Deep Attraction 2

CAPITOLO 24

ISABELLE

Passai l'intera giornata di ieri con la testa altrove, anche se ultimamente la mia mente è come se fluttuasse in un limbo di incertezze senza mai fermarsi, non sono più io, non sono più attenta e reattiva, sono praticamente un fantasma che cammina. Non riesco più a connettere i pensieri e tutto ciò che mi frulla per la testa è soltanto l'ennesimo dubbio che mi manda nel pallone, in pratica sto impazzendo, ma l'unico che per ora riesce a farmi tornare alla realtà e il mio bambino che rallegra almeno un po' le mie giornate.

Cameron ne sta risentendo molto, cerca di starmi accanto ma ogni volta che si avvicina troppo io divento nervosa e odio questa cosa, vorrei essere la donna che merita, dandogli tutto l'amore che merita ma non ci riesco e mi sento una merda per questo. Ormai l'unico legame fisico che abbiamo è qualche bacio un po' più spinto del normale ma poi finisce tutto lì, non andiamo oltre o meglio, sono io a non riuscire ad andare oltre così blocco tutto.

Quando mi tocca, mi sfiora con più insistenza spinto dall'eccitazione del momento, insinuando le mani sotto i miei vestiti, lambendo la mia pelle con carezze morbide e delicate, passandomi le labbra sul collo o sul seno, mi sento soffocare, mi sento sporca e allora fermo tutto quando mi torna alla mente quel momento.

E per quanto possa sembrare crudele e sbagliato, quando mi tocca è come se risentissi ciò che provai quella sera, ciò che sentii quando William mi toccò senza il mio consenso.

E' sbagliato che io ricolleghi Cam a lui, anche perchè oltre a essere terribilmente diversi, io voglio che Cameron mi tocchi, alla fine è il mio fidanzato no? Quindi è normale che sia così, ma ogni volta che succede, negli ultimi tempi, tutte le volte che ci spingiamo più in là del previsto sento un senso di repulsione contro quel momento e lo arresto. Mi soffocano le sue mani addosso, mi sporcano i suoi baci sulla pelle, mi feriscono l'anima i suoi ansimi di passione.

Lui sopporta ogni mio rifiuto nascondendo la delusione con un sorriso, con qualche parola di conforto ma alla fine lo so bene che ci rimane male, che si sta stancando di tutta questa situazione e che prima o poi arriverà a stufarsi anche di e e fa bene. Non posso biasimarlo. Alla fine arriverò a perdere tutti se continuo così.

Ma probabilmente ad avermi rubato i pensieri per tutto il giorno di ieri sono state quelle parole, non dico che mi abbiano poi toccato molto alla fine, ma mi hanno fatto ragionare e ripensare su come sarebbe stato se avessi scoperto di essere incinta di Aidan quando ero ancora qui a Miami. Spesso e volentieri mi sono posta questo quesito, molte volte mi sono soffermata a pensare cosa sarebbe potuto succedere se, che ne so, un giorno, avessi deciso di comprare un test di gravidanza, mi fossi chiusa in bagno nella casa di quell'architetto con cui convivevo e avessi scoperto di essere incinta. Sai comunque partita per via di tutto ciò che mi aveva fatto? Gliel'avrei detto al posto di nasconderglielo per un anno e più? Come avrebbe reagito se l'avesse saputo così su due piedi, quando ancora pensava di non volerne?
Ieri, dopo quella chiamata mattutina ci riflettei allungo, ma senza arrivare ad una conclusione, alla fine arrivare ad un dunque immaginando cose già passate è impossibile, non potrò mai sapere cosa sarebbe successo, posso soltanto pensarlo ma la verità la conosce soltanto il destino. E poi appunto ormai è passato, non mi interessa più cos'avrebbe fatto Damon se avesse scoperto di essere padre di un bimbo che non aveva mai voluto.

Ad ogni modo, stasera, o meglio oggi, è il suo compleanno ed io non ho la più pallida idea di cosa regalargli, alla fine, cosa si può regalare a qualcuno che ha già tutto? Ho come un deja-vu di questa situazione, è come se fossi tornata al Natale di tre anni fa quando comprai i regali per tutti non riuscendo a scegliere quello per lui, acquistai un regalo a tutti senza il minimo sforzo, alla fine hanno gusti semplici i miei amici e anche la sua famiglia se devo ammetterlo, ma lui è talmente complicato e impossibile da capire che potrei comprargli qualsiasi cosa e mai saprò se gli è piaciuta veramente o gli ha fatto assolutamente schifo.