Mattia ride.
Christian non vede Mattia il giorno dopo.
Arriva in anticipo per le ripetizioni, l'ansia gli intorpidisce le dita. Ha pensato a questo momento per tutto il giorno, durante ogni infinita lezione e conversazione affrettata. Durante ogni appunto scribacchiato, ogni pagina dei suoi libri sfogliata, e ogni tentativo di ignorare i pettegolezzi bisbigliati riguardanti i ragazzi che lo circondavano (ad un certo punto una ragazza ha affermato compiaciuta con una sua amica che Luigi e Mattia avessero fatto a pugni per lei -Christian ha riso così forte che il professore si è interrotto a metà frase, stupefatto), ha prestato attenzione solo a metà, i suoi pensieri e il battito del suo cuore intrappolati da qualche parte nella stanza di Mattia, a rimestare le domande prive di risposte che si trovano ancora sulla punta della sua lingua. Di fatto, era così emozionato per la sessione di oggi con Mattia, che ha persino rifiutato l'invito di Guido per bistecca e vino al suo ristorante preferito.
Ma adesso è arrivato e quando Christian fa per aprire la porta di Mattia, è bloccata.
E quando Christian bussa, non viene aperta.
E quando Christian scrive 'dove sei?' resta senza risposta.
E così le interiora di Christian si sgonfiano.
E torna al suo appartamento, la delusione e un nuovo senso di timore si sono introdotti nelle sue ossa e vanno ad aggrovigliargli i capelli sulla nuca.
Eccellente.
*
"Se è di nuovo scomparso, che Dio mi aiuti!" grida Christian con tono tempestoso non appena entra nell'appartamento.
Guido alza lo sguardo dalla sua batteria, un maglione largo e chiaro spinto sui gomiti, le bacchette sistemate sulla testa, pronte a colpire. "Huh?" chiede, la sua attenzione catturata.
"Mattia. Non è nelle sue stanze. Se n'è andato, non è vero? Se n'è andato di nuovo, e dovremo stare qui seduti a fare gli stupendi mentre lui è disperso in un fosso da qualche parte, probabilmente morto, e nessuno saprà mai-"
"Di cosa cazzo stai parlando, amico?" chiede Guido, con il volto completamente sbigottito mentre abbassa le bacchette, gettandole da un lato, e rivolgendo la sua totale attenzione ad un Christian davvero sconvolto -che adesso si sta spogliando della sua giacca con più forza del necessario.
Magari è un po' troppo teso oggi. Ansia e tutto il resto.
"Scriverò a Luigi!" dice improvvisamente Christian a nessuno in particolare, una lampadina si accende sulla sua testa. Si precipita nella stanza adiacente, togliendosi nel mentre le scarpe e abbandonandole sul pavimento.
"Scrivergli cosa?" gli chiede Guido.
"Che Mattia è scomparso!"
'Dov'è Mattia?' picchietta spietatamente sul cellulare, ad una velocità quantomeno allarmante.
"Dovresti semplicemente lasciar perdere," dice Guido, sollevando una delle bacchette dimenticate e rigirandosela tra le dita.
"Troppo tardi!" grida Christian. Schizza di nuovo nella stanza, adesso vestito di una tuta, e con lo sguardo fisso sul suo cellulare che vibra.
La risposta: 'Non so amico.'
"Porca puttana," espira Christian, alzando esasperato gli occhi al cielo mentre getta il cellulare sulla superficie più vicina. "Ovviamente non lo sa. C'è qualcuno che sappia mai qualcosa qua in giro?" domanda. Poi infuria di nuovo nella sua stanza.
Guido lo osserva. "Stai bene?"
"Io? Io sto bene! Io sto fottutamente benissimo! Ma non è di me che mi preoccupo -è Mattia! E' sparito di nuovo, Guido, sparito! E dopo la telefonata che ha ricevuto ieri, posso solo immaginare cosa questo significhi! Ha detto che ci saremmo visti oggi ma non è nelle sue fottute stanze e-"
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Young & Beautiful - Zenzonelli's version
FanfictionChristian, con suo orrore, frequenta un'università elitaria in cui il nome Luigi Strangis significa qualcosa, Guido non smette mai di parlare, ci sono pianoforti ovunque, e Mattia Zenzola, unico figlio maschio di un ex rocker tossicodipendente e cli...