Chapter 31: parte 2

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Qualcuno tirò Mei per il gomito, tanto che il suo cappotto si spostò aderendosi completamente al suo corpo. Venne trascinata all'indietro per quasi un metro e solo una volta allentata la presa riuscì a girarsi. 

Vide improvvisamente l'espressione di sua madre completamente arrabbiata e ricolma d'ira. Teneva gli occhi assottigliati e il suo ghigno in volto riassumeva il suo stato alterato.

Poi guardò Dejun, mezzo incredulo davanti a loro.

<< Stai lontano da mia figlia >> gli urlò tutto ad un tratto, mostrando il suo tipico accento di Shanghai. 

<< Mamma lasciami >> continuò Mei staccando totalmente il braccio dalla sua mano. Poi cercò di sistemarsi i capelli che le erano finiti sul volto, per affrontare meglio la situazione.

Il suo cuore accelerò per lo spavento, sapeva di essersi cacciata in un enorme guaio e mai avrebbe voluto che Dejun assistesse a una tale scena. Era imbarazzata, ma non per questo avrebbe tirato fuori delle scuse, per giustificarsi per quello che stavano facendo. Non aveva più paura di sua madre, proprio perchè sapeva che il ragazzo l'avrebbe difesa con tutto se stesso.

<< Mi scusi signora io... >> cercò di dire Dejun increspando le labbra.

<< Cosa stavate facendo eh? Mei, chi è questo qui? Quindi eri con lui eh? >> disse sempre più forte, attirando l'attenzione dei clienti all'interno del locale. Anche Yukhei se ne accorse, tanto che rimase qualche secondo sulla soglia, chiedendosi che cosa stesse succedendo all'esterno.

<< Signora, io mi chiamo Xiao Dejun >> e poi continuò inchinandosi leggermente << Era Natale, così ho invitato fuori Mei, non si preoccupi l'avrei riportata all'istituto dopo cena >>

<< Non sto parlando con te >> urlò ancora, lanciandogli un'occhiata malvagia. Infine si girò verso Mei, aspettando delle risposte da parte sua.

<< Dejun è... Dejun è il mio ragazzo >> disse nonostante nessuno dei due si fosse esposto ancora sull'argomento << Ho preferito uscire con lui che tornare a casa con te per quella stupida cena. Non mi metterò un bel vestitino per poi mostrare a tutti un sorriso forzato. Ne ho abbastanza mamma >> 

<< Quindi è il tuo ragazzo eh >> iniziò a dire con un mezzo sorrisetto ironico << Vedo che te la spassi qui ad Anting. Noi paghiamo per te, per quella cavolo di struttura e tu esci a fare festa, buttandoti tra le braccia del primo stupido che trovi. Vedo che in fin dei conti hai dimenticato Kun molto facilmente, allora perchè non torni a casa? Dato che sei guarita >>

Sapeva che con quelle semplici frasi avrebbe creato il caos, per questo lo fece. 

Mei chiuse gli occhi, sperando con tutta se stessa di ritrovarsi solo in un brutto sogno, quando purtroppo non fu così. Cercò di farsi forza, per risponderle a tono, ma la voce di Dejun fu più veloce.

<< Kun? >> chiese ancora più confuso.

<< Beh imbecille non sai perchè sta qui ad Anting? >> e finalmente sua madre si rivolse a lui, con un atteggiamento poco rispettoso e del tutto fuori luogo.

<< Mei >> e poi la guardò dritta negli occhi << Che significa? >>

Ma il forte dolore all'altezza del suo petto le impedì di rispondere. L'immagine di Kun le attraversò la mente, insinuandosi nelle profondità del suo cuore.

<< Non ti ha detto che quasi quattro mesi fa il suo caro fidanzatino si è tolto la vita? Eh? >> e poi tornò più agguerrita che mai verso la figlia << Dovevi amarlo tanto Mei, guardati, sei già tra le braccia di un altro >>

<< Cosa? >> Dejun si portò le mani sulla fronte, grattandosi leggermente << Io... In che senso? E' vero Mei? >>

Per un attimo gli sembrò di non conoscerla affatto. Perchè non le aveva mai detto niente di tutto ciò? Possibile non si fidasse di lui? Possibile volesse tenerglielo nascosto? 

<< Sì >> pronunciò debolmente e con le lacrime agli occhi.

Si sentì uno schifo, una persona orribile. Ma lei semplicemente voleva svoltare pagina e stare finalmente bene. Purtroppo però il destino non voleva ancora questo. Se le infermiere dell'istituto non le avessero detto per puro protocollo che era uscita con Dejun molto probabilmente lei non sarebbe arrivata fin lì in quel preciso istante. La vita voleva che la cogliesse sul fatto. Perchè Kun non l'aveva fermata? Perchè Kun decise di rimanere a guardare, rovinando così uno dei Natali più belli di Mei?

<< Non mi meraviglia che tu non gliel'abbia detto. Vedi che tipo di persona sei Mei? >> urlò ancora sua madre, per poi prenderla per un braccio e allontanandola da lui.

<< Signora... Così le sta facendo male >> riuscì a dire, nonostante tutta la confusione che aveva nella testa. 

<< Mei, ora tu vieni a casa con me >> continuò ancora più arrabbiata.

<< La lasci, Mei non vuole venire con lei >> replicò appoggiando finalmente una mano sul braccio della madre, cosicchè allentasse la presa.

<< Senti ragazzo, togliti di mezzo >> disse girandosi verso di lui << A mia figlia non importa niente di te, non vedi? Sei solo un rimpiazzo. Lei non sta bene mentalmente. Lei ha solo bisogno di qualcuno che le stia vicino. Lei non sa minimamente che cosa sia l'amore >>

<< Non ci torno a casa con te, scordatelo! >> e finalmente Mei si fece valere, urlando con tutta la voce che teneva in corpo. 

In quel preciso istante, sentendo quelle urla, Yukhei uscì dal Tulip mezzo frastornato, sia per il trambusto sia per la stanchezza data dal lavoro.

Si precipitò immediatamente da loro, sorpassò Dejun, completamente immobile e assente e infine divise madre e figlia, ristabilendo la calma.

<< Se ne vada, subito >> le disse squadrandola dall'alto verso il basso << O chiamerò la polizia >>

Per un attimo, tutto il dolore che aveva provato Dejun nei suoi diversi anni di vita, durante la separazione dei suoi genitori e dopo aver lasciato definitivamente suo padre, tornò più forte e atroce di prima. Fu come una pugnalata al petto. Mai si sarebbe aspettato di risultare così debole nei confronti della realtà. Forse era proprio questa che lo stava mettendo alla prova. 

Unbreakable | Xiao DejunDove le storie prendono vita. Scoprilo ora