capitolo tre

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Col cielo nero e le strade piene di colori vivaci. Le nostre ombre giocano a rincorrersi, fino a quando non lo vedo fermarsi su un tetto di un palazzo. Lo raggiungo e mi tolgo la maschera, come lui.

Io: è sempre bello uscire di notte.

Peter: già..

Io: Pet, ma stai bene? È da tutta la sera che ti vedo turbato.

Peter: si è che, tuo padre..-

Io: che è successo? Avete litigato? Devo parlargli? Ti ha minacciato?!

Peter: no no t/n, sta tranquilla.

Mi prende le mani e le intreccia alle sue, Peter lo fa sempre, il contatto fisico lo tranquillizza.

Peter: ho scoperto che qui in città ci sono dei trafficanti di armi Ai-tech, volevo dirtelo prima ma so che saresti voluta venire con me, il problema è che tuo padre non lo sa e lui mi ha detto di restare fuori dai guai ma.. È più forte di me, non posso rimanere impalato mentre quelli tramano qualcosa di orribile. Per questo tu non puoi venire, sarebbe troppo sospetto.

Io: va bene. Non verrò a tirare calci in culo a quegli idioti, ma ti darò una mano da casa.

Sorrido per tranquillizzarlo.

Peter: non voglio che tu ti faccia male.

Io: ehi, sono o no Spider-Girl?

Peter: certo.

Io: e tu sei o no Spider-Man?

Peter: si.

Io: e noi siamo o no un duo imbattibile?

Peter: hai ragione, ahah.

Io: cerchiamo di indagare su questi tizzi, ma non ti devi preoccupare di niente!

Dico soddisfatta puntandomi col pollice e con un sorriso stampato in faccia.

Peter: sei troppo carina quando sorridi.

Rimango un po' pietrificata a quel complimento. Non so il perché ma mi fa un effetto strano. Sento il viso caldo e un inefrenabile bisogno di cambiare discorso. Lui tutto tranquillo invece si siede sul ciglio del palazzo, con le gambe a penzoloni e lo sguardo sulle svariate luci della città.

Io: vuoi parlare un po' di Liz?

Non so perché ho tirato fuori questo argomento. Cioè si, Liz è mia amica ma, non mi sta tanto simpatica come Mj. È una brava ragazza, solo non credo sia il tipo perfetto per Peter. Nel mentre mi siedo vicino a lui.

Peter: che importanza ha. Ormai mi conosci no? Dovresti sapere che sono troppo timido per parlargli, almeno tu ci sei amica.

Io: te la sei presa per quello che abbiamo detto prima vero? Guarda che stavamo scherzando Pet! Tu hai tutto ciò di cui una ragazza come Liz ha bisogno.

Mi guarda con occhi speranzosi, quegli occhi color miele che splendono col riflesso delle luci.

Io: ieri mi ha detto che questo fine settimana darà una festa a casa sua, perché non ci vai e provi a parlarci?

Peter: sei sicura?

Io: certo, tanto ha invitato praticamente tutta la scuola haha.

Peter: va bene. Grazie t/n.

Le sue braccia avvolgono il mio busto. Un certo magone allo stomaco mi prendo all'improvviso. Che mi succede?

Il giorno dopo mi sveglio presto e preparo la colazione per tutti.

Io: ragazzi svegliaa!

Ned: altri 5 minuti..

Mj: ...

Continuano a dormire.

Io: eddai ragazzi vi ho preparato la colazione-

Mj: che si mangia?

Ned: colazione preparata da t/n?! SUBITO!

Peter: certo che pensate solo al cibo voi due eh.

Io: ci sono tre pancake a testa sul tavolo.

Ci volatiliziamo in cucina e iniziamo a mangiare.

Mj: mi è arrivato un messaggio da Liz... dice che questo weekend vuole fare una festa e pare abbia invitato tutta la scuola..!

Ned: fico, noi ci andiamo vero? Un po' di divertimento ci vuole.

Io: si, e magari il nostro Don Giovanni può provarci con Liz.

Lancio uno sguardo a Peter che mi fa una linguaccia come risposta.

Tony: vedo che vi siete svegliati.

Entra in cucina mio padre col pigiama e le pantofole di capitan america.

Io: buongiorno papi.

Mi lascia un bacio sulla fronte.

Tony: buongiorno anche a te tesoro. avete dormito bene?

Ned: sissignore.

Tony: Adesso se volete scusarmi vado a svegliare la signora mamma.

Lancia un occhiolino a Ned e vola su per le scale con due tazze di caffè in mano.

Ned: Il signor Stark mi ha fatto l'occhiolino! aAaAaAhHhH!

Dice con voce stridula come una checca.

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