Deep Attraction 2

CAPITOLO 2

ISABELLE

Infilo le ultime cose nella valigia riempiendola per bene, staremo via per parecchio quindi devo assicurarmi di aver tutto anche se poi in caso ruberò qualcosa a Martina, l'ho sempre fatto e anche sè a volte le dava fastidio sono sicura che alla fine le sta mancando anche questo mio lato ladruncolo.

Infilo la borsetta dei trucchi e chiudo la cerniera del trolley sedendomici sopra, non riesco mai a fare una valigia senza arrivare alla fine a doverla schiacciare perchè se no non si chiude, metto sempre una valanga di cose e poi alla fine di ciò che porto la metà non servono, ma questa mia ossessione per portarmi tutta la casa dietro penso che non cambierà mai. Quando finalmente, dopo una sudata riesco a completare il giro della cerniera tiro un bel sospiro di sollievo e entro in camera di Aidan per preparare la sua borsa con tutto l'occorrente. Devo ammettere che inizialmente entrare in questo mondo, tra pannolini, nanna, pappa e tutto il resto, è stato alquanto traumatizzante. Non sapevo cosa fare, dove girarmi, se sbagliavo o meno, ogni cosa per me era nuova ed io ad ogni minima cosa rischiavo una crisi di nervi.

Ad esempio quando ho cambiato il primo pannolino, solitamente durante la gravidanza si fanno dei corsi per imparare questo genere di cose, ma ne io ne Cam abbiamo potuto presenziare a quei corsi per via del lavoro così ci siamo trovati completamente spiazzati davanti al primo ostacolo.

Vi dico solo che quando cambiai per la prima volta mio figlio, sembrava un barilotto morbidoso, poverino non riusciva neanche a muoversi, poi però con il tempo ci ho preso la mano e sono migliorata. Ovviamente continuo a sbagliare anche adesso, certe volte confondo la crema per il sederino con il borotalco e l'ultima volta mi sono lavata con quella polverina bianca replicando il cosplay dell'omino Michelin.

Raccatto per la stanza ogni cosa infilando nel suo borsone pacchi e pacchi di pannolini, creme e pomate varie, latte in polvere, tutine e le altre trilioni di cose riuscendo a prendere tutto l'occorrente.

<<Isa tuo figlio ha uno stile grandioso.>> Deviando la mia attenzione dal borsone mi volto verso Tom, che è venuto ad aiutarmi per caricare le ultime cose in macchina visto che Cam è in tribunale e ci incontriamo direttamente in aeroporto, trovando il mio amico con in braccio Aidan che indossa i suoi occhiali da sole neri. Fa morire, è un mini fighetto. <<Tutto sua madre.>> Mi pavoneggio, ha i miei geni è normale che sia un bimbo bellissimo e quando saprà parlare lo dirà anche lui che sua madre è la donna più bella del mondo, ne sono sicura. Ad ogni modo, ho lasciato a Tom il compito di vestirlo e devo dire che è proprio bravo con i bambini, lo ha vestito anche meglio di me. << Nah, più tutto suo padre.>> Mi deride ironico ricevendo un biberon in fronte, scherza spesso su questa cosa ed io ormai la prendo con tranquillità, basta soltanto che non spari una di queste battutine con gli altri presenti perchè in quel caso sarebbe un bel casino.

<<Sè ti azzardi a dirlo a qualcuno quando arriviamo a Miami, mi farò una bella chiacchierata con Josh, ti avviso.>> Sbianca in un lampo facendomi scoppiare a ridere, almeno così sono sicura che abbia afferrato il concetto, vedendomi ridere anche Aidan scoppia a ridere facendo imbronciare lo zio che si sente preso in giro persino da un bimbo di tre mesi. Bravo amore di mamma. <<Tranquilla, non dirò nulla, sè però quel bono di Miller mi offre una scopata in cambio della verità, sappi che saranno cazzi tuoi tesoro.>>
Lo fulmino minacciandolo con un pannolino, non deve parlare di sesso o dire parolacce quando c'è Aidan presente ma ogni tanto gli parte qualche parola di troppo, e non posso biasimarlo alal fine visto che succede anche a me. <<Non ho di che preoccuparmi comunque, gli piacciono le donne, mi spiace.>> E ne ho avuta la conferma innumerevoli volte, visto che non riesce a rimanere fedele nemmeno ad una, ma questi sono cavoli suoi, deve farsi curare sè non riesce tenerselo nei pantaloni.