Chapter 44

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<< Dejun, sono decente? >> poi continuò urlando a bassa voce, catturando la sua attenzione << La mia faccia è apposto? I capelli? >>

L'altro lo guardò mezzo interdetto, annuendo lentamente con la testa, poi i suoi occhi caddero sulla nuova cliente del Tulip.

Fei aprì la porta ed entrò dentro al locale, per poi rimanere sulla soglia a sistemarsi il cappotto.

Dejun capì immediatamente come mai gli avesse posto quella domanda, così sorrise ingenuamente.

Da quando Ten aveva conosciuto la ragazza, aveva iniziato a frequentare ancora più assiduamente il locale, proprio per aumentare le probabilità di incontrarla.

Si recava sul posto alla mattina presto, come era successo quel giorno e poi passava di lì quando aveva finito di lavorare.

Una volta fuori dall'officina Hwang camminava velocemente, sfrecciando tra le vie del centro, per sperare di trovarla lì al suo interno.

Erano passati 5 giorni e di lei nessuna traccia.

Anche Fei era diventata una cliente abituale del Tulip. Spesso prendeva anche solo un tè caldo e ci impiegava un'eternità per finirlo, solo per poter incrociare Ten.

Peccato che il destino non era propriamente dalla loro parte. Forse, se ne avessero parlato con Dejun o Yukhei, questi li avrebbero aiutati a trovarsi.

Però quel giorno arrivò. Fortunatamente quella mattina l'officina Hwang sarebbe rimasta chiusa per via di alcuni impegni importanti del proprietario. Così Ten passò il tempo al caldo, facendo compagnia a Dejun e sperando così di incontrare Fei, come si augurava ogni giorno.

Si erano piaciuti fin dall'inizio, non per un particolare motivo, semplicemente entrambi avevano sentito come un filo, che li teneva legati l'uno all'altra. Forse si erano già amati in un'altra vita, forse erano solo destinati a stare insieme.

Così quella mattina Ten, vedendola dal riflesso della porta, si girò immediatamente verso Dejun, per chiedergli se fosse presentabile. Era perfetto, come ogni altro giorno, eppure per lui non era affatto così.

Il petto di Fei scoppiò per via dei battiti accelerati del suo cuore, vedendolo lì davanti al bancone, di fronte l'entrata. E anche Ten per poco non svenne.

Questa è da sempre la grammatica dell'amore.



Quel pomeriggio Dejun riuscì invece ad andare a trovare Mei, avvisandola poco prima dei suoi piani repentini.

Il suo zaino conteneva il cambio dei vestiti e la divisa da lavoro. Era stanco e avrebbe tanto voluto mangiare, invece fece visita alla sua amata e in poco tempo il suo stomaco smise di brontolare, forse per via dell'amore.

Non appena lo vide, davanti l'atrio centrale dell'istituto, lo abbracciò forte e poi corsero su per i gradini, diretti nella stanza della ragazza.

Una delle regole, all'interno dell'istituto femminile di Anting, era sicuramente quella di tenere la porta leggermente aperta per le visite. Così l'accostarono, per creare un po' più di privacy.

Dejun si buttò immediatamente alle sue labbra, come se fosse la cosa che più bramasse al mondo e Mei circondò il suo collo con le braccia, adagiandosi delicatamente sul letto.

In tutto questo Ziyi era incollata sul divano nella zona comune e di lì non si sarebbe spostata, finché non se ne sarebbe andato Dejun. Allo stesso tempo, alcune infermiere, Jia e Daiyu comprese, fecero finta di niente, cercando di passare il meno possibile davanti alla porta della camera in questione.

Se solo l'avesse scoperto il dottor Liang, molto probabilmente le cose non sarebbero andate così lisce. Non si potevano assolutamente avere rapporti sessuali all'interno dell'istituto, data l'importanza professionale, questo Mei lo sapeva bene.

Ma in fin dei conti il loro fine non era questo, non si sarebbero spinti fino a quel punto. Volevano solo avere un normale contatto fisico, come gli altri ragazzi della loro età.

E così iniziarono a baciarsi con foga, cercando di fare il meno rumore possibile. Dejun si posizionò sopra di lei, in modo un po' goffo e Mei finì per dimenticarsi di come si tocca un uomo.

Troppi pensieri le vennero alla mente e così non riuscì a godersi appieno il momento.

Kun comparì nella sua testa, nonostante si fosse ripromessa di non farlo. Pensò ai loro momenti di intimità, pensò ai loro rapporti sessuali, pensò soprattutto alle cose che gli procuravano piacere. E questo la mandò in crisi.

Appoggiò una mano sul petto di Dejun e delicatamente lo allontanò. Riaprì gli occhi e l'immagine di Kun apparì sul suo volto per una frazione di secondo.

<< Tutto bene? >> queste furono le sue uniche parole, le uniche che riuscirono a risvegliarla da quell'allucinazione.




Caro Dejun,
Sei andato via da poco lo so, con il calare del sole. Quando te ne vai tu mi abbandona persino il calore. Ma fortunatamente il tuo profumo mi è rimasto sulla pelle.

Oggi non sono riuscita a parlare molto. Una costante saliva mi si raggruppava all'altezza della gola, tanto che non riuscivo a mandarla giù. Forse erano solo ricordi amari.

Mi ero ripromessa che non avrei più pensato a Kun, è vero, eppure non ci sono riuscita. Forse sono passati troppi pochi mesi, in fin dei conti solo cinque. Pensavo di essere più forte di così e invece mi sbagliavo.

Oggi è stato diverso, forse perché ero molto eccitava, forse perché lo eri anche tu. Potevo sentirla la tua erezione, a contatto con il mio bacino e questa cosa mi ha sconvolto in positivo.

So che mi vuoi Dejun e anche tu sai che ti voglio, eppure non so quando ci sarà l'occasione, non so neanche se ne sarò in grado.

Mi hai chiesto se stessi bene, se qualcosa non andava, se avevi fatto qualche movimento brusco. Ti sei preoccupato fin troppo nei miei confronti. E io non sono riuscita a dirti la verità, ti chiedo scusa.

Solo in queste situazioni mi rendo conto del mio stato di malessere e di tutta la fatica che ci sto mettendo per uscirne. Pensavo fosse semplice, avere un rapporto intimo con un'altra persona, invece non è affatto così.

Ti sarai sentito uno schifo, per colpa mia, ormai ti conosco.

Così siamo rimasti a coccolarci sul letto. Respiravi così forte e in modo rumoroso. Posso ancora sentirlo.

Certe volte vorrei tanto abbandonare questo istituto per scappare con te. Vorrei vivere a casa tua, anche se ancora non so com'è. Ti immagino alla mattina con i capelli scompigliati e io ai fornelli intenta a farti la colazione. Non so se questo potrà mai accadere.

I sogni sono belli per questo. Nella mia testa il mondo è un posto migliore. Forse sei solo tu a farmi questo effetto. Sei tu che dipingi con colori caldi le mie giornate, e soprattutto il mio cuore.

Non so Dejun, forse sto iniziando ad amarti. Questa cosa mi spaventa molto.

Mei











Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora