Le cose acquistano un po' più di senso per Christian.
Il giorno dopo, prima delle sue ripetizioni con Mattia e dopo la giornata di lezioni più noiosa di sempre -Christian si è addormentato durante tutte e tre, venendo, pieno d'imbarazzo, svegliato ogni volta da qualcuno, con dei fogli attaccati al viso- Christian bussa alla porta di Luigi, i nervi tesi e i palmi sudati per il 'cosa cazzo devo dire'.
"Avanti," sente rispondere la voce setosa, e apre la porta, sorridendo all'istante quando vede Luigi, che indossa dei pantaloncini da calcio e una maglietta dei Nirvana, della tempera spalmata sulle mani e le braccia, e si trova di fronte ad una tela ricoperta di nero e grigio, macchiettata di bianco.
"Hey," lo saluta Christian, le mani affondate nelle tasche mentre si avvicina lentamente, sentendosi molto in imbarazzo e nervoso e perlopiù strano.
Luigi sorride immediatamente mentre lo guarda. "Christian," lo accoglie, una tavolozza nella mano sinistra, il pennello nell'altra.
"Ehm, ciao," lo saluta di nuovo Christian, e sta palesemente mostrando il suo imbarazzo mentre la sua mente lavora per introdurre ciò a cui sta cercando di arrivare.
Ma Luigi non sembra curioso o intrigato, invece continua a dipingere come se Christian non fosse nella sua stanza.
"Mi domandavo quando saresti venuto a trovarmi," dice finalmente con un sorrisetto, i suoi stupendi occhi color nocciola brillano come cristalli mentre studia la sua opera, poi bagna il pennello di vernice blu notte.
"Ci vediamo in continuazione," risponde Christian con una risata ma è nervosa e leggera e Christian affonda ancora di più le mani nelle tasche.
Luigi solleva lo sguardo mentre fa girare il pennello nel colore intenso. "Sei qui per Mattia," è tutto ciò che dice.
Christian lo guarda con la bocca spalancata. Ma come cazzo??
"Come fai a-"
"Rilassati. Non ha importanza." Fa una pausa, facendo scorrere il pennello sulla parte più alta della tela, la testa inclinata mentre segue il movimento della sua mano. "Alex è ad una riunione. Quindi siamo soli."
Christian annuisce, afferrando l'implicazione, e apprezza la garanzia di privacy. Ma sente ancora un senso di nausea allo stomaco. E le sue scarpe sembrano improvvisamente troppo strette, così le picchietta contro il legno scuro del pavimento. Sembrano così sporche a confronto del suo luccicore raffinato.
Non è mai stato solo con Luigi prima d'ora. Quello, abbinato all'imbarazzante argomento in questione, lascia Christian un po' spento.
"Se mi farai delle domande, cercherò di rispondere onestamente," lo incita la delicata e cristallina voce di Luigi, e anche se i suoi occhi non lasciano mai la sua opera, Christian sa stia cercando di aiutarlo, cercando di introdurlo con più semplicità ad una conversazione che non sa come affrontare.
Christian inizia ad aprire la bocca.
"Ma solo quelle che riguardano me -situazioni in cui io sono coinvolto- e notizie generali. Non divulgherò nessuna informazione che è compito di Mattia rivelare. Va bene, amico?" chiede, ma non è davvero una domanda, e adesso affonda il pennello in un denso cumulo dorato mentre fissa Christian.
Beh, merda.
Ecco come se ne vanno tutte le domande.
Ma Christian annuisce comunque, ammirando i principi, la morale e l'intransigente lealtà di Luigi, e un piccolo sorriso illumina la sua espressione mentre osserva il ragazzo davanti a lui. "Va bene," accetta.
E Luigi torna a dipingere, con calma e sicurezza.
Quindi. Ecco qui. Ma da dove inizia?
"Non- non sono sicuro tu sappia degli ultimi due giorni?" inizia Christian, tirandosi le maniche del maglione grigio chiaro sulle mani, cercando di infondersi sicurezza. Si concentra su di esse, rivolgendo occasionali occhiate a Luigi che continua la sua opera.
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Young & Beautiful - Zenzonelli's version
FanfictionChristian, con suo orrore, frequenta un'università elitaria in cui il nome Luigi Strangis significa qualcosa, Guido non smette mai di parlare, ci sono pianoforti ovunque, e Mattia Zenzola, unico figlio maschio di un ex rocker tossicodipendente e cli...