Capitolo 20

403 35 10
                                    

Mattia riceve una telefonata.

Guido picchia sul pianoforte come fosse una batteria. Anche se possiede anche quella. Sta suonando la musica più caotica del mondo, senza fermarsi, ed è fatto e ride a niente in particolare, e, beh. Christian potrebbe ucciderlo sul serio perché avrà un altro esame tra una settimana e ha bisogno di studiare cazzo.

Così prende una decisione basata puramente sulla logica nient'altro.

"Vado a studiare da Mattia," grida Christian sopra il frastuono, e gli occhi arrossati di Guido gli sorridono.

"Bene," risponde, e continua a suonare.

Questo ragazzo. Wow.

Christian si sistema la borsa sulle spalle lanciando un'ultima occhiataccia verso Guido. "Torno tra un po'."

"Saluta il tuo fidanzato da part-"

Christian si sbatte la porta alle spalle.

Con la mente ancora fissa sugli eventi di ieri -Christian che ha raccontato a Mattia di sua mamma, Mattia che l'ha ascoltato, Mattia che gli ha chiesto la sua opinione, Mattia che l'ha chiamato per nome con un tono umile e ha davvero detto 'grazie' cosa che potrebbe aver fatto brillare un po' di più la luna- Christian parte verso le stanze di Mattia.

E pur sapendo che le sue ripetizioni non inizieranno per altre tre ore.. decide di andare comunque. Perché ieri è andata abbastanza bene. Quindi perché oggi non dovrebbe essere lo stesso?

Raggiungendo le stanze di Mattia, apre piano la porta e prega che non ci sia del sesso sfrenato al di là di essa. Sbircia con esitazione in soggiorno e, no, niente. E' vuoto, fatta eccezione per gli spartiti musicali ancora appoggiati a terra e l'assoluto, vasto numero di cose che riempiono ogni nicchia e fessura.

Sta giusto per avvicinarsi alla camera di Mattia, quando si sente bussare alla porta.

Mattia si è chiuso fuori? E' Guido? Christian ha dimenticato qualcosa?

Apre cautamente la porta, guarda fuori e- oh. E' un hipster.

Freddo, apre completamente la porta, guardando apertamente il ragazzo da testa a piedi con sguardo pieno di giudizio. E' vestito in modo impeccabilmente trasandato ed è bellissimo ed esotico, allevato tra i soldi, e Christian cerca di non ridere quando nota la scritta 'anarchia' tatuata sul suo polso.

"Hey amico. Sono, uh, qui per vedere Matthew," dice il ragazzo, un po' insicuro, quasi come se non fosse certo di trovarsi alla porta giusta.

Adorabile,

"Non è qui," dice Christian senza tante cerimonie, e chiude la porta in faccia al ragazzo prima che possa pronunciare un'altra parola. E quello lo fa sentire bene. Con un sorrisetto soddisfatto, si gira, sentendosi appagato.

E poi il sorrisetto lascia di colpo il suo viso perché ecco Mattia, in piedi davanti a lui, che osserva accigliato la scena.

Beh, merda.

Il ragazzo ha visto Mattia per tutto il tempo? Busserà di nuovo perché sa che Christian stava mentendo?

"Cos'era quello?" domanda Mattia, incrociando le braccia davanti al petto. Indossa i vestiti più casual che Christian gli abbia mai visto -jeans inappropriatamente stretti e una maglietta nera che ha comunque dei bottoni al collo. Sembra stanco, come se non avesse dormito -o perlomeno non avesse avuto un sonno pacifico- e Christian lo guarda con la bocca aperta e gli occhi spalancati.

"Ehm-"

"Non avevi nessun diritto di mandare via il mio ospite," dice bruscamente. Sta fissando Christian come farebbe un falco con la sua preda. Cosa che gli riporta alla mente Cleopatrick e, huh, cazzo. Christian se ne era dimenticato. Mattia è davvero un casino, eh?

Young & Beautiful - Zenzonelli's versionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora