capitolo tredici

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Io: quindi tu vieni da un'altra realtà dove la terra è stata distrutta da dei mostri che adesso voglio distruggere la nostra terra?

Beck: hai riassunto un discorso ben scritto di dieci minuti in tre frasi sono sconvolto.

Peter: questo significa che il multiverso esiste! T/n credi che dovremmo parlare con tuo padre?

Chiede il ragazzo avvicinandosi a me per non farsi sentire dagli altri.

Nick: non pensateci nemmeno, signorina Stark, mi spiace coinvolgervi in una cosa così grande ma abbiamo bisogno di voi, non di suo padre.

Io: i-io non so che fare. Signor Quentin-

Beck: puoi chiamarmi Beck.

Io: Beck, io vorrei aiutarla ma, sono venuta qui con i miei amici e, non voglio che nessuno si facci del male. Questa doveva essere una vacanza rilassante e..

Beck: non ti preoccupare, capisco, sappiate solo che in caso cambiaste idea, sono pronto a collaborare con voi.

Peter: ci dobbiamo pensare.

Usciamo dalla stanza.

Peter: allora, che vuoi fare?

Io: voglio proteggere i nostri amici, ovvio.

Io: MA CHI ME LO HA FATTO FAREEEEEeeeeᵉᵉᵉ!!!!!

Come molti di voi non avranno capito, sono appena stata scaraventata da un mostro di lava con dietro un semaforo che doveva in realtà trafiggerlo.

Peter: T/N!!

Beck: qui ci penso io ragazzo! Vai a prenderla!!

Sbatto la schiena sul muro di un edificio, Peter viene subito a riprendermi. Alzo la testa e riesco solo a vedere i suoi occhi, il resto è coperto da una maschera completamente nera, così come il suo ed il mio costume.

Peter: t/n stai bene?!

Io: s-si, domani sarà un po' più difficile alzarsi dal letto-

Mi tocco la schiena, esce del sangue.

Peter: cazzo.

Io: tranquillo, non è nulla.

Peter: stai sangiunando dalla schiena! Come puoi dire che non è nulla?!

Io: vai ad aiutare Quentin, io me la cavo.

Lo spingo via, lui continua a volermi portare in salvo, poi un urlo rompe quel silenzio ricoperto da fiamme.

Io: Beck.

Corriamo verso il mostro ma non ce n'è più traccia, Quentin invece è steso a terra privo di sensi.

Io: Beck!

Andiamo verso l'uomo sdraiato tra le macerie.

Beck: c-ciao ragazzi *COF COF*

Peter: non si preoccupi adesso la portiamo in salvo.

Io: si tenga a noi, torniamo da Fury.

Beck: grazie, davvero.

Giro un attimo lo sguardo verso una stradina, mi sento osservata, ma non vedo nessuno.

Una volta tornati in Hotel, ci laviamo e ci prepariamo per andare a letto. Sono in stanza con Mj e Betty, mentre Peter è con Ned e Flash. Siamo a Praga, dovevamo andare a Parigi in realtà ma Fury ha cambiato l'itinerario per la missione. Mentre mi lavavo i denti Mj mi guardava in modo molto strano. Mi siedo sul letto. Betty per fortuna è fuori con Ned.

Io: e va bene, che hai?

Mj: chi? Io? Nulla. Tu? Che hai?

Io: Mj. È da tutta la sera che mi guardi in modo strano. Devi dirmi qualcosa?

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