Deep Attraction 2

CAPITOLO 1

ISABELLE

Sono sempre stata dell'idea che aiutare il prossimo sia giusto e meraviglioso, e lo penso tutt'ora, mi piace rendermi utile ma diciamo che ultimamente ho imparato a mettere me stessa prima di tutto, perchè alla fine è questo l'importante, essere consapevoli di aver fatto a noi stessi del bene, poi sè il tuo bene porta altrettanto bene ad altri ben venga. Ma ormai ho imparato che aiutare è giusto, ma aiutare chi non vuole essere aiutato è soltanto una grandissima perdita di tempo.

Commettere errori su errori certe volte ti porta ad un bivio: imparare e quindi di rimando migliorarti, oppure, banalmente, crogiolarsi nei tuoi stessi errori sperando che qualcuno prima o poi te ne tiri fuori.

Ma sorpresa! Non succede mai.

Crescere non vuol dire solo fisicamente ma anche, se non soprattutto, mentalmente. Aggrapparsi ad una mentalità infantile dove ci immaginiamo una realtà completamente sbagliata, tutta rose e fiori, dove tutto siamo buoni e nessuno ci fa del male. E' un errore, enorme.

Il mondo è ricolmo di errori, di sbagli, di immondizia e sterco ed è per questo che il "cambiamento", deve avvenire a partire da noi, non dobbiamo attendere che siano altri a dare una svolta alla situazione; cominciando da noi stessi, migliorando ogni singolo lato di noi, vi assicuro che inizierete a vivere da Dio.

Proprio come ho fatto io.

Dopo Miami la mia vita è cambiata radicalmente, e quando dico così è perchè è la più pura e vera verità, non avrei potuto chiedere di meglio. Finalmente sono riuscita a ritrovare il mio equilibrio.

Quando arrivai a Londra non avevo la più pallida idea di dove andare non conoscendo la città, le persone o posti vicini, ma non mi pentii nemmeno un secondo di essere partita per venire a vivere in quella nuova città meravigliosa. Tra qualche giro per la città e nuove scoperte su abitudini londinesi decisi di chiamare Tom per vedere almeno un viso familiare e smetterla di girovagare alla cieca tra strade sconosciute. Non appena ha saputo che ero a Londra, se n'è fregato che fossero le tre di notte e mi è venuto a prendere a Trafalgar Square, che poi scoprì essere la piazza più famosa di Londra, solo per potermi vedere. E' stato bello rincontrarlo dopo che non ho potuto nemmeno salutarlo quando se n'è andato, per via dell'incidente. Mi è mancato.

Ad ogni modo da lì in poi soggiornai nel suo appartamento poco distante dalla piazza per qualche settimana, un posto confortevole nel suo piccolo, due camere da letto matrimoniali e calde, una cucina open-space che dava sul salotto altrettanto piccolo con un semplice divano e una televisione, due bagni e un giardinetto. Nulla di che ma sempre meglio di rimanere senza un tetto sopra la testa.

Convivendo il rapporto tra me e Tom si è fortificato, si è creata una bellissima amicizia, un po' come ai vecchi tempi visto che io per lui non ho mai provato veramente qualcosa se non un gran bene, e poi ho scoperto che ormai da mesi aveva intrattenuto una relazione a distanza con un certo Josh, che non ho mai potuto incontrare o vedere perchè appunto, essendo una relazione a distanza, non si sono mai visti di persona, solo chiamate via Skype o cose simili, ma da come ne parla il mio amico sembra proprio una brava persona.

Durante il periodo che passai a casa sua iniziai a mobilitarmi per trovare un nuovo lavoro e non mi ci volle molto. Grazie al mio curriculum impeccabile dove c'era anche appuntata la note che attestava che ho lavorato all'ADM, in nemmeno una settimana mi assunsero come amministratore delegato o CEO, della Chase Construction. Da lì in poi la mia vita fu tutta in salita.

Progetti importanti, appalti prestigiosi, clienti altolocati, lentamente in nemmeno un mese stavo iniziando a rifarmi la mia vita completamente da capo, la mia immagine iniziava a diventare più di prestigio, tutti i giornali di Londra parlavano della nuova misteriosa donna appena arrivata da Miami, che in poche settimane aveva praticamente sbancato. Lì non ero conosciuta come l'ingenua assistente, ma come una donna dai sani principi. E questo era ciò a cui avevo sempre ambito.