddo e non pensavo di dirlo ma mi manca quel suo calore, quelle sue frasi irritanti che dice soltanto per infastidirmi, la sua risata e quella luce che da vita ai suoi occhi quando guarda nostro figlio o quando guarda... me.
Gli stringo la mano avvolgendomi il suo braccio intorno alle spalle per stringerlo a me, mi poggia un flebile bacio tra i capelli quando appoggio la testa al suo petto ma non fiata, rimane con lo sguardo assente sempre fisso sulla lapide di sua madre. Non ho mai avuto modo di conoscerla e anche se ha fatto molte cose orribili, era pur sempre sua madre, era pur sempre la donna che lo ha messo al mondo e anche se sono sempre stati legati da quel filo invisibile che una madre lega di nascosto al proprio figlio alla sua nascita, pur di non perderlo mai. Non conosco per filo e per segno ciò che visse quella signora, avrò avuto anche i suoi motivi al tempo che oltretutto hanno scaturito l'odio e la furia di suo figlio, ma gli ha sempre voluto bene e anche lui per quanto continui a negarlo, lo so, si vede.
Alzo lo sguardo su di lui ma come sempre ormai è completamente disperso nell'abisso dei suoi pensieri, fissa la foto di sua madre distante completamente privo di emozioni, freddo e restio a mostrarsi per com'è al mondo, ormai inizio a pensare che non si fidi nemmeno di me, o almeno non a tal punto da aprirsi.
Non ha voluto portarle un fiore, o meglio io non ho detto nulla per lasciare che fosse lui a deciderlo ma non lo ha fatto e non perchè non ci ha pensato, lo so che lo ha fatto, ma è come se si fosse rifiutato di dar voce alla voce della sua coscienza che gli urlava di essere più forte, di essere migliore di quella donna e portarle comunque un fiore, di salutare per un'ultima volta sua madre. Non averla potuta riabbracciare sarà un peso che si porterà dietro in eterno, lo so perchè anch'io provo la stessa cosa dal momento in cui ho perso i miei genitori in quel brutto incidente, sarà una ferita che non si rimarginerà più ma con il tempo si impara a convivere con essa.
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Deep Attraction 2
RomansaATTENZIONE: SONO PRESENTI SCENE DI SESSO ESPLICITO! Sequel del primo libro: Sick Attraction. Dopo esser sfuggita da Miami, Isabelle riesce finalmente a ritrovare il suo equilibrio ricostruendo la sua vita da capo in una nuova città, Londra. Troverà...