capitolo uno

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Ciao, io sono t/n Stark. Sono la figlia di Iron Man, e come mio padre amo creare cose e cacciarmi nei guai.

Vado in seconda liceo, ho tanti amici (non è vero ne ho solo 3), un costume progettato dalla sottoscritta (ovviamente) che è favoloso (ancora ovviamente), una famiglia grandissima che amo da impazzire e vivo nell'avengers tower. In poche parole, la mia vita è perfetta, se non fosse per alcuni piccoli dettagli.

Mio padre è un uomo ricco e famoso, per questo il primo anno di liceo in una scuola nuova, dove tutti sapevano già chi ero, mi ritrovai tra le ragazze più popolari dell'istituto. Col passare del tempo però, la gente iniziò a scoprire la vera me, cioè la nerd che ama i videogiochi, i fumetti e i super eroi, la ragazza timida che adora i lego e i ragazzi gentili.

Le uniche persone che mi sono sempre rimaste vicino quindi, si possono tranquillamente contare su una mano: Ned, Mj e Peter. Loro mi apprezzano per quello che sono, non mi usano solo per visualizzazioni o per arrivare a mio padre. Per questo li amo più della mia stessa vita, sono i miei migliori amici.

Mj: ok allora. Per quanto riguarda il pigiama parti..-

Ned: posso portare i lego?!

Io: e hai bisogno di chiederlo?

Peter: se volete io porto le patatine.

Mj: in realtà io volevo-

Ned: oh! Oh! Oh! Non dimenticatevi degli occhiali da sole!

Mj: a che ti servono gli occhiali da sole di notte?

Io: sono fichi, vero Pet?

Peter: beeh..

Mj: e va bene ma ascoltatem-

Peter: potremmo anche uscire un po'.

Mj: esattamente quello che stavo per dire.

Ned: perfetto, ma... Da chi dormiamo?

Tutti si girarono verso di me, io stavo tranquillamente disegnando stick man sul mio quaderno ma mi sentivo così osservata che fui costretta ad alzare lo sguardo.

Io: solo perché ho una casa gigante non vuol dire che potete venire quando vi pare e piace.

Mj: perfetto, sta sera tutti a casa Stark belli!

Ned: convinceremo noi tuo padre non ti preoccupare t/n.

Io: se lo dite voi.

Ned: Peter sta facendo pure lo stage quindi siamo a cavallo, sicuramente ci farà rimanere!

Peter: non sto facendo lo stage per avere ingresso gratis a casa del mio capo-

Mj: ma come no, allora perché ci vai?

Scoppiamo a ridere, come sempre da quando ci conosciamo, non c'è un singolo giorno che io passo senza sorridere quando sono con loro.

Con il suono di una campanella questo giorno di scuola ha fine, e io posso finalmente dare spazzio alla vera me. Come vi ho già detto, ho un costume da super eroe che ho fatto con le mie mani. Mi sono ispirata a dei progetti di mio padre per un certo Spider-Man. Così adesso quando indosso la maschera il mondo mi conosce come Spider-Girl. Dopo un anno dalla creazione del mio costume vengo a conoscenza di Peter. Io conosco la sua identità e lui conosce la mia, anche se lavoriamo da poco insieme, siamo entrambi bravi.

Mi dondolo da un palazzo all'altro, la marchera al viso per non farmi riconoscere, con il vento che mi accarezza il corpo. La sensazione migliore del mondo.

Arrivo a casa, l'Avengers tower.

Io: papà sono tornata!

Tolgo la maschera.

Tony: ciao tesoro, com'è andata a scuola?

In piedi davanti l'isola della cucina con una tazza di caffè in mano stropiccia qualche foglio, scrive nuove idee e impreca quando gli altri che sono in salotto fanno troppo casino.

Io: bene..

Tony: è successo qualcosa? ti vedo turbata.

Preoccupato si dirige subito verso di me, mi prende il viso tra le mani e mi accarezza le guance.

Io: ecco.....

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