Christian riceve un ospite.
Christian si sveglia con il soffitto vorticante del bagno davanti agli occhi e un bicchiere d'acqua vicino al volto.
"Hey, stai bene?" si materializza la voce preoccupata di Guido nel silenzio assordante, ha una mano sulla spalla di Christian.
E da dove arriva? Cos'è l'aria? Cosa sono le persone? E' vivo?
Christian si strofina gli occhi secchi, improvvisamente troppo consapevole delle piastrelle fredde del bagno che gli congelano le articolazioni. Ha il collo indolenzito e la sua camicia puzza di vomito e, sì, il bagno sta ancora girando.
"Nnmm," è il suono che produce mentre si allunga alla cieca verso Guido, ha gli arti rigidi e da tutto sembra trasparire una morte paralizzante.
Guido lo aiuta con cura ad alzarsi, la sua stretta è forte e protettiva, c'è una ruga preoccupata tra le sue sopracciglia. Miracolosamente, Christian non si lascia andare ad un getto di vomito.
"Stai bene?"
"Per niente," dice Christian con voce rauca, afferra con lo sguardo appannato il bicchiere d'acqua che si trova ancora tra le mani di Guido e lo beve in un sorso, gocciola dai lati e se la sente scorrere sulle guance e il collo. Ma non potrebbe davvero importargliene di meno adesso perché la sua gola sta andando a fuoco e il suo corpo sembra un guscio friabile e avvizzito. Così come la sua anima, per quel che conta.
"Ci sei andato un po' troppo pesante ieri sera?" chiede Guido fissandolo con attenzione. Ha il cellulare in mano, si trova pazientemente in ginocchio con indosso una felpa e dei pantaloni di tuta. Sembra così pulito e sano.
Christian lo odia per questo.
"Per usare un eufemismo."
In tutta onestà, Christian non sa nemmeno come iniziare a pensare alla scorsa notte -la notte migliore e allo stesso tempo peggiore di tutta la sua vita. Più che altro peggiore.
E poi sente riecheggiare la voce di Mattia, quel bisbiglio nell'oscurità. Sente le sue labbra riportarlo in vita. Le sue labbra morbide e perfette che mandano tutti in fiamme. Sente il suo peso al suo fianco e -oh Dio- il modo in cui gli ha baciato la mano. E-
No, cancellate tutto. E' stata decisamente la notte migliore della sua vita.
E Christian è così fottutamente innamorato.
E ancora una volta, vuole piangere.
Guido deve percepire i suoi tumulti interiori perché all'improvviso si sta avvicinando, ispezionando il viso di Christian e rafforzando la stretta sulla sua spalla.
"Chri?"
"Sono innamorato di Mattia," dice d'impulso, nascondendo il volto tra le mani sudate. E, no, non intendeva dirlo a Guido ma cazzo, tutte le sue difese sono abbassate e il suo stomaco potrebbe come non potrebbe contenere un esercito di insetti velenosi che gli stanno divorando le interiora e la sua fottuta gola e la sua testa stanno pulsando in sincronia -è solo un essere umano, dopotutto.
Sbircia Guido tra le dita con ansia.
"Sì," risponde Guido, come se fosse soltanto un dettaglio insignificante. Come se non fosse una rivelazione fottutamente colossale. Come se non fosse la ragione per cui il mondo di Christian sta subendo gli effetti di un'apocalisse.
Solleva la testa, fulminandolo con lo sguardo. "Cosa significa 'sì'? E' una fottuta notizia di vitale importanza, dannato sacco di patate."
Guido ride, scuote la testa mentre inizia a sollevare Christian dal pavimento. "Poco. Sono provvisto d'occhi, sai. E orecchie. E questo coso molliccio chiamato cervello."
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Young & Beautiful - Zenzonelli's version
FanfictionChristian, con suo orrore, frequenta un'università elitaria in cui il nome Luigi Strangis significa qualcosa, Guido non smette mai di parlare, ci sono pianoforti ovunque, e Mattia Zenzola, unico figlio maschio di un ex rocker tossicodipendente e cli...