Chapter 15

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Caro Kun,

Questa mattina mi ha fatto visita mia madre, non la vedevo da più di due mesi. Era tutta vestita elegante in bianco e sulle labbra aveva un rossetto rosso. Non mi ha abbracciata, ma ormai non mi meraviglio.

E' entrata dentro all'istituto e ha iniziato a guardare male tutte le altre pazienti, credendole pazze e con qualche rotella fuori posto. Ha fatto così anche Ziyi, prima che ci lasciasse la camera per parlare.

L'ha squadrata dall'alto al basso, per poi guardarla con disgusto. Mi è dispiaciuto così tanto per lei che non sono riuscita a dire niente, a dir la verità non ho proprio parlato con mia madre per tutto il tempo. 

Anni fa, come ti avevo già raccontato, avevo l'abitudine di parlarle dei miei problemi per cercare conforto. D'altronde cosa può fare una ragazzina di 14 anni se non chiedere aiuto alla propria madre? 

Lei continuava a dirmi che dovevo smetterla di piangere perchè ormai ero grande. Non mi ha mai ascoltata, non davvero, non mi capiva e per questo ogni volta finiva a rimproverarmi per ogni cosa personale che le dicevo. Ho iniziato a tenermi dentro ogni singola cosa e solo ora mi accorgo di quanto questo mi abbia distrutta. 

Mi ha detto che era felice di vedermi, nonostante il suo volto dicesse tutt'altro. Pensa che tra qualche mese possa ritornare apposto e questo mi fa molto ridere, perchè niente si riaggiusterà mai dentro al mio cuore, Kun, non dopo la tua morte. 

Mi ha detto che mi vede in forma, molto probabilmente perchè sono gonfia per i farmaci, ma lei pensa mi stia abbuffando di cibo qui appunto perchè sono felice. Mi deve sempre far notare queste cose, lo so benissimo che il mio viso è più paffuto e che i pantaloni ora stringono sulla pancia. 

Kun, la detesto, non c'è niente al mondo che mi fa imbestialire quanto mia madre, solo forse mio padre, ma almeno lui si è degnato di non venire, rimanendo coerente con la sua persona.

Mia madre mi ha riferito infine che ha parlato con la tua, nonostante non si siano mai sopportate troppo a vicenda. Sono andate a prendere un té insieme e hanno conversato del più e del meno, per poi arrivare a noi e alla nostra relazione. In quel preciso istante sono stata pervasa da una fitta al cuore e sfortunatamente non se n'è ancora andata. Mi ha detto che tua madre in fin dei conti è dispiaciuta per quello che mi è successo, forse voleva solo apparire carina, quando è patetica e basta, ma tu lo sai bene questo.

Mi ha detto che tua madre ha pensato molto a te e che è mortificata per tutto quello che ti ha fatto passare. Non ne avrà mai idea, non del tutto almeno. 

Mi dispiace soltanto che tu li abbia lasciati vincere, per questo devo rimanere forte Kun, loro non devono assolutamente farla franca e non devono vincere su di noi. 

Ti amo, non smetterò mai di farlo

Mei 










Dejun stava risalendo a fatica i vari scalini dell'istituto, cercando di non sbattere su di essi la sportina che teneva accuratamente in mano. 

Quel pomeriggio era passato al Tulip per prendere alcune Egg Tart da portare a Mei, considerando che quando entrava nel locale prendeva sempre quelle.

I suoi capelli scuri gli ricadevano perfettamente sulla fronte, incorniciando così il suo volto e finendo in parte sui suoi occhi. Proprio questi stavano tracciando una linea immaginaria che collegava ogni scalino, fino su al piano in cui stava la ragazza. 

Non appena arrivò nel corridoio cercò di sistemarsi il più possibile i vestiti, proprio per la profonda ansia che stava provando in quel momento e poi un giovane ragazzo lo accompagnò fino alla camera di Mei.

Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora