Capitolo 19

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Christian parla.

Guido potrà essere una delle persone più sbadate al mondo. Potrà essere un po' egocentrico e accondiscendente. Potrà essere distratto frivolo, volgare e sfinente.

Ma dà dei consigli dannatamente buoni.

Il giorno dopo Halloween, tra i vari viaggi verso il bagno dove Christian ha proceduto con il vomitare tutto il suo stomaco -non berrà mai più del punch viola e brillante- Christian ha trascorso la mattinata a gemere e lamentarsi sul pavimento, in parte perché stava morendo, in parte perché Mattia gli aveva, ancora una volta, fottuto la mente quando aveva appena iniziato a pensare stessero acquisendo un qualche senso di normalità.

"Perché sei così ossessionato da questo ragazzo? Lo conosci a malapena cazzo," Guido rutta, frugando nel frigorifero e con indosso solo un paio di boxer rosa shocking. "Vuoi scopartelo, non è vero?"

"Cristo, maestro, dove hai imparato questi modi??" esclama Christian, riuscendo a sollevare la testa dal pavimento per rivolgergli uno sguardo incredulo. "E no, non lo voglio. Ad essere onesti, sono sorpreso che nessuno di voi si preoccupi per lui. E' un assoluto casino."

"Non so, sembrava stare un po' meglio del solito ultimamente," Guido apre un sacchetto di patatine con i denti.

"Lo pensavo anche io. Finché non ho trovato questi stamattina." Christian agita le piccole citazioni scarabocchiate verso Guido.

"Che cazzo sono?" domanda curioso, camminando verso la figura distesa a terra di Christian, prima di prendergli i foglietti dalle mani. Legge con gli occhi strizzati. Poi torna a guardare Christian, delle borse gli appesantiscono gli occhi luminosi, un po' di brillantini sono appiccicati alla sua guancia. "Non capisco."

Christian rotea gli occhi.

"Quelle frasi ti sembrano positive? Eh? Perché di certo per me non lo sono. E, sì, non sono esattamente certo del loro significato -non si può mai sapere con quel coglione- ma penso vogliano dire che per tutto il fottuto tempo non è migliorato per niente, e non si fida di me più di quanto facesse prima ed è ancora incasinato e Frank è ancora scomparso e-"

"Frank è scomparso?" chiede all'improvviso Guido con gli occhi spalancati.

Beh merda.

"Ehm."

"Nah, sì, Questo spiega perché le registrazioni siano state sospese. Dov'è allora? E' fatto?" e il suo tono è semplice, curioso, inquisitorio, e Christian è sorpreso.

Ciò che lo scalfisce così poco ha afflitto incessantemente Christian per settimane.

"Beh- non ne sono sicuro, a dire il vero. Mattia non parla di queste cose. Almeno, non con me." Christian si zittisce, sentendosi inspiegabilmente strano mentre Guido si lancia delle patatine in bocca, lasciandosi cadere sul divano. "Non so cosa fare," dice a bassa voce. "Sono a corto di idee. Come gli provo che non ho cattive intenzioni? Che non lo sto solo, tipo, usando o prendendo in giro o altro? Per dire, dimostrargli che non ho secondi fini o quelle cose lì?"

"Penso che tu stia analizzando troppo a fondo quei due pezzetti di carta, se devo essere onesto."

"Non è vero!" strilla Christian, e gli fa male la gola, ma non gli importa, accigliandosi brutalmente. "Ha detto di averle scelte appositamente, Guido. APPOSITAMENTE. E adesso non so cosa fare a riguardo perché va tutto di nuovo male mentre io pensavo che FINALMENTE stessimo arrivando da qualche parte!"

Guido fa un sospiro, profondo ed esagerato, e appoggia il suo sacchetto di patatine mentre guarda Christian, stanco e meticolosamente semplice. "Christian. Guardami. Smettila di pensare così tanto, va bene, amico? Tu fai sempre tutti quei fottuti piani, e nemmeno una volta sono andati come volevi. Sii soltanto te stesso. E' letteralmente così semplice. Più provi a comportarti in un certo modo o fare determinate stronzate idiote, più Mattia se ne accorgerà e sospetterà delle tue motivazioni. Sii te stesso, dannazione Chri. Ti ha portato fin qui." E poi torna a mangiare e punta lo sguardo sul suo portatile.

Young & Beautiful - Zenzonelli's versionDove le storie prendono vita. Scoprilo ora