Quando arrivai a casa, quella sera, sentì un pianto provenire dalla stanza di Billy. Entrai piano e trovai Jacob steso sul corpo di suo padre. "Amore sono qui" sussurrai con la voce spezzata. Era un figlio abbandonato dal padre, la scena sarebbe stata straziante per chiunque, ma vedere Jacob in quello stato mi ferì ancora di più.
"Lo sapevo" inizio a dire lui "avevo un presentimento. Poi mi sono addormentato e l'ho sognato, mi diceva addio" mano a mano che raccontava il suo tono di voce si alzava, sempre più disperato "sono arrivato qua e l'ho trovato così" ebbe un gemito "Nessie è morto" mi gridò infine. Era straziato, e io insieme a lui. Provai a spostarlo ma era aggrappato a Billy. Riuscì solo in seguito, con l'aiuto di Rechel.
I giorni successivi furono tremendi, Jacob sembrava in una specie di trans, rifiutava di realizzare ciò che era successo. Io e Rechel organizzammo il funerale e ci occupammo delle persone che venivano a porgerci le loro condoglianze. Finché non arrivò il giorno della cerimonia, Rechel chiese a me e ad altri amici di dire qualche parola, o leggere una poesia, insomma fare qualcosa che potesse omaggiare Billy, e quelli di noi che se la sentirono lo fecero. La chiesa era gremita di persone, Billy era stato un buon amico, una brava persona, e il fatto che tutte quelle persone avessero avuto la premura di venirlo a salutare ne era la dimostrazione.
Per tutto il tempo del funerale Jacob strinse la mia mano, ma nonostante quel contatto non lo sentivo presente, erano passati ormai due giorni da quando aveva trovato suo padre ed iniziavo a preoccuparmi seriamente delle sue condizioni. Mi concentrai per quanto possibile sull'officiante che disse qualche parola di circostanza, poi cedette la parola.
La prima ad alzarsi tra la platea fu mia madre, che aveva chiesto a Sam di poter partecipare alla cerimonia. Parlò a nome suo e di Charlie che era in un angolo della chiesa, in lacrime. Parlò dell'amicizia che aveva sempre stretto Billy, Charlie ed Harry, il padre di Seth e Lea, che ci aveva lasciato per primo. Disse che Billy era una brava persona, e che ne erano dimostrazione tutte le persone che oggi piangevano la sua morte. Poi parlò Sue, che prima di legarsi a Charlie era moglie di Harry, anche lei parlò in nome dell'amicizia che li aveva legati per anni, ricordando le varie occasione in cui Billy li aveva aiutati. Poi fu il turno di Gisella. Lei aveva deciso di dedicare a suo nonno una poesiaCANTO NAVAJO
~NON RESTARE A PIANGERE SULLA MIA TOMBA
Non restare a piangere sulla mia tomba,
non sono lì, non dormo.
Sono mille venti che soffiano,
sono la scintilla diamante sulla neve,
sono la luce del sole sul grano maturo.
Sono la pioggerellina d’autunno
quando ti svegli nella quiete del mattino…
Sono le stelle che brillano la notte.
Non restare a piangere sulla mia tomba,
non sono lì, non dormo.Emozionò tutta la platea, soprattutto perché ogni tanto si fermava per prendere fiato, cercando di evitare che la voce, già tremante, le morisse in gola. Dopo Gisella toccava a me, era stata proprio la ragazza a chiedermi di cantare. La canzone l'aveva scelta leo, ed era perfetta per l'occasione. Dovetti staccare a forza la mano di Jacob dalla mia, mi dispiaceva perché sapevo che aveva bisogno di me, per un attimo considerai di rimanere seduta, di non lasciarlo, ma non volevo deludere la fiducia che la figlia di Rechel aveva riposto in me. Mi diressi al piano, feci il primo giro di accordi e incominciai a cantare.
IRAMA
~OVUNQUE SARAI
Se sarai vento, canterai
Se sarai acqua, brillerai
Se sarai ciò che sarò
E se sarai tempo, ti aspetterò
Per sempre
Se sarai luce, scalderai
Se sarai luna, ti vedrò
E se sarai qui, non lo saprò
Ma se sei tu, lo sentirò
Ovunque sarai, ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai, io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò
Se sarò in terra, mi alzerai
Se farà freddo, brucerai
E lo so che mi puoi sentire
Dove ogni anima ha un colore
Ed ogni lacrima ha il tuo nome
Se tornerai qui, se mai, lo sai che
Io ti aspetterò
Ovunque sarai, ovunque sarò
In ogni gesto io ti cercherò
Se non ci sarai, io lo capirò
E nel silenzio io ti ascolterò
Io ti ascolterò
Se sarai vento, canteraiMentre cantavo la mia attenzione non lasciò Jacob, notavo che con gli occhi lucidi mi guardava. E quando tornai al posto mi strinse di nuovo la mano. Ma questa volta, quando lo guardai, i suoi occhi risposero, finalmente presenti. "Jake?" Dissi a bassa voce, speranzosa "Si Amore" mi rispose finalmente lucido, e io lo abbracciai.
Riuscì ad essere attivo alla cena che avevamo preparato per quelli che si erano uniti a noi nel funerale, questo rassicurò molto tutti, a nessuno era sfuggito infatti lo stato di Jacob. Quando la cena finì Sue, Bella e Charlie rimasero a dare una mano. Paul, Gisella e Billy Junior, che era tornato per partecipare al funerale del nonno, erano andati via, Billy infatti sarebbe ripartito nella mattina dell'indomani e Gisella sarebbe dovuta andare a scuola. Convinsi Rechel a raggiungerli e a godersi un po' di tempo con il figlio e poi pregai Jacob di andare a sdraiarsi un po'. "Amore sono stati due giorni stancanti" gli avevo detto amorevole "fidati ti ci vuole una dormita" "Ti aspetto" aveva insistito lui seduto sul divano. Riordinate le cose più evidenti anche mia madre si decise a tornare a casa, insieme a Sue e Charlie. Prima di andare però, Sue si era avvicinata a me e mi aveva detto "Nessie tu non puoi saperlo, è la prima volta che ti capita un lutto. Ma sappi che il momento più duro non è ancora arrivato. Finito il funerale, quando l'ultimo amico lascia la casa del defunto, quando la frenesia della novità lascia posto alla normalità. Quello è il momento più complicato, perché il presente è mutilato, incompleto, manca dell'affetto che abbiamo perso. È ora che devi stare vicina a Jacob e a questa famiglia" una lacrima le scorreva sul viso, negli occhi il dolore di chi aveva imparato quella lezione soffrendo. "Ti manca vero?" chiedo io un po' impertinente. Non c'è bisogno di esplicitare un soggetto, è chiaro che mi riferisco ad Harry. "Vedi cara, le persone, per gli umani ovviamente, non sono mai per sempre. Entrano nella nostra vita, prendono qualcosa e ci danno qualcosa'altro, ci cambiano e alla fine ci lasciano. Harry mi ha dato tanto e ha preso tanto dalla mia vita, e questo non si può dimenticare. Anche Charlie" aggiunge guardandolo amorevole "mi sta dando tanto. Harry è e sarà sempre parte di me, come lo sarà sempre Charlie, ma un rapporto non è mai uguale ad un altro, è sempre unico a modo suo. Come tu non sei mai uguale al te stesso di ieri"
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Jacob e Renesmee
FanfictionMi piace un sacco Twilight e voglio mettermi alla prova raccontandovi come immagino un seguito alla saga principale. Cercherò di rispettare il più possibile le caratteristiche del mondo soprannaturale creato dalla Mayer. Spero di riuscire a scrivere...