ISABELLE
Ero sfuggita per non dover più sottostare a pressioni o ansie, anche solo per un giorno, o meglio una notte, per riuscire a scappare da sguardi giudicanti, persone ignoranti della realtà dei fatti e del mio veritiero stato d'animo, problemi assillanti che mi vorticavano tra i pensieri e ricordi soffocanti, che a poco a poco mi stavano portando all'esaurimento. Per una nottata ero riuscita a sfuggire ai miei turpiloqui mentali che non hanno fatto altro, per tutto il giorno precedente, se non lasciarmi destabilizzata e impotente, davanti alla realtà che scorreva di fronte a me libera di fare ciò che voleva come una ragazzina insolente.
Mentre ora invece mi sento se si può, ancora più confusa, oppressa e stressata come se mi fossi appena risvegliata da un lungo coma, e non mi ricordassi più nulla.
Lì, seduta nella mia casetta, durante tutta la notte e dopo l'amabile chiacchierata con Charlie, riuscii a trovare un attimo di quiete lasciandomi beare dai rumori bianchi di sottofondo che mi accarezzavano l'udito, e mi sentii leggera, anche se per poco, come una piuma che danza tra i soffi impetuosi di un vento fresco e invernale. Mi sentii libera, solo io e quella bimba dai capelli ramati seduta sul bagnasciuga di quella spiaggia, del suo angolo di paradiso, con una margherita in mano per ricordare la madre, e gli occhi puntati sulla distesa blu notte di fronte a lei per ricordare il padre. Quella bimba non necessitava di altro, non conoscendo ancora le crudeltà del mondo che la circondava, per sua fortuna, o meglio non interamente.
Mentre ora, qui, distesa nel letto di quella che era la mia vecchia stanza, quando ancora convivevo con le mie amiche, tutto ciò che per l'altra notte scacciai dalla mente per rimanere sola, liberandomi persino del mio subconscio, tornano ad assillarmi senza lasciarmi un secondo di tregua.
Lui ormai è stato soltanto un: addio...
Mi ricorda la mia coscienza.
...Ma se fosse stato invece come credeva lui, un: "ti aspetto"?
L'ho visto andarsene da quel giardino con la consapevolezza che non ci sarebbe stato più nulla, per il semplice fatto che alla mia vita non occorre più niente, o almeno da parte sua non necessito altro, eppure stamattina in macchina non l'ho fermato quando si è sporto per baciarmi. Non mi sono scansata quando ha incastrato le mani tra i miei capelli per sentirmi, ma soprattutto, non ho potuto non perdere un battito alle sue parole prima che sfuggissi anche dalla sua macchina.
Ero sopraffatta da emozioni che non sentivo da tanto tempo, e questa cosa, risentirle dopo un anno e mezzo, mi ha destabilizzato ma ad avermi scombussolato ulteriormente è stato il fatto che ho percepito quel calore, quella sensazione di nostalgia a quel tocco. E' inutile ormai mentire, quell'uomo non mi è indifferente.
Non per niente, ne rimanei infatuata per mesi, gli corsi dietro per ben due anni lasciandomi ridurre in polvere, ma probabilmente più di una svista momentanea spinta dall'attrazione, non sentii nulla.
Mi rigiro nel letto cercando di prendere sonno ma non ci riesco, la mia mente vortica nel passato fino a raccogliere ricordi che avevo cestinato, un po' come un artista che si pente di aver accartocciato e buttato il suo disegno, e quindi lo va a ripescare per ammirarne di nuovo la bellezza incompresa ormai un po' sciupata.
Nell'oscurità dei miei occhi chiusi d'un tratto è come se rivivessi quel momento sulla mia pelle ancora una volta, avverto un improvviso calore, avampo rivedendo quegli istanti ma la mia mente, per quanto ripudi quella notte, si abbandona a riviverla come un flashback dannatamente reale.
Le sue parole sussurrate con ansimi indecenti al mio orecchio dalla voce traboccante di piacere, l'immagine del nostro intreccio perfetto, la visione di come ci univamo fino a diventare una cosa sola, il suo respiro accelerato sulla mia pelle, le sue labbra come fossero fuoco mi incendiavano il corpo ogni volta che lo sfioravano anche di poco. Le sue mani addosso che mi possedevano con prepotenza e sfacciataggine stringendomi il seno, affondando nelle mie cosce o ancora intorno ai miei polsi per bloccarmi e avermi alla sua completa mercè. Mi sottometteva con irruente e lussuriosa dolcezza, nel suo agire, carnale e crudele si prendeva cura di me, tanto quanto io mi prendevo cura di lui in quel momento in cui più necessitava di me.

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Deep Attraction 2
RomanceATTENZIONE: SONO PRESENTI SCENE DI SESSO ESPLICITO! Sequel del primo libro: Sick Attraction. Dopo esser sfuggita da Miami, Isabelle riesce finalmente a ritrovare il suo equilibrio ricostruendo la sua vita da capo in una nuova città, Londra. Troverà...