Nuovi incontri

524 13 1
                                    

Il mattino dopo mi sveglio con un messaggio di Jacob sul cellulare. -Buongiorno principessa. Vieni da me dopo la scuola?-
-Non so Jake, devo capire come muovermi con papà.-
-Va bene, però pensami ok? Perché io ti penso sempre <3-
Il mio cuore ha un fremito. Come avevo potuto non accorgermi dell'evidenza? Questo ragazzo vive per me, e io avevo il dubbio che non mi volesse bene. Mi diedi mentalmente della schiocca.
-Certo che ti penso <3. Ci sentiamo dopo-
-Buona scuola amore-
Sento bussare alla porta di camera mia, papà deve essersi accorto che sono sveglia.
"Entra"
"Piccola mia, come stai questa mattina?"
"Bene papà, io.."
"No Nessie tocca a me parlare per primo. Tesoro io so che Jacob è una persona molto importante per te, e so anche che è un bravo ragazzo. Ci ha dimostrato affetto e lealtà così tante volte che non potremo mai ripagarlo per tutto quello che ha fatto. Ma tu sei una bambina, Nessie. Io pensavo che avessimo ancora del tempo... Io non me lo aspettavo, ecco tutto. Mi dispiace per ieri. Ma voglio farti qualche domanda e ti prego di rispondermi sinceramente."
Ha detto tutto con estrema calma, non sembra arrabbiato e la cosa mi tranquillizza.
"Sono qui papà, chiedimi quello che vuoi"
"Nessie cosa senti di provare per Jacob?"
"Non lo so." rispondo in un sospiro "So che sono completa solo quando c'è lui. So che l'altra sera l'idea di chiedergli di andarsene mi ha spezzato il cuore. So che non ha senso vivere qualcosa se non posso raccontargliela. Ma non so dare un nome a questi miei bisogni. So solo che assomigliano molto a quelli che leggo nei tuoi occhi quando stai con mamma. A quelli di zio Jasper nei confronti di Alice. Il modo in cui lui si prende cura di me mi ricorda molto Carlisle che fa una carezza a nonna Esme..."
"Capisco..." dice un po' pensieroso, ha un'aria quasi nostalgica. "Io ho un'altra domanda Nessie, anche se credo di conoscere già la risposta.. Amore mio tu ti senti costretta nel rapporto con Jacob?"
"Credi che stia facendo qualcosa che non mi sento? Lo sai che nessuno può farmi fare quello che non voglio.."
"Nessie è un dubbio lecito, non posso non fare a meno di notare che il vostro rapporto si è evoluto" e la sua faccia si blocca a questa parola, come se stesse trattenendo l'espressione che vorrebbe fare, forse per non offendermi dato che probabilmente sarebbe un po' disgustata "quando Jacob ti ha raccontato dell'imprinting".
"Le cose sono correlate papà" gli dico pensierosa, perché anche io sto ancora analizzando la situazione "vedi, l'imprinting mi ha costretta a pormi delle domande che non mi ero mai fatta, e la risposta mi ha aiutato a capire" dico con un'espressione serena.
" Va bene Nessie, sono contento di averti parlato. Non posso dirti che la situazione mi scende, perché penso che sia presto, ma mi fido di te."
"E dai papà, lo so che ti piace Jacob" dico ridendo.
"Diciamo che capisco finalmente alcuni atteggiamenti di tuo nonno Charlie. Comunque ci sono delle regole"
Ecco, sembrava tutto troppo bello. Mio padre mi gira un'occhiataccia in risposta al mio pensiero. "Tu e Jacob dovete rispettare gli orari, quello che è successo ieri non deve più succedere. Non sono d'accordo in oltre che tu ti chiuda in questa relazione. Approfondisci l'amicizia con Mary o qualsiasi amicizia tu voglia intraprendere. Vivi insomma. Jacob non va da nessuna parte... E neanche noi, capisci cosa voglio dirti?"
"Si papà"
"Va bene... Adesso alzati, dobbiamo andare a scuola"
Mi abbraccia e scende in cucina, in modo da darmi il tempo di lavarmi e vestirmi.

A scuola quel giorno fu tutto tranquillo. Una serenità nuova illuminava la mia giornata, e Mary lo notò. "Perché così allegra?" Mi chiese ad un certo punto. Ero indecisa se raccontarle tutto, ma era successo tutto da poco e mi sembrava che già lo sapessimo in troppi.
"Non lo so, mi sono svegliata così. Facciamo qualcosa insieme oggi? Non lo so, studiamo? O magari un giro in centro, quello che vuoi..."
"Sono contenta che tu me l'abbia chiesto ma purtroppo oggi non posso, però possiamo fare venerdì, che dici? Conosco un locale dove fanno buona musica. Si esibiscono cantautori emergenti. Può capitare che qualcuno urli sul microfono, però possiamo provare e vedere chi c'è"
"Devo chiedere ai miei, però se è un locale tranquillo non dovrebbero esserci problemi"
"Perfetto allora"

La mattinata passa veloce. Arrivati a mensa, un ragazzo che mi sembra di aver notato nel gruppo di Nate si avvicina.
È biondo e alto, ha un fisico asciutto, agile per un umano. Cammina sicuro tra i tavoli, spavaldo, un po' arrogante a dire il vero.
"Ei ragazze, vi va di sedervi con noi?" Ci dice indicando il suo tavolo. Lo guardiamo ci sono un paio di ragazze e quattro ragazzi. Guardo Mary, che sembra aver voglia di andare "Va bene" rispondo. Prendiamo i nostri vassoi e lo seguiamo. Si chiama Liam. L'invito a sederci con loro mi ha colto un po' di sorpresa, non mi sembrava che avessimo catturato l'attenzione di qualcuno.
Liam ci presenta gli altri "Loro sono Noah, Will, Alex e Nate" ci dice indicando di volta in volta a chi si riferisca. "Le signore qui presenti sono Olivia e Harper." Will e Harper non mi sembrano troppo contenti della nostra presenza. "Io sono Mary e la mia amica e Nessie"
"Nessie" dice Harper piccata "come il mostro di Loch Ness"
"Si esatto" le rispondo come se il suo commento non mi avesse minimamente toccata, anche perché è così. Ho la soddisfazione di vedere un lampo di fastidio sul suo viso, sicuramente voleva che cogliessi la provocazione, invece l'ho lasciata a bocca asciutta.
Il pranzo passa veloce parlando del più e del meno, ci fanno qualche domanda di circostanza, poi la discussione va da sé. Al momento opportuno butto lì una domanda "Che lezioni avete adesso?" So perfettamente che Nate ha come me scienze. "Io ho scienze" risponde infatti lui "Credo di averti vista al corso"
"Si infatti, sembrava anche a me che tu fossi una faccia conosciuta. Ti va di andare insieme?"
"Certo perché no" risponde lui.
Alla fine del pranzo saluto Mary e mi unisco a Nate verso l'aula di scienze.
"Posso farti una domanda?" mi dice
"Prego"
"Ma è vero che sei sorella dei Cullen?"
"Si, perché?" chiedo, visto il sussurro con cui mi ha posto la domanda, come se stesse per rivelarmi un segreto inconfessabile.
"Be' non ti offendere, ma a scuola girano voci su di loro, e tutti pensano che siano strani. Non ti offendere" ribadisce "Tu invece hai un'aria più normale, anzi sei anche molto carina"
"Tranquillo non mi offendo, so che possono sembrare particolari, semplicemente gli piace stare sulle loro e questo intimorisce un po' tutti. Però sul fatto della bellezza, non puoi non ammettere che siano belli" dico ridendo, so perfettamente che per gli umani i vampiri hanno una bellezza magnetica, irresistibile.
"Si, infatti ti confesso una cosa, però devi promettermi di mantenere il segreto..."
"Sono una tomba"
"Ad Alex piace la mora con i capelli lunghi"
"Ma chi? Bella?"

Jacob e RenesmeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora