Christian si rifiuta di assecondare Mattia Zenzola, e cerca di sistemare la sua mente. Ma fallisce.
Il minuto in cui Christian entra nel suo appartamento, si precipita direttamente nella stanza di Guido, nella sua mente risuona ancora un "MA CHE CAZZO" e un fuoco brucia sotto la sua pelle in tutti i posti che Mattia ha toccato nel suo stato ubriaco.
Perché in nessun fottuto modo potrebbe semplicemente mettersi a letto e addormentarsi adesso. No, non può assolutamente farlo perché la sua testa potrebbe esplodere in ogni minuto e il suo cuore sta facendo cose strane, la sua pressione sanguigna è con ogni probabilità alle stelle; la morte è quasi di certo imminente.
E, oh sì, è anche incazzato con il piccolo stronzo italo-irlandese perché, dove diavolo è andato questa notte? E perché cazzo ha abbandonato Christian, lasciandolo a sostenere un Mattia Zenzola a malapena cosciente? E metterlo a letto? E così obbligandolo a tenergli la fottuta mano come ad un bambino?
E' tutta colpa di Guido.
Con rinnovata furia, irrompe nella stanza con la porta chiusa e vede immediatamente la sagoma del ragazzo addormentato aggrovigliato tra le lenzuola, la testa affondata tra i cuscini, la bocca comicamente spalancata. E' ancora vestito, scarpe e tutto, la stanza puzza distintamente di marijuana e whiskey, e i resti di un panino al tacchino sono appoggiati sul comodino, mangiato per metà e abbandonato a causa dell'alcool.
Ma Christian si sente sollevato per due ragioni:
1. Guido è ufficialmente a casa e non più fuori a bighellonare.
2. Guido è solo e questo significa che può prestare la sua totale attenzione a Christian che si sente vulnerabile e bisognoso. (In un certo senso era anche terrorizzato di interrompere qualcosa che lo avrebbe come minimo segnato per il resto della vita.)
"Guiduccio, Guido, folletto," grida Christian mentre salta sull'enorme letto e inizia a scuotere il ragazzo per svegliarlo. "Hey, ho bisogno di parlare. Devo chiederti delle cose. Maestro! Consolami!" Gli colpisce le guance come se stesse suonando un tamburo, l'impazienza vince sulla gentilezza.
E Guido, lento e confuso con le sopracciglia più corrugate di quanto Christian gliele abbia mai viste, inizia ad aprire gli occhi assonnati. Si stagliano nell'oscurità con la loro lucentezza cristallina, alla ricerca di quelli di Christian, e l'ostilità che ne scaturisce è davvero quasi allarmante.
Ma Christian continua comunque.
"Oh, fantastico! Sei sveglio. Adesso, devo chiederti-"
"Vaffanculo."
Christian sgrana gli occhi. Aspetta, cosa?
"Vaffanculo." Ripete Guido, e la sua voce è carica di sonno, i suoi occhi con borse pesanti, e forse c'è un violento post sbornia in corso, o magari Guido semplicemente odia davvero esser svegliato, ma in ogni caso, Christian è quasi, in un certo senso, terrorizzato.
Si solleva un po' da lui, guardando con apprensione gli occhi spietati mentre si porta le mani sui fianchi e lontane dal piranha sotto di lui.
"Guido..?" chiede cautamente.
Il cipiglio di Guido s'intensifica. "Christian, se non togli il tuo fottuto culo da me, giuro cazzo che ti staccherò la fottuta testa."
Christian trattiene il fiato, sconvolto. "Strapparmi la-"
"Staccherò la tua testa da fottuto stronzo con le mie mani nude e la darò in pasto alla tua dannata madre," conferma Guido, e persino così esausto, i suoi arti iniziano a muoversi.
E Christian è (quasi) certo che Guido non lo massacrerebbe sul serio..
"Va bene allora. Ci vediamo quando ti svegli. Buonanotte, tesoro, sogni d'oro!" canticchia, saltando giù da lui con un agile movimento e praticamente correndo fuori dalla stanza senza guardarsi indietro.
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Young & Beautiful - Zenzonelli's version
FanfictionChristian, con suo orrore, frequenta un'università elitaria in cui il nome Luigi Strangis significa qualcosa, Guido non smette mai di parlare, ci sono pianoforti ovunque, e Mattia Zenzola, unico figlio maschio di un ex rocker tossicodipendente e cli...