Pianti, brindisi e balli

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Stappiamo giusto due bottiglie di spumante fuori dalla chiesa e poi tutti si dirigono verso il rinfresco. Io e Jacob invece ci stacchiamo dal gruppo. "Dove mi porti?" gli chiedo. "Prima di andare devo fare una cosa che non ho avuto il coraggio di fare fino ad ora." Lo guardo interrogativa, ma lo seguo. Saliamo sulla turbo gialla che Alice ci ha prestato, e sfrecciamo verso una destinazione sconosciuta.
Quando la macchina si ferma ci metto un secondo a collegare tutto. Jacob mi guarda "Voglio salutarla, è giusto che un momento di questa giornata sia per lei"
In risposta lo bacio, dolce, comprensiva. Poi apro la portiera "Forza Amore" dico incoraggiandolo a fare lo stesso. Davanti al cimitero gli prendo la mano, lui fa un respiro e mi guida tra le tombe, finché non la troviamo Sarah Black.
"Ciao mamma" dice con la voce tremante "scusa se ci ho messo tanto, ma fino ad ora non ero mai stato veramente pronto. Volevo presentarti mia moglie" la voce continua ad essere un sussurro flebile però ora è più sicuro. Ogni tanto stringe la stretta alla mia mano, come se ci si aggrappasse. "Io ho lei, e sto bene. Non devi più preoccuparti. Sai anche papà ti sta per raggiungere, lui non ti ha mai dimenticata. E lui potrà dirti quanto sono felice, quanto io sia cresciuto, anche se già lo sai. Io ti sento sai, so che sei sempre a guardare, a proteggerci. Sento la tua voce nel vento della foresta, vedo i tuoi occhi nel blu del cielo. Non c'è giorno che il mio cuore non ti ritrovi e sono contento di aver trovato il coraggio di venire a dirtelo." Non ho bisogno di guardarlo per sapere che sta piangendo. "Mi raccomando" dice straziato "prenditi cura di papà" Dopo di ché lascia la mia mano, si abbassa e bacia la tomba. Io lo guardo e per l'ennesima volta mi meraviglio dell'uomo che ho accanto. Si alza e si gira, pronto ad andare. Aspetta che gli prenda di nuovo la mano. Io lo guardo incantata, poi sussurro "aspetta un momento". Veloce per quanto posso con questo abito corro alla macchina, ho lasciato il mio bouquet sul sedile. Torno da lui con i fiori in mano, mi abbasso e li poggio sulla tomba "Grazie" sussurro "non so se sono quello che immaginavi, ma lo proteggerò per sempre"
Mi alzo e mi dirigo verso il mio uomo, gli bacio una guancia, tenera, poi gli prendo la mano. "Ora possiamo andare"

Arrivati al ricevimento Jacob si è ripreso.
È sereno del gesto compiuto ma pronto a godersi la festa. Veniamo presentati da Seth al microfono e facciamo il nostro ingresso in sala. Subito ci viene versato il primo bicchiere di vino, alcuni invitati sembrano averne già bevuto un bel po'. Mangiamo, beviamo, balliamo... La festa va per il meglio, tutti si divertono. Sentiamo un trillo, come di bicchiere e vediamo Quil all'impiedi un po' in imbarazzo. La sala cade nel silenzio e tutti si girano a guardarlo "Vorrei proporre un brindisi" esordisce "io e Jake siamo amici da sempre. Io lui ed Embry eravamo inseparabili, sempre in giro a fare casini. Ne abbiamo fatte vedere di tutti i colori ai nostri genitori. Una volta" dice trattenendo una risata " abbiamo rubato la macchina di mia madre per fare un giro, peccato che siamo finiti dentro un fosso, la macchine ne è uscita un rottame io mi sono rotto un braccio e Embry si è aperto la testa. La parte migliore è stata tornare a casa in autostop dopo ore. Non vi dico quanto siamo stati in punizione." Dice e tutti ridono, alcuni ricordando l'episodio che sembra essere parecchio famoso. Charlie e Billy si spalleggiano, sembrano tornati ragazzini. Anche Jacob ride pensando ai vecchi tempi "La vita ci ha messo di fronte una strada che non avremmo mai immaginato, abbiamo avuto cose ben più pericolose da fronteggiare e alla fine ci ha separato fisicamente. Ma ovunque, per sempre sarai mio fratello, e questo rende la cara Nessie una di famiglia per me. A Nessie" dice educato e galante verso di me "e a mio fratello Jacob". Tutti alzano i bicchieri. Sentiamo un'altro trillo "Anche io vorrei proporre un brindisi" dice Esme "Nessie cara, ti abbiamo sempre dimostrato quanto tu abbia riempito le nostre vite, quanto tu sia amata. Ma oggi vogliamo anche dirti quanto siamo fieri di te. Chi di voi ricorderà la nostra Nessie, saprà quanto sia sempre stata una bambina intelligente, ubbidiente e affettuosa. Sempre pronta a fare un passo in dietro per lasciare che fossero gli altri a fare un passo avanti. Ma la bimba è cresciuta ed è diventata una bellissima donna, anche grazie al costante affetto che la circondava, e in particolare alla presenza di Jacob. Ha trovato la strada per capire chi voleva essere e ha avuto il coraggio di percorrerla anche se voleva dire allontanarsi da tutto quello che conosceva. Certo sarebbe stato più difficile senza l'appoggio di qualcuno, che è stato disposto a seguirla e che sono contenta e fiera di avere nella mia famiglia. Jacob sei una persona meravigliosa, so che sarai sempre ciò di cui lei ha bisogno. Ma permettimi di dire che, nel profondo affetto che nutro per te, sono anche contenta che tu abbia lei , perché sono certa che anche lei sarà ciò di cui tu hai bisogno" dice emozionata. "Agli sposi" e di nuovo tutti alzano i calici.
"E adesso" dice Seth che ormai ha il possesso del microfono "il primo ballo degli sposi. Jacob Nessie la pista è vostra.. e di tutti gli innamorati che vogliano godersi questo lento" noi ci dirigiamo verso la pista e la canzone che parte è All of me di James Legend. Guardo Jacob ridendo "anche se descrive a pieno quello che provo per te è un po' cliché questa canzone" lui mi guarda in risposta, furbo mentre ondeggiamo senza senso in pista, Jacob non ha mai imparato a ballare "bastiamo io e te per rendere questo matrimonio il meno cliché di sempre" in effetti.
"Mamma mia, ancora non ci credo a questa giornata" mi dice contento "Sai, quando mi hai chiesto di sposarti pensavo fosse un'assurdità umana. Ho pensato che avrei risposto si solo per farti piacere e che avrei subito questa giornata" sembra un po' offeso "fammi finire" gli dico allegra "ma poi tu hai iniziato a parlare di me in abito bianco e di tutte le cose del matrimonio, e ho iniziato a credere che sarebbe stato piacevole, ma questo è oltre ogni aspettativa. È tutto così emozionante" dico e una lacrima mi scorre sulle guance "Guarda" dico ancora ridendo "non faccio altro che piangere" "Mi fai morire lo sai, sei buffa." Al che il mio sguardo si trasforma. Con occhi da predatore lo guardo sensuale "sono buffa?" gli dico ammaliante "io pensavo tu avessi sposato una predatrice feroce e spaventosa"  "È la cosa più bella di tutte" mi dice lui che adesso ha il mio stesso sguardo "perché il leone tra le mie mani diventa un gattino" e mi bacia, ho le sue mani ovunque, il problema è che siamo in mezzo ad una sala, circondati da coppiette e da mio padre, che legge i nostri pensieri. "Jacob" provo a dire "non qua" ma è una sofferenza anche per me.
Ci stacchiamo, la canzone finisce. Lo tocco, solo un altro paio d'ore, poi tutti saranno andati. "Non ce la faccio". Allora lo trascino fuori, sperando di non andare troppo nell'occhio. Meglio sospettare che non avere la certezza penso, in particolare immaginando i pensieri di Jacob e quindi la posizione scomoda di mio padre. "Ti voglio ora" mi dice sofferente "Jake come facciamo? Siamo due meringhe" "Vedi" mi dice scocciato "Questo non succede quando siamo nel bosco" "prendiamo la macchina e ci facciamo un giro" dico concreta " al resto ci pensiamo dopo". Così per la seconda volta saliamo sulla turbo gialla.

Quando torniamo al ricevimento Jasper ed Emmett se la ridono. Papà e mamma un po' meno. Però siamo stati veloci e in generale nessuno degli invitati è così indiscreto da chiedere. Le danze sono andate avanti, e mio padre chiede a Jacob il permesso di ballare "Sarei tentato di dirti no" dice lui, poi mi sorride e dice "Tu chiedi mia moglie, e io vado a chiedere la tua" poi va da mia madre per mettersi a ballare con lei a qualche centimetro da noi. "Per quanto mi costi ammetterlo" dice mio padre sereno "state proprio bene insieme." Io lo guardo "papà è tutto quello che ho sempre voluto." "Certo" fa lui "se non fossi costretto a stringere i denti mentre sparite nel bel mezzo della festa" dice per un attimo severo "si sapevo che non vi avrebbe fatto piacere. Ma meglio così e non ascoltare i suoi pensieri." E mio padre annuisce "sai non sembra, ma io e Jake facciamo fatica in tante cose. Gli umani hanno così tante sciocchezze sociali a cui pensare. Tra me e lui quando siamo nella foresta non ci sono regole" "Certo non è una vita facile, bisogna averla dentro, come l'avete sempre avuta dentro tu e Jacob, ad un certo punto eravate proprio fuori posto"
dice e io canticchio "dove vola e si ribella .." "... ogni rondine al guinzaglio" conclude il verso lui e mi abbraccia. Poi mi sussurra all'orecchio "Vai a casa mia e di mamma dopo la festa, le chiavi sono nella turbo, così questa notte non starete in mezzo agli alberi" mi dice ridendo "Grazie" dico abbracciandolo di nuovo.

Jacob e RenesmeeDove le storie prendono vita. Scoprilo ora