Deep Attraction 2

CAPITOLO 31

DAMON

Che io continuassi a vivere o meno non mi interessava, potevo smettere di respirare, andarmene chissà dove e non sarebbe importato a nessuno, probabilmente perchè nemmeno a me in primis importava della mia vita, figuriamoci se agli altri interessava.
Ma ora è diverso.

Non ho mai attribuito importanza alla mia esistenza, ma da quando quel nanetto identico a me è apparso nella mia vita è come sentissi la necessità di esserci per lui, di continuare a vivere per potergli garantire un futuro, una vita migliore di quella che ho dovuto vivere io. In questo momento è come se volessi che Aidan sia la versione migliore di quel bambino dall'anello di metallo, privo di mura che lo opprimono, libero da quel castello di ingiustizie e alla ricerca di una fanciulla che non lo porti via dalla realtà ma con la quale intraprendere il suo percorso. E' la mia copia, ma la mia versione migliore.

Non ho mai voluto un figlio, probabilmente per tutte le incombenze che ne seguivano la presenza, quindi ho sempre ripudiato l'idea di averlo, per il semplice motivo che non sapevo come gestire la mia di vita, figuriamoci quella di un'altra piccola creatura che dipende interamente da me. Invece ora sento come se volessi avere la mia rivincita sulla vita, sulla vita di quel bambino dall'anello di metallo e dare uno schiaffo morale al destino per dire: "Fanculo tutto e tutti, ma mio figlio avrà la vita che merita".

Non ho mai promesso nulla a nessuno, le promesse le ho sempre trovate stronzate che nessuno alla fine rispetta, soltanto becere illusioni che si fanno alla gente ma ora posso dire che possono uccidermi, ma ai miei figlio e a loro madre regalerò la vita che meritano, sono disposto a mettere da parte il mio orgoglio del cazzo, distruggere quel muro di indiferenza che ho costruito per anni per allontanare tutti, pur di renderli felici.

Non respiro per vivere, ma per veder loro diventare migliori di me.

La guardo con indosso una di quelle salopette in jeans da contadina che le fascia quel culo divinamente, con sotto una maglietta bianca sporca di vernice celeste che le segue le forme del seno prosperoso disegnandolo alla perfezione, ed io mi perdo ad ammirare venerante quel corpo da Dea che ha, con quel suo addome piatto che tra un po' inizierà a crescere, i fianchi stretti, le gambe slanciate e toniche. E' il ritratto della perfezione.

Più la guardo e più vorrei dirle che, cazzo è la cosa più fottutamente bella che io abbia mai visto ma poi penso che probabilmente non darebbe il giusto peso alle mie parole, così le tengo per me lasciando che sia la mia testa a conservare questa realtà.

Quando qualche giorno fa mi disse di ciò che passo a Londra per colpa mia avrei seriamente voluto scomparire e andarmene per lasciarla vivere in pace, nella testa mi è balenato infinite volte il pensiero che se magari me ne fossi andato lei e i bambini sarebbero stati meglio, alla fine non so un cazzo di come si faccia il padre, men che meno di come minchia reggere il peso di una famiglia. Le ho portato solo disgrazie e problemi, l'ho riempita di insicurezze tanto che ha messo in dubbio il suo corpo fottutamente illegale, è un diamante che io ho incrinato con le mie stronzate, ma che è riuscito comunque a risanarsi da solo, per tornare a luccicare.

Il bambino distrusse la purezza di quella fanciulla macchiandole le ali, ma lei continuò a volare comunque.

Poi però mi sono reso conto che avrei soltanto fatto la fine del bastardo che scappa dai problemi perchè non ha i coglioni di affrontarli, così sono rimasto per rimediare alle cazzate che ho commesso e posso giurare che non accadrà di nuovo, non più.

Guarda con il rullo in mano il muro della stanza che abbiamo scelto per farla diventare la camera di Aidan, o meglio, che ha scelto visto che io ancora non ho avuto modo di esprimere la mia opinione, sta praticamente facendo tutto da sola. Il moccioso dai capelli scuri ha dormito per questa settimana insieme a noi nel letto, ma lei non ha praticamente chiuso occhio per paura di fargli male girandosi nel sonno o cose simili, così alla fine ho dovuto comprare una culla per far dormire il nanetto al sicuro, ma lei ha voluto a questo punto preparargli un'intera stanza e allora ho dovuto smontare tutta la camera degli ospiti per realizzare la sua idea.