Chapter 23

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Il cielo era oscurato dalle nuvole, proprio per questo in tutta Shanghai c'era pochissima luce, che illuminava le strade della periferia. Al telegiornale avevano messo addirittura neve e sentendo questo, di prima mattina, Mei sperò di rivedere finalmente i paesaggi bianchi, con i fiocchi scendere lenti per poi depositarsi nel giardino circostante.

Lo studio del dottor Liang era più ordinato del solito. Una tazza fumante di caffè era posizionata sulla sua scrivania, vicino ad alcune penne ben allineate tra loro. Il suo fascicolo era già difronte a lui, ancora chiuso. La copertina brillava e rifletteva un colore azzurro, dato dalla luce diretta della lampadina. 

C'era un odore gradevole, Mei lo notò subito. Sembrò quasi avesse organizzato tutto per fare colpo su qualcuno. Di solito le persone mostrano la versione migliore di se stessi solamente per fare colpo sull'altro. Riordinando quello spazio e spruzzandoci un profumo alla lavanda, persino Liang Wu sembrava diverso, sebbene si stesse preparando per una seduta, come ogni giorno. 

Mei notò una luce infondo ai suoi occhi e di certo non era il riflesso della lampada vicina. Semplicemente qualcosa di inaspettato era entrato nella sua vita, ma ancora non sapeva che si trattava di Sicheng.

<< Mei... >> e poi richiamò la sua attenzione. Come sempre si era persa nei suoi pensieri e ad osservare il suo studio. Ogni volta che ci entrava scopriva qualcosa di nuovo sul suo conto, come se in fin dei conti quelle mura fossero la sua pelle e tutto l'arredamento interno fosse la sua anima.

<< Oggi ho bisogno che rimani concentrata. Ho bisogno di farti alcuni test, per capire meglio come stai >> in fin dei conti la ragazza ancora non sapeva che cosa intendesse in verità. Con quel test, Liang Wu, voleva solamente accertare i suoi sospetti. Erano ormai settimane che vedeva molti suoi comportamenti riconducibili al disturbo borderline di personalità e solo con quei fogli ne avrebbe avuta la conferma.

<< Cosa devo fare? >> chiese a bassa voce, quasi spaventata, pensando fossero gli stessi test che aveva visto nel film "Arancia Meccanica". Quello in fin dei conti era uno dei film preferiti di Kun.

<< Ho bisogno che mi compili questo questionario, dovrai fare una semplice x per ogni domanda, sulla casella nella quale ti ritrovi di più. Non ti preoccupare per il tempo, fallo pure con calma >> rispose con un leggero sorriso, come per rincuorarla.

Così Mei prese in mano i fogli, attaccati da una graffetta e iniziò a leggerli, per capire di che cosa si trattasse. 





Il sole stava già tramontando ad ovest e il cielo si era tinto di alcune sfumature rosa, sebbene quel giorno un banale colore grigio accompagnò le vite di tutti i cittadini della periferia di Shanghai.

Liang Wu stava scendendo le scale, per dirigersi così a casa. Stringeva il manico della sua valigetta, cercando di non farla rimbalzare sulle sue gambe, mentre con l'altra mano teneva accuratamente il cappotto scuro. 

Saluto tutte le infermiere della portineria e solo una volta girato l'angolo, diretto per la porta d'uscita, vide Sicheng seduto sulla sedia, con lo sguardo perso sul pavimento sottostante.

Si fermò quindi di colpo, sorpreso di vederlo ancora lì. Il suo turno era finito ormai un'ora fa, come mai si era fermato più del dovuto?

<< Sicheng, tutto bene? >> gli chiese appoggiandogli una mano sulla spalla, catturando così la sua attenzione e riportandolo alla realtà.

Lui scosse la testa e poi si strofinò gli occhi.

<< Sì tutto bene >> rispose con un sorriso forzato.

<< Come mai sei ancora qui? E' successo qualcosa? >> continuò, per cercare di capire cosa gli fosse successo.

<< Adesso me ne vado >> disse in modo freddo, per poi alzarsi di colpo. La testa gli girò per una frazione di secondo, tanto che per poco si sentì mancare, ma nonostante questo riuscì a rimanere in piedi.

Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora