Svegliarsi al suono di un pianoforte è una cosa di cui Christian ormai a malapena si accorge. Ne è quasi grato, persino, di avere una sveglia tanto affidabile.
"Ho intenzione di andare da Mattia. Voglio parlare con lui," è come saluta Guido, emergendo già vestito dalla sua stanza, sfoggia delle borse sotto gli occhi e rughe causate dallo stress. E dei calzini davvero comodi.
"Ti ha battuto sul tempo," dice Guido, suonando Chopin. Ha i pantaloni di tuta tirati su fino alle ginocchia e indossa un'enorme maglietta da calcio. Un bicchiere di brandy è appoggiato sul pianoforte, così come un sigaro mezzo fumato e una pila di barrette al cioccolato.
"Che cosa?" domanda Christian, interrompendo la sua missione di trovare l'altra scarpa. Punta lo sguardo su Guido. "Cosa intendi?"
Fa un cenno verso il bancone.
"Guarda tu stesso."
Totalmente confuso, Christian si avvia verso la cucina, trovandosi un biglietto scritto con cura, ripiegato e appoggiato sul banco.
Christian Stefanelli, dice.
La apre.
Vediamoci per pranzo ai giardini.
In fede,
Mattia
Christian s'illumina.
"Bene allora," sorride rivolgendosi a Guido.
Guido fa un sorrisetto. "E' venuto anche a scusarsi."
Un peso si solleva dal cuore di Christian. "Sul serio?"
Guido annuisce. "L'ho perdonato -è un bravo ragazzo. Solo.. un po' incasinato, no?" guarda Christian, le sue dita danzano sui tasti. "Quanto hai sentito? Ieri sera?"
Ah.
Infilando i piedi nelle scarpe, Christian alza le spalle. "Un po'."
"Sai qual era il motivo?"
E no. Christian non lo sa. E' certo di avervi qualcosa a che fare, però.. è tutto qui.
"Non proprio, no."
Guido annuisce, ma non dice altro.
E di norma, non lascerebbe mai perdere una cosa del genere, ma Christian ha bisogno di incontrare Mattia per pranzo e tutto ciò che vuole è vedere Mattia, così non indaga (per adesso) e si infila la giacca, lasciando un bacio sulla tempia di Guido.
"Ci vediamo tra un po', casinista," canticchia, avvicinandosi alla porta.
"Divertiti con il maritino," sorride Guido.
Christian si rifiuta di reagire mentre chiude la porta. Anche se lo stomaco gli si torce un po'.
*
Vede Mattia in piedi di fianco alla fontana bloccata dal ghiaccio, i cancelli vicini sono avvolti da edera morta e sottili strati di gelo. Indossa il suo cappotto nero, un maglione viola e dei pantaloni grigio polvere che non lasciano nulla all'immaginazione, ha i piedi infilati in delle Dr Martens lucide. Un minuscolo fiorellino è appuntato al suo maglione -cosa che dovrebbe risultare artificiosa ma è in realtà davvero poetica, lo stronzo- e sopra i capelli si trova un Fedora grigio, contornato da seta lilla.
Sul serio, dovrebbe risultare ridicolo. Ma Christian si trova a desiderare di dipingerlo. Con colori e tecniche che ancora non sono stati inventati.
Mattia lo osserva avvicinarsi, la sua espressione è calma e piatta, i suoi occhi azzurri tramutano l'inverno in estate.
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Young & Beautiful - Zenzonelli's version
FanfictionChristian, con suo orrore, frequenta un'università elitaria in cui il nome Luigi Strangis significa qualcosa, Guido non smette mai di parlare, ci sono pianoforti ovunque, e Mattia Zenzola, unico figlio maschio di un ex rocker tossicodipendente e cli...